Richiesta di parere del curatore al comitato dei creditori per l'apertura dell'esercizio dell'impresa del debitore ex art. 211, comma 3, c.c.i.i.

Giuseppina Ivone

inquadramento

Per l'inquadramento dell'istituto dell'esercizio di impresa nel c.c.i.i. si richiama quanto scritto con riferimento alla formula dedicata alla istanza del curatore al giudice delegato per la autorizzazione alla prosecuzione di impresa che deve essere preceduta dal parere, non vincolante, del comitato dei creditori.

La urgenza di detta istanza si colloca in un momento in cui il comitato dei creditori non è stato ancora costituito. Fermo l'onere del curatore di adoperarsi affinché tale organo venga tempestivamente nominato dal giudice delegato, laddove tale nomina non sia possibile per la indisponibilità dei soggetti individuati come potenziali creditori, in questi casi provvederà direttamente il giudice. La dottrina prevalente ritiene che, dovendo il decreto del giudice motivare le ragioni di opportunità che giustificano la prosecuzione dell'attività, si deve ritenere assorbito nel citato decreto il parere preliminare mancante; con la conseguenza che sarà impugnabile il solo decreto del giudice risultando impraticabile il reclamo avverso l'atto del curatore.

Formula

FORMULA

Luogo e data ....

Egregi Sigg. ....

[indicare nominativi dei singoli componenti comitato]

Oggetto: Richiesta parere al comitato dei creditori sulla opportunità di prosecuzione della impresa del debitore [esempio di impresa svolgente attività sanitaria]

Egregi Membri del comitato dei creditori,

Con sentenza del .... il Tribunale di .... ha disposto l'apertura della liquidazione giudiziale della Società .... svolgente attività di .... [precisare l'attività svolta].

A seguito dell'accettazione dell'incarico, ho acquisito le prime informazioni sull'azienda ed eseguito un primo accesso presso la struttura nel corso del quale ho costatato la presenza all'interno del reparto dedicato al servizio di .... di diversi pazienti. All'esito di tali riscontri, ho ritenuto doveroso soprassedere all'immediata formale cessazione dell'attività e procedere, invece, alla presentazione di un'istanza al Giudice delegato per la nomina del Comitato dei creditori a cui sottoporre subito richiesta di parere, ex art. 211, comma 3, c.c.i.i. per valutare la convenienza della prosecuzione dell'attività di impresa. A seguito della formale costituzione di codesto comitato con la nomina a presidente della Società .... con la presente vi espongo le ragioni per le quali ritengo opportuna la prosecuzione dell'attività di impresa.

Come anticipato la Società svolgeva attività sanitaria in forza di .... [descrivere la situazione amministrativa della azienda].

L'art. 211, comma 3, c.c.i.i. prevede che la prosecuzione della impresa del debitore possa intervenire successivamente alla sentenza di apertura della liquidazione giudiziale con decreto motivato del giudice delegato emesso su istanza del curatore e previo parere favorevole del comitato dei creditori.

La prosecuzione della impresa debitrice ha la finalità di conservare l'impresa in funzione di una proficua riallocazione sul mercato attraverso la vendita dell'azienda in attività a terzi, benché dalla prosecuzione possa conseguire anche la salvaguardia di interessi ulteriori coinvolti nell'attività.

Nel caso di specie, la curatela, dopo aver effettuato un preliminare sopralluogo presso la struttura e acquisiti gli atti e le informazioni ad essa relative, ha potuto constatare che l'immediata interruzione dell'attività sanitaria provocherebbe una serie di gravi danni .... [descrivere i danni che dalla chiusura dell'attività deriverebbero per i creditori ed eventualmente anche a terzi].

Ciò premesso, e considerando per le ragioni sopra esposte esclusivamente l'interesse dei creditori, ritengo che evitare l'azzeramento di valore dell'azienda conseguente alla sua cessazione significa conservare intatta la garanzia patrimoniale e dunque la concreta speranza per i creditori di un pagamento anche parziale del credito. Tali considerazioni non vengono contraddette nemmeno dall'esito del puntuale esame delle recenti dinamiche reddituali aziendali, sulle quali si è comunque soffermata l'attenzione della curatela.

È stato svolto un controllo sui dati contabili riferiti al corrente esercizio ed opportunamente analizzata la situazione analitica dei conti a tutto il ...., così rilevandosi che l'azienda ha in effetti conseguito un risultato negativo di periodo dell'ordine di circa ..... Vi è da dire al riguardo – al di là della significatività assai relativa di dati reddituali ascrivibili ad un così ristretto arco temporale – che gli stessi risultano essere fortemente condizionati dall'evidente contrazione della produttività aziendale di periodo, dipendente da ....

In sintesi, i persuasivi argomenti sopra riferiti, che inducono a privilegiare la prosecuzione dell'attività d'impresa, non paiono significativamente contraddetti dalla constatazione di dinamiche reddituali negative in quanto assai verosimilmente contingenti e suscettibili di miglioramento, con il ripristino di più efficienti condizioni di gestione.

Con la presente, si chiede quindi a codesto comitato di voler esprimere parere circa l'intendimento del curatore di formulare istanza per l'apertura dell'esercizio provvisorio ai sensi dell'art. 211, comma 3, c.c.i.i.

A tale proposito attesa la delicatezza della decisione, si ravvisa la opportunità di esprimere detto parere nel corso di una riunione collegiale del comitato, dichiarando sin d‘ora la disponibilità della curatela a partecipare per gli eventuali chiarimenti che dovessero essere necessari.

Con osservanza.

Luogo e data ....

Firma Curatore ....

commento

La norma prevede la facoltà del curatore di essere autorizzato, successivamente, dal giudice delegato alla prosecuzione dell'attività. Il comma 3 dell'art. 211 c.c.i.i. prevede che il giudice provvede con decreto motivato su istanza del curatore e parere favorevole del comitato dei creditori.

Nella predisposizione della richiesta di parere al comitato dei creditori sarà opportuno che il curatore oltre ad illustrare le ragioni di convenienza della prosecuzione dell'attività in funzione della migliore liquidazione dell'attivo concorsuale, fornisca una relazione che contenga un piano finanziario delle entrate e delle uscite previste per la prosecuzione dell'attività, nonché le modalità attraverso cui si intende proseguire l'esercizio di impresa, benché in via provvisoria. Nella richiesta si suggerisce di precisare al comitato dei creditori di esprimere detto parere collegialmente, non essendo sufficiente – ed anzi dovendosi considerare illegittimo – il parere espresso individualmente dai singoli componenti.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario