Comunicazione del curatore ai creditori della rinuncia alla acquisizione dell'attivo (previa autorizzazione del comitato dei creditori)InquadramentoL'art. 213, comma 2 – in analogia a quanto previsto nel comma 8 dell'art. 104-ter l.fall. - prevede che il curatore, previa autorizzazione del comitato dei creditori, possa non acquisire all'attivo ovvero rinunciare alla liquidazione di uno o più beni, se l'attività di liquidazione appaia ictu oculi non conveniente. In questo caso la norma impone una comunicazione del curatore ai creditori i quali, in deroga a quanto previsto dall'art. 150, possono iniziare azioni esecutive o cautelari sui beni rimessi nella disponibilità del debitore. Può anche trattarsi di beni che sono stati comunque inventariati ma che risultano in concreto non liquidabili perché la relativa alienazione non è conveniente; in tal caso il curatore può rinunciare, per l'appunto, alla liquidazione e i beni in questione tornano aggredibili dai singoli creditori in base alla deroga sopra ricordata alla previsione dell'art. 150 c.c.i.i., sempre previa autorizzazione del comitato dei creditori. La disposizione ha il chiaro intento di evitare antieconomiche liquidazioni pur dopo la redazione dell'inventario e, quindi, corrisponde all'intento di assegnare al curatore il compito di gestione dell'attivo fallimentare con metodo “economico”. FormulaTRIBUNALE DI ... PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE N. ... DEL ... GIUDICE DELEGATO DOTT. ... CURATORE ... COMUNICAZIONE AI CREDITORI DELLA RINUNCIA ALLA ACQUISIZIONE DELL'ATTIVO Luogo e data ... Spett.le (Egr.) ... (tramite posta elettronica certificata) OGGETTO: Comunicazione relativa alla rinuncia all'acquisizione di attivo ai sensi dell'art. 213, comma 2, c.c.i.i. Egr. Sig., il sottoscritto, nella qualità di Curatore della Liquidazione giudiziale della Società ..., COMUNICA Che, con l'autorizzazione del comitato dei creditori ha rinunciato alla acquisizione all'attivo dei seguenti beni (descrivere i beni). Tale acquisizione sarebbe stata manifestamente non conveniente considerata l'analisi costi benefici connessa alla acquisizione dei beni, alle operazioni necessarie per organizzare la liquidazione concorsuale dello stesso e ai tempi necessari alla definizione di queste attività. Deve sull'ultimo punto segnalarsi l'eventuale valore di realizzo, depurato dei costi di liquidazione, non sarebbe di effettivo interesse per i creditori, considerato l'ammontare del passivo pari a ... Si ricorda che ai sensi dell'art. 213, secondo comma c.c.i.i., ciascun creditore può iniziare azioni esecutive o cautelari sui beni in questione, che sono rimessi nella disponibilità del debitore. Distinti saluti. Il Curatore ... COMMENTOLa formula ha ad oggetto la comunicazione da parte del curatore a tutti i creditori della rinuncia alla liquidazione di taluni beni del debitore ed è volta a consentire loro di agire individualmente sui beni ritornati in possesso del debitore. |