Ricorso con riserva ad uno strumento di regolazione o procedura di gruppo

Farolfi Alessandro

inquadramento

Se la legislazione nazionale aveva fino ad oggi sostanzialmente ignorato il fenomeno della crisi dei gruppi di imprese e delle tecniche unitarie di ristrutturazione dei debiti, come pure delle relative procedure concorsuali di gruppo, con l'eccezione di alcune disposizioni dettate in tema di amministrazione straordinaria (artt. 80 e ss. del d.lgs. n. 270/1999 e art. 4-bis del d.l. n. 347/2003, convertito con modificazioni in l. n. 39/2004) ed in tema di amministrazione straordinaria e liquidazione coatta amministrativa dei gruppi bancari od assicurativi insolventi (artt. 98 ss. d.lgs. n. 385/1993 e dagli artt. 275 ss. d.lgs. n. 209/2005), il nuovo Codice contiene agli artt. 284 e ss. una disciplina espressamente dedicata al fenomeno dell'insolvenza o della crisi riguardante i gruppi, o più imprese appartenenti allo stesso gruppo.

La regola generale adottata è quella di consentire la proposizione di un piano unitario o di piani reciprocamente collegati e fra loro interferenti, consentendo la concentrazione della decisione davanti ad uno stesso tribunale e con la nomina degli stessi organi della procedura. In alternativa sono comunque assicurate forme di coordinamento atte a dare maggiore efficacia alle misure di regolazione della crisi. Resta comunque ferma l'esigenza che l'attivo ed il passivo sia riguardato con riferimento a ciascuna impresa singolarmente considerata. Riflessi importanti della dimensione di gruppo della crisi sono: a) l'applicazione della disciplina del concordato in continuità secondo un principio di prevalenza misurato dal confronto dei flussi complessivi e non atomisticamente per ciascuna impresa (cfr. art. 285 c.c.i.i.); b) la non applicabilità della risoluzione o dell'annullamento al concordato omologato di gruppo quando la patologia riguardi soltanto una od alcune imprese del gruppo e salvo che la stessa non comprometta significativamente l'attuazione del piano anche nei confronti delle altre imprese (cfr. art. 286, ultimo comma c.c.i.i.). Inoltre, la scelta di presentazione di un piano di gruppo deve inoltre essere espressa e motivata in termini di maggiore convenienza rispetto a quella di piani autonomi per ciascuna impresa (art. 284, comma 4 c.c.i.i.).

Il Correttivo-ter (d.lgs. n. 136/2024) tende ad incentivare questo istituto, consentendo anche la c.d. transazione fiscale di gruppo. È stato perciò introdotto un nuovo art. 284-bis (trattamento dei creditori tributari e contributivi) che consente di presentare unitariamente le proposte di cui agli articoli 63, 64-bis, comma 1-bis e 88 (rispettivamente in tema di accordi di ristrutturazione dei debiti, piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione e concordato preventivo). L'unitarietà della proposta non elide il principio fondamentale dell'autonomia delle singole masse attive e passive.

Formula

PROCEDURA DI GRUPPO RELATIVA A ....

RICHIESTA DI CONCESSIONE DEL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DI UN PIANO UNITARIO

TRIBUNALE CIVILE DI ....

Il sottoscritto ...., nato a .... il .... e residente ...., non in proprio, ma nella sua qualità di Presidente del consiglio di amministrazione della Società ...., con sede in ...., iscritta al Registro Imprese tenuto dalla CCIA di .... al n. ...., con C.F./P.I. ...., abilitato dall'assemblea straordinaria dei soci del .... di cui si allega il relativo verbale ai fini della presentazione di questo ricorso

– in ragione dell'urgenza e con le finalità, più sotto meglio elencate, di evitare il consolidamento di cause di prelazione ed evitare le dispersioni dell'attivo causate dalle azioni esecutive e cautelari eventualmente promosse dai creditori anche sui beni inerenti alla produzione o al magazzino [1]

PREMESSO CHE

– in data .... veniva costituita la Società ...., con sede legale in ...., via ...., C.F./P.I. ...., iscritta al Registro delle Imprese tenuto dalla CCIA di .... al n. ....;

– fin dalla sua costituzione .... ha tenuto regolare contabilità, non è stata dichiarata fallita e neppure è stata ammessa a procedura di concordato preventivo;

– la stessa società esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di

.... [2] ;

....;

.....

Tale situazione è stata resa nota ai terzi con pubblicità effettuata ai sensi dell'art. 2497-bis c.c.

La situazione del gruppo ed i vincoli partecipativi o contrattuali esistenti possono così essere ricostruiti:

.... [3] .

Si allega il relativo bilancio consolidato.

