Ordine liberazione di immobile

Federico Rolfi

Inquadramento

L'ordine di liberazione di immobili occupati dal debitore o da terzi può essere emesso anche prima dell'aggiudicazione ed in vista della procedura competitiva. Nel caso in cui l'immobile sia occupato dal debitore come casa di abitazione propria e della famiglia opera invece la previsione speciale dell'art. 147, comma 2.

Formula

TRIBUNALE DI ...

SEZIONE CRISI D'IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI

ORDINE DI LIBERAZIONE EX ART. 216, COMMA 2, C.C.i.i.

IL GIUDICE DELEGATO

vista l'istanza depositata in data ... da ... quale curatore della procedura di liquidazione giudiziale dell'impresa ... (R.G. ... / ... L.G.);

osservato che:

- è stato acquisito all'attivo della procedura il seguente bene immobile [1] ;

- l'immobile non è adibito ad abitazione del debitore e dei suoi familiari ex art. 147, comma 2, c.c.i.i.;

- l'immobile è occupato da [2] , senza che il medesimo vanti alcun titolo opponibile alla procedura;

- nella liquidazione giudiziale il Curatore è custode ex lege dei beni in sostituzione del debitore;

- ai sensi dell'art. 216, comma 2, c.c.i.i. si deve disporre la liberazione del bene, al fine di assicurare una migliore conservazione dell'immobile e una più efficacia tutela dell'interesse dei creditori ad un rapido ed efficace svolgimento della procedura, anche in considerazione del fatto che lo stato di occupazione, per quanto giuridicamente non opponibile, determina nei potenziali acquirenti incertezza in ordine ai tempi di effettiva consegna nel caso di aggiudicazione e quindi disincentiva la loro partecipazione alla gara;

visto l'art. 216 c.c.i.i.;

P.Q.M.

1) ordina a ... [3] nonché a qualunque terzo occupi, senza titolo opponibile alla procedura, l'immobile [4] , di procedere all'immediato rilascio del medesimo bene, libero da persone e cose, al Curatore.

2) dispone che il Curatore proceda all'attuazione del presente provvedimento secondo le seguenti

DISPOSIZIONI

- Il presente provvedimento deve essere attuato dal curatore immediatamente.

- Il presente provvedimento non necessita di formula esecutiva; non deve essere preceduto dalla notifica di precetto ed il rilascio non deve essere intimato nelle forme e nei modi di cui all'art. 608 c.p.c.

- Il presente provvedimento deve essere comunicato al debitore mediante raccomandata con avviso di ricevimento nel termine di 10 giorni dalla sua visibilità nel fascicolo telematico.

- Il presente provvedimento, inoltre, deve essere notificato ai terzi che occupano l'immobile (diversi dai familiari conviventi con il debitore) che siano stati previamente esattamente identificati dal curatore negli accessi precedentemente eseguiti.

- La notifica del provvedimento al debitore e ai terzi occupanti l'immobile deve essere compiuta o avvalendosi dell'ufficiale giudiziario o in proprio dall'avvocato che assiste la procedura exl. n. 53/1994.

- Nel comunicare o notificare l'ordine di liberazione, il curatore redige un'accompagnatoria nella quale informa il debitore o il terzo occupante l'immobile di quanto segue:

a) che in considerazione dell'ordine di liberazione emesso, l'immobile può essere liberato spontaneamente dal debitore o dal terzi nel termine di giorni 30 dalla comunicazione o notificazione del provvedimento;

b) che in difetto di spontanea attuazione, l'ordine di liberazione sarà in ogni caso attuato dal Curatore avvalendosi della Forza Pubblica, il cui impiego viene sin d'ora autorizzato ai sensi dell'art. 217, comma 2, c.c.i.i.;

c) che l'immobile deve essere anche liberato dai mobili che lo occupano;

- Il Curatore provvederà a verificare la situazione occupativa, facilitare se possibile il rilascio spontaneo dell'immobile e individuare le misure necessarie a conseguire il rilascio entro il termine ultimo sopra indicato, in particolare, verificando quali ausiliari si rendano necessari nell'eventuale caso di rilascio coattivo (a titolo esemplificativo, medico legale, servizi sociali, fabbro, presidi sanitari animali, ENPA, ecc.), segnalando la circostanza al Giudice Delegato al fine di ottenere la nomina dei medesimi ai sensi dell'art. 68 c.p.c.

- Quando la situazione lo richieda, qualora non vi abbia già provveduto, il custode immediatamente dopo il primo accesso dopo l'emissione del presente provvedimento lo comunicherà per iscritto ai competenti Servizi Sociali, descrivendo le condizioni economico-familiari degli occupanti e ogni altra circostanza utile all'adozione dei provvedimenti di competenza, evidenziando in particolare eventuali situazioni di emergenza sociale o sanitaria legate alla presenza di minori, di invalidi e/o di persone con malattie o deficit funzionali o cognitivi ecc.; inoltre provvederà a comunicare per iscritto agli stessi Servizi Sociali la data fissata per la definitiva liberazione dell'immobile, invitandoli ad essere presenti, anche per adottare le misure ritenute necessarie e/o opportune anche ai sensi dell'art. 403 c.c.

