Decreto del G.D. di declaratoria di manifesta inammissibilità dell'insinuazione ultra tardiva di credito

Federico Rolfi

Inquadramento

Il comma 3 dell'art. 208 c.c.i.i. prevede, quale novità rispetto alla Legge Fallimentare, la possibilità che il G.D. dichiari la inammissibilità della domanda “ultra tardiva” con decreto de plano, in presenza delle carenze più gravi.

Formula

TRIBUNALE DI ...

SEZIONE CRISI D'IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI

LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DELL'IMPRESA ... (R.G. ... / ... L.G.)

CURATORE ...

GIUDICE DELEGATO ...

SENT. N. ... DEL ...

***

DECRETO DI INAMMISSIBILITA' DI DOMANDA TARDIVA EX ART. 208 c.c.i.i.

IL GIUDICE DELEGATO

Vista l'informativa del curatore della liquidazione giudiziale dell'impresa ... depositata in data ..., nella quale viene segnalato il deposito di una domanda tardiva di ammissione al passivo da parte del creditore ...;

rilevato che la stessa è stata presentata in data ..., e quindi oltre sei mesi dopo il deposito del decreto di esecutività dello stato passivo, avvenuto il ...;

rilevato che il curatore ha rimesso a questo G.D. la valutazione dell'ammissibilità della domanda;

esaminata la domanda;

rilevato che la stessa risulta carente, in quanto [1]

visto l'art. 208, comma 3, c.c.i.i.;

DICHIARA

inammissibile l'istanza di insinuazione al passivo della liquidazione giudiziale dell'impresa ... presentata in data ... dal creditore ...

DISPONE

che la Cancelleria provveda alle comunicazioni di rito.

Luogo e data ...

Il Giudice Delegato ...

1. Indicare uno dei possibili profili di inammissibilità: mancata indicazione delle circostanze da cui è dipeso il ritardo; mancata allegazione di prova documentale o mancata indicazione di prove costituende circa la non imputabilità del ritardo.

COMMENTO

Cfr. commento alla formula Domanda di ammissione “supertardiva” al passivo.

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