– la grave situazione del mercato ed aziendale rendono necessario il ricorso a strumenti giudiziali e concordati della crisi relativo alle imprese .... appartenenti al medesimo gruppo;

– la soluzione unitaria appare più conveniente rispetto a quella in cui si affronti la crisi di ciascuna impresa isolatamente considerata in quanto ....;

– l'istante intende proporre ai propri creditori un accordo di ristrutturazione dei debiti che, tuttavia, è ancora in fase di predisposizione definitiva, sulla scorta di un piano unitario che potrebbe prevedere anche la continuità aziendale con il pagamento integrale delle spese in prededuzione e dei creditori privilegiati ed il pagamento in misura percentuale dei creditori chirografari [4] ;

– nell'interesse della massa creditrice, si ritiene opportuno ricorrere alla presentazione del presente ricorso in via anticipata e d'urgenza al fine di tutelare il miglior soddisfacimento dei creditori, per i seguenti motivi ....;

– è già stato incaricato il Dott. ...., professionista indipendente in possesso dei requisiti di cui all'art. 2, lett. o) c.c.i.i., che con la propria relazione dovrà attestare la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano medesimo, giusto mandato concluso in data .... (doc. ....);

– fin da ora il citato professionista indipendente attesta, come da relazione in allegato sub doc. ...., che sulla proposta sono in corso trattative con i creditori che rappresentano almeno il 60% dei crediti e che la stessa, se definitivamente accettata, è idonea ad assicurare l'integrale pagamento dei creditori con i quali non sono in corso trattative o che hanno già negato la propria disponibilità a trattare, così come elencati sub doc. ....;

– contestualmente al deposito del presente ricorso viene depositata la documentazione prevista dall'art. 57 e 39 c.c.i.i.;

– competente, a decidere della presente domanda è il Tribunale di ...., nel cui circondario la ricorrente ha la propria sede legale;

– la società possiede tutti i requisiti soggettivi per ricorrere alla procedura dell'accordo di ristrutturazione, per come evidenziato nella visura camerale e dai bilanci degli ultimi tre esercizi (docc. ....) [5] ;

– la società possiede tutti i requisiti oggettivi per ricorrere alla procedura di accordo di ristrutturazione o concordato preventivo, trovandosi in evidente stato di crisi, per come meglio evidenziato nelle delibere del consiglio di amministrazione del .... (doc. ....) e da quanto sopra indicato;

Tutto ciò premesso, ai sensi e per gli effetti dell'art. 44 e 54 e 284 c.c.i.i. la ricorrente ...., chiede la concessione del termine massimo di legge per il deposito dell'accordo di ristrutturazione e l'adozione di misure protettive per tale durata temporale e, a tal fine,

ESPONE

1) Le vicende storiche delle società e le cause della crisi

1.1 - Cenni storici

.... [6] .

1.2 - Ragioni della crisi

L'attuale sussistenza di un oggettivo stato di crisi è causata da .... [7] .

2) La situazione patrimoniale della Società al .... [8] appare caratterizzata da .... [9] .

Si deve precisare che come sopra preannunciato la società esercita attività di direzione e coordinamento rispetto ad un gruppo di imprese così costituito:

.....

Elenco delle partecipazioni e rapporti contrattuali (parasociali) esistenti:

.....

Ragioni della convenienza di una soluzione unitaria della crisi:

.....

3) Gli atti necessari dopo la presentazione della domanda e fino all'ammissione

Al fine di conservare l'integrità dei valori patrimoniali in funzione del migliore soddisfacimento dei creditori appare necessario .... [10] .

4) La convenienza dell'accordo di ristrutturazione di gruppo rispetto alla liquidazione atomistica

Sebbene non sia ancora stato predisposto il piano nelle sue linee definitive ed analitiche, sia in ordine alle modalità esecutive che ai tempi di soddisfacimento del ceto creditore, non v'è dubbio che la proposta concordataria appaia più conveniente per il ceto creditorio rispetto all'apertura della liquidazione giudiziale di .....

In tale ipotesi, infatti, .....

Con la definitiva stipula dell'accordo di ristrutturazione qui allegato (e quindi con tempi molto più celeri rispetto a quelli liquidatori) ai creditori sarà invece consentito ....

* * *

Per tutto quanto sopra esposto, la Società ...., come sopra rappresentata

CHIEDE

1) la concessione del termine massimo di legge per il successivo deposito dell'accordo di ristrutturazione dei debiti, anche nella forma prevista dall'art. 61 c.c.i.i., riservandosi di presentare l'accordo definitivo, il piano unitario relativo alla soluzione della crisi per le seguenti imprese, tutte appartenenti allo stesso gruppo:

.....

2) che, tenuto conto della particolare situazione in cui verte la società, codesto Tribunale si compiaccia di concedere per la medesima durata, salvo proroga, idonee misure protettive sul patrimonio dell'impresa ricorrente e su quello delle ridette imprese ....;

Con riserva di eventualmente integrare la presente domanda e di fornire i chiarimenti e/o depositare i documenti che il Tribunale dovesse richiedere.