- Il Curatore è sin d'ora autorizzato ad avvalersi dell'ausilio delle forze dell'ordine, di un fabbro e/o di un medico legale.

- Il Curatore provvederà a comunicare alla forza pubblica competente per territorio il termine finale entro il quale il cespite dovrà essere liberato e a concordare con la stessa forza pubblica la data e l'orario stabiliti per l'acquisizione del possesso dell'immobile entro il menzionato termine;

- Gli agenti della forza pubblica dovranno essere presenti alla data e all'ora fissate e, su richiesta del Curatore, provvederanno a collaborare allo sloggio avvalendosi delle proprie prerogative;

- Qualora, all'atto della liberazione, nell'immobile si trovino beni mobili che non debbono essere consegnati al Curatore o documenti inerenti lo svolgimento di attività imprenditoriale o professionale, il Curatore provvederà:

a) ad una loro ricognizione, eseguendo l'inventario con qualsivoglia mezzo, ricorrendo anche alla ripresa audiovisiva;

b) ad intimare alla parte tenuta al rilascio ovvero al soggetto al quale i beni o documenti risultano appartenere – dandone atto a verbale delle operazioni di liberazione – di procedere all'asporto assegnando all'uopo un termine non inferiore a 30 giorni, salvo il caso di urgenza (a titolo esemplificativo, quando siano rinvenuti beni deperibili o animali od oggetti pericolosi o di rilevante valore o denaro oppure qualora l'immobile sia già stato aggiudicato/assegnato), avvisandola che nell'ipotesi di mancato asporto dei beni/documenti entro il termine assegnato gli stessi si considereranno abbandonati e si potrà procedere allo smaltimento o alla distruzione, salvo diversa disposizione del giudice delegato;

c) qualora il soggetto intimato non sia presente, a notificare l'intimazione al debitore nel domicilio eletto o nella residenza dichiarata e all'eventuale terzo nelle forme ordinarie exartt. 137 ss. c.p.c.;

d) una volta decorso il termine assegnato senza che il soggetto intimato abbia provveduto all'asporto nei tempi e con le modalità concordate col Curatore, a procedere - al minor costo possibile per la procedura, considerando le condizioni di mercato - allo smaltimento o alla distruzione di beni o documenti, salvo diverse disposizioni del Giudice delegato, che il Curatore dovrà previamente informare.

Luogo e data ...

Il Giudice Delegato ...

1. Descrivere il bene.

2. Indicare l'occupante.

3. Indicare l'occupante

4. Indicare l'occupante.

COMMENTO

Lo schema di base delle vendite nel Codice risulta svincolato dalle norme del codice di procedura civile, in quanto il ricorso ai meccanismi dell'esecuzione individuale viene limitato dal comma 3 ai soli casi in cui il G.D. operi una scelta in tal senso.

L'attuale versione del Codice, a differenza di quella originaria, viene quindi a dettare un regime totalmente autonomo dell'ordine di liberazione che, pur ispirandosi largamente al disposto dell'art. 560 c.p.c., risulta da quest'ultimo indipendente, restando quindi indifferente alle eventuali future modifiche della norma del c.p.c.

Il meccanismo – peraltro in gran parte già adottato nella prassi di diversi uffici giudiziari sotto il vigore della Legge Fallimentare – prevede un provvedimento del giudice in forma di decreto, costituente già di per sé titolo esecutivo per procedere all'estromissione sia del debitore – fermi sempre i limiti dell'art. 147, comma 2 – sia di terzi occupanti l'immobile sulla base di un titolo non opponibile alla procedura. L'esecuzione del provvedimento è affidata direttamente al Curatore che dovrà tuttavia attenersi alle disposizioni impartite dal G.D. È quindi opportuno che dette disposizioni siano sufficientemente dettagliate e si pongano su un adeguato equilibrio tra esigenze di liberazione dell'immobile e rispetto della dignità degli occupanti e della sicurezza ed integrità di tutti i soggetti coinvolti.

Per l'ipotesi in cui nell'immobile siano presenti beni mobili che non devono essere consegnati ovvero documenti inerenti lo svolgimento di attività imprenditoriale o professionale, il Decreto Correttivo prevede che il curatore intimi di asportarli alla parte tenuta al rilascio ovvero al soggetto al quale gli stessi risultano appartenere, assegnandogli un termine, non inferiore a trenta giorni, salvi i casi di urgenza. Se l'asporto non è eseguito entro il termine assegnato, i beni o i documenti sono considerati abbandonati e il curatore, salvo diversa disposizione del giudice delegato, ne dispone lo smaltimento o la distruzione.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario