Verbale di prima udienza nel giudizio di opposizione allo stato passivo

Federico Rolfi

Inquadramento

Se la comparsa costituisce momento fondamentale per lo scattare di una serie di preclusioni processuali concernenti: 1) la formulazione di eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio e anche nuove rispetto a quelle dedotte in esame dello stato passivo; 2) l'indicazione dei mezzi di prova e la produzione di nuovi documenti; 3) l'eventuale proposizione dell'impugnazione incidentale, l'udienza di comparizione costituisce il momento in cui, verificata la possibilità di una soluzione transattiva, si verifica il primo momento di scambio dialettico tra le parti, e quindi di replica alle avverse deduzioni, ferma per il Giudice relatore la possibilità – ora prevista espressamente dall'art. 206, comma 11-bis c.c.i.i. – di assegnare alle parti un termine per il deposito di note difensive.

Formula

TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ...

SEZIONE CRISI D'IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI

VERBALE DI UDIENZA

Oggi all'udienza del ..., innanzi al Dott. ..., giudice relatore delegato dal Presidente alla trattazione del procedimento, nel giudizio di opposizione allo stato passivo della liquidazione giudiziale dell'impresa ..., rubricato al n. ... / ... R.G. sono comparsi:

- per parte ricorrente l'Avv. ..., nonché ...;

- per la Procedura opposta l'Avv. ... nonché il Curatore ..., il quale deposita relazione scritta in ordine allo stato della procedura ed alle concrete prospettive di soddisfacimento dei creditori concorsuali.

Il procuratore di parte opponente si riporta al contenuto dell'opposizione ed insiste per l'accoglimento delle conclusioni ivi formulate. Insiste altresì per l'accoglimento delle istanze istruttorie già formulate.

Preso atto che nella propria comparsa di costituzione e risposta la Procedura opposta ha dedotto ben due eccezioni nuove non sollevate in sede di esame dello stato passivo [1], contesta sin d'ora la fondatezza delle medesime, ma chiede in ogni caso l'assegnazione di un termine per replicare a tali eccezioni.

Il procuratore della liquidazione giudiziale, si riporta al contenuto della propria comparsa e insiste per l'accoglimento sia delle conclusioni ivi formulate sia delle istanze istruttorie. In ordine all'istanza di concessione del termine si oppone, rilevando che la comparsa è stata depositata tempestivamente, e che parte opponente avrebbe potuto controdedurre oggi a verbale. In caso di concessione del termine a controparte, chiede termine per repliche.

IL GIUDICE

Preliminarmente verifica la possibilità di una soluzione transattiva evidenziando che – alla luce delle notizie fornite dagli organi della Procedura [2] – appare improbabile che il credito per cui è causa, quand'anche accertato nella presente sede, riceva soddisfacimento nella misura pretesa, e che appare, conseguentemente, opportuno che le parti addivengano ad una soluzione conciliativa che, nel caso in esame, può individuarsi nell'ammissione di parte opponente al passivo per l'importo di Euro ... al grado ... a spese di lite integralmente compensate;

Dopo un confronto le parti chiedono proseguirsi con la trattazione del giudizio.

IL GIUDICE

dato atto

- assegna a parte opponente termine sino al ... per replicare alle sole avverse nuove eccezioni, per la formulazione delle eccezioni che derivano dalle difese ed eccezioni articolate dall'opposta e per l'articolazione dei mezzi istruttori strettamente collegati a tali difese ed eccezioni;

- assegna a parte opposta termine sino al ... per il deposito di memorie integrative, limitate alle repliche alle deduzioni svolte da parte opponente nella propria memoria ed all'articolazione dei mezzi istruttori strettamente correlati a tali repliche;

- riserva ogni valutazione in ordine all'ammissibilità totale o parziale del contenuto delle suddette memorie ove esorbitanti;

- rinvia all'udienza del ..., ad ore ... per discussione sulle istanze delle parti.

(OPPURE)

Ritenuto che la controversia non necessiti di attività istruttoria

- rinvia all'udienza del ..., ad ore ... per discussione e rimessione della controversia al Collegio;

- assegna termine sino al ... a parte opponente e termine sino al ... a parte opposta per il deposito di memorie conclusive.

Il Giudice ...

1. Indicare le relative eccezioni nuove.

2. Indicare i profili desumibili dalla relazione del Curatore.

COMMENTO

Il Codice contempla la possibilità che il Presidente del Tribunale deleghi la trattazione del procedimento al giudice relatore cui, conseguentemente, viene rimessa anche la decisione sulle istanze istruttorie, ferma la possibilità per il tribunale di rivalutare tale profilo in sede di decisione finale, considerata l'assenza di altri strumenti per impugnare le decisioni istruttorie, e ferma la possibilità per il Presidente di optare per una trattazione integralmente collegiale.

I meccanismi preclusivi fissati per gli atti introduttivi evidenziano come, nell'ottica del legislatore, la fase che ha inizio con l'udienza di discussione sia destinata a vertere unicamente – oltre che sulla verifica di possibilità di intesa transattiva – sulla decisione in ordine alle attività istruttorie da compiersi, con evidente eventualità che tutta la fase istruttoria si svolga nell'ambito di un'unica udienza, con immediata rimessione in decisione. Tuttavia, la previsione lascia spazi di discrezionalità nella gestione della fase di trattazione purché gli stessi non conducano ad una dilatazione della tempistica di un giudizio che il legislatore vuole comunque concentrato. Lo scenario è destinato ad essere modificato qualora, per la presenza di eccezioni nuove o della proposizione dell'impugnazione incidentale, si renda necessaria la prosecuzione della fase preliminare di fissazione del thema decidendum e del thema probandum con assegnazione di termini per ulteriori memorie.

A tal fine, il comma-11-bis, aggiunto all'art. 206 dal d.lgs. n. 136/2024, riconosce al giudice relatore delegato «tutti i poteri intesi al più sollecito e leale svolgimento del procedimento», nonché la possibilità, ove ritenuto necessario, di concedere alle parti termini per il deposito di note difensive.

L'innovazione conferma la tesi per cui, pur in assenza di una previsione espressa in ordine, il potere del Tribunale di assumere d'ufficio informazioni, e di autorizzare la produzione di documenti, pur se in modo coerente con una concezione della fase istruttoria come vincolata ad un rigoroso rispetto del principio dispositivo e dei meccanismi di preclusione istruttoria, -comporta la possibilità di fare ricorso agli strumenti istruttori ufficiosi previsti dal codice di rito, a cominciare da quelli previsti dagli artt. 210 e 213 c.p.c., purché nel rispetto del contraddittorio processuale.

La fase istruttoria – e soprattutto la valutazione di ammissibilità delle prove – dovrà misurarsi con la regola generale che vede il curatore come soggetto terzo, con conseguente piena applicabilità della regola di cui all'art. 2704 c.c. La peculiarità della veste di mera parte processuale del curatore – ed in particolare la non disponibilità dei diritti che è chiamato a tutelare – giustifica i dubbi introno all'applicabilità nei suoi confronti del principio di non contestazione di cui all'art. 115 c.p.c.

Le stesse considerazioni hanno indotto in passato a porre in modo problematico il profilo dell'ammissibilità dell'interrogatorio formale o del giuramento decisorio deferito al curatore, se non in relazione a fatti propri, ma tali dubbi sembrano almeno in parte superati dalla giurisprudenza della Cassazione, seppur in relazione alla Legge Fallimentare.

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