Si allega la seguente documentazione: ....

– delibera ....;

– visure camerali;

– situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata al ....;

– bilancio consolidato;

– elenco nominativo dei creditori con indicazione delle cause legittime di prelazione per ciascuna delle imprese coinvolte;

– bozza di accordo di ristrutturazione;

– attestazione del professionista indipendente.

Con ossequio.

Luogo e data ....

Firma ....

[1]Clausola esemplificativa. Si ricorda che le ipoteche giudiziali iscritte nei novanta giorni che precedono la data di pubblicazione del ricorso nel registro delle imprese sono inefficaci per i creditori anteriori. Questo spiega, fra l'altro, l'urgenza di approcciare con tempestività la crisi.

[2]Indicare le imprese appartenenti al medesimo gruppo.

[3]L'art. 284 richiede che siano fornite informazioni analitiche sulla struttura del gruppo e sui vincoli partecipativi o contrattuali esistenti fra le imprese del medesimo gruppo.

[4]Clausola esemplificativa da adattare al caso concreto (ad es. la continuità potrebbe già essere esclusa, oppure la scelta è già rivolta al deposito di un accordo di ristrutturazione dei beni).

[5]Si ricorda che la strada del concordato ma anche dell'accordo di ristrutturazione è preclusa agli imprenditori c.d. sotto-soglia.

[6]Inserire breve excursus storico delle principali vicende societarie e schema aggiornato dell'attuale composizione societaria, nonché degli organi amministrativi e di controllo.

[7]Qui segue l'esposizione delle manifestazioni e delle cause della crisi, dovute a fattori esogeni oppure endogeni: ad es.: crisi del mercato di riferimento, crollo degli investimenti, incendio del capannone, furto o danneggiamento non indennizzato degli impianti; dimissioni di management strategico; atti altrui di concorrenza sleale; ritardi nei pagamenti della p.a. o di debitore estero; insolvenze di committenti; ecc.

[8]Data di riferimento.

[9]Inserire una descrizione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata della società (beni, presenza di vincoli, azioni in corso, somme per cassa, debiti).

[10]Indicare gli atti gestori che appaiono urgenti: ad es. assicurare la continuità d'impresa sino al perfezionamento del trasferimento aziendale a terzi, effettuare alcuni pagamenti indispensabili, ecc.

commento

Cass. I, n. 26005/2018 ha ritenuto inammissibile la proposta unitaria di concordato da parte di società fra loro collegate da vincolo di direzione e controllo che preveda l'attribuzione ai creditori di ciascuna società solo di parte del patrimonio di questa (cfr. anche Cass. n. 20559/2015 e Cass. n. 18761/2018). Secondo tale impostazione il concordato preventivo può, pertanto, essere proposto unicamente da ciascuna delle società appartenenti al gruppo davanti al tribunale territorialmente competente per ogni singola procedura, senza possibilità di confusione delle masse attive e passive, per essere, quindi, approvato da maggioranze calcolate con riferimento alle posizioni debitorie di ogni singola impresa, con l'ulteriore precisazione che la separazione delle masse attive e passive rappresenta (anche in ragione del meccanismo di formazione delle maggioranze necessarie) un dato imprescindibile della normativa.

Secondo Trib. Santa Maria Capua Vetere 13 febbraio 2024, la domanda unitaria di concordato preventivo di gruppo, così come una eventuale riunione di quelle proposte in via separata, non impedisce ed ostacola l'autonomia delle masse delle singole società e delle votazioni da parte dei rispettivi creditori.

Si è inoltre stabilito che, a fronte di difficoltà nell'acquisire la documentazione e le informazioni necessarie per svolgere i compiti descritti dall'art. 105 c.c.i.i. in presenza di un gruppo di imprese in crisi, – le ricorrenti redigano e depositino con puntualità dei rendiconti mensili (alla fine di ogni mese) riferiti al current trading, ed in particolare agli scostamenti del risultato della gestione corrente rispetto alle stime del piano, in modo da consentire agli organi della procedura di monitorare l'andamento delle società, vista la rilevanza di tali dati per il buon esito della procedura; – nel termine concesso, le ricorrenti possano presentare eventuali difese in relazione alla domanda, proposta in via subordinata, dal Pubblico Ministero di apertura della liquidazione giudiziale di gruppo; – i Commissari proseguano l'attività di vigilanza sia sulla base delle informazioni e dei rendiconti resi dalle ricorrenti, direttamente e/o tramite società di revisione per compiere le necessarie verifiche degli assetti organizzativi e delle scritture contabili delle Società. (Trib. Bologna 13 marzo 2024).

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