Istanza del debitore al giudice delegato per la sospensione della procedura di vendita per giustificati motivi

Giuseppina Ivone

Inquadramento

L'art. 217, comma 1 c.c.i.i. (come già l'art. 108 l.fall.) prevede che il giudice delegato, su istanza del debitore, del comitato dei creditori o di altri interessati, previo parere dello stesso comitato dei creditori, possa sospendere, con decreto motivato, le operazioni di vendita, qualora ricorrano gravi e giustificati motivi ovvero, su istanza presentata dagli stessi soggetti entro dieci giorni dal deposito della informativa ex art. 216, comma 9 c.c.i.i., impedire il perfezionamento della vendita quando il prezzo offerto risulti notevolmente inferiore a quello giusto, tenuto conto delle condizioni di mercato.

La norma si divide sostanzialmente in due previsioni. Al primo comma sono inseriti i poteri di vigilanza che spettano al giudice delegato e che si concretizzano nella possibilità di sospendere le operazioni di vendita o impedirne il perfezionamento nella ricorrenza dei presupposti di legge. Al secondo comma, invece, sono inserite le previsioni relative ai poteri purgativi, corrispondenti alla cancellazione delle iscrizioni relative ad eventuali diritti di prelazione oltreché delle trascrizioni degli eventuali pignoramenti, sequestri conservativi e vincoli vari eseguiti sul bene compravenduto.

Risulta evidente dalla lettura del primo comma che i poteri di controllo ivi elencati non sono poteri esercitabili ex officio ma soltanto su istanza del debitore, del comitato dei creditori o di altri interessati. In particolare, il potere di sospendere la vendita può essere esercitato se ricorrono gravi e giustificati motivi; si tratta di un potere limitato che si esercita soltanto con riferimento alle operazioni di vendita.

Va segnalato che la sospensione per trecento giorni dell'esecuzione forzata accordata dall'art. 20, comma 4, della l. n. 44/1999, alle vittime dei delitti di estorsione o di usura, si applica ai termini in scadenza o scaduti ed alle vendite forzate che siano state disposte, nell'ambito delle procedure concorsuali in corso, entro un anno "dall'evento lesivo", essendo la ratio della detta norma comune a tutte le restanti moratorie previste dai commi 1, 2 e 3 dell'art. 20 della l. n. 44/1999.

Formula

TRIBUNALE DI ...

LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DI ...

GIUDICE DELEGATO: DOTT ...

CURATORE ...

ISTANZA PER LA SOSPENSIONE DELLA PROCEDURA DI VENDITA PER GIUSTIFICATI MOTIVI

Ecc.mo Giudice delegato,

il sottoscritto Sig. ..., nato a ..., il ..., C.F. ... residente in ..., alla via ..., nella qualità di legale rappresentante della società sottoposta a liquidazione giudiziale

PREMESSO CHE

- il giorno ... si sono svolte le operazioni di vendita dell'immobile di proprietà della Società debitrice ..., sito in (indicare elementi di identificazione) in ossequio al programma di liquidazione come autorizzato dal giudice delegato del ...;

- l'immobile in questione è stato aggiudicato a ... per un corrispettivo di Euro ...;

- l'istante è venuto a conoscenza del fatto che ... (indicare i gravi e giustificati motivi alla base della richiesta di sospensione);

- sussistono pertanto gravi e giustificati motivi di sospensione ai sensi dell'art. 217 c.c.i.i.;

tanto premesso,

CHIEDE

All'Ill.mo Sig. Giudice delegato, acquisito il parere favorevole del Comitato dei creditori, la emissione di decreto di sospensione delle operazioni di vendita relative al bene supra specificato.

Luogo e data ...

Il Curatore ...

COMMENTO

La formula ha ad oggetto l'istanza del debitore per la sospensione della procedura di vendita concorsuale.

Nella formula particolare attenzione va dedicata alla motivazione sui motivi a fondamento della richiesta di sospensione. Sulla istanza provvede il Giudice delegato con decreto motivato soggetto a reclamo ma non ricorribile in Cassazione.

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