Reclamo avverso sentenza di diniego dell'omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore ex art. 51 e art. 70, comma 8, c.c.i.i.inquadramentoA seguito del decreto correttivo costituito dal d.lgs. n. 136/2024, in caso di diniego dell'omologazione il giudice provvede con sentenza ex art. 70, comma 1 c.c.i.i., e non più con decreto motivato come precedentemente previsto dall'art. 70, comma 12 sentenza. FormulaCORTE D'APPELLO DI .... RECLAMO AVVERSO SENTENZA DI DINIEGO DI OMOLOGAZIONE DEL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI DEL CONSUMATORE EXARTT. 51 e 70, COMMA 8, D.LGS. N. 14/2019 -Il/la sottoscritto/a (nome e cognome) .... nato/a a .... il .... e residente a .... in via/piazza ...., C.F. ...., ai fini del presente procedimento rappresentato/a, dall'Avv. .... del foro di ...., nel cui studio in ...., via .... n. .... tel. .... fax .... PEC .... elegge domicilio, giusta procura speciale in allegato al fascicolo telematico, - reclamante - AVVERSO la sentenza di diniego dell'omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti proposto dal consumatore Sig./Sig.ra ...., emessa dal Tribunale di ...., Sezione ...., G.U. Dott./Dott.ssa ...., all'esito del procedimento di composizione della crisi da sovraindebitamento iscritto al R.G. n. ....; PREMESSO CHE 1) in data .... il Sig./ la Sig.ra .... presentava la proposta e il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, a norma e per gli effetti dell'art. 67 d.lgs. n. 14/2019, in allegato al doc. ....; 2) la suddetta procedura veniva iscritta al R.G. n. .... del Tribunale di .... ed il Giudice designato era il/la Dott./Dott.ssa ....; 3) il piano in questione veniva redatto con l'ausilio del/della Dott./Dott.ssa .... in qualità di professionista “gestore della crisi” facente parte dell'Organismo di Composizione della Crisi di .... [1] ; 4) con sentenza del .... il Giudice Dott./Dott.ssa .... disponeva l'ammissione del piano e della proposta sopra indicati, ordinando al gestore della crisi di darne comunicazione a tutti i creditori, nonché di avvertirli contestualmente della facoltà di presentare osservazioni, entro il termine di venti giorni dal ricevimento della predetta informativa, a mezzo PEC da inviare all'O.C.C. competente; 5) i creditori .... presentavano osservazioni al piano suddetto rilevando che il debitore non rivestiva la qualifica di “consumatore” ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. c) del d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 in quanto ....; [2] 6) il Tribunale di ...., Sez. ...., Giudice Dott. ...., riteneva di accogliere le suddette osservazioni dei creditori e, con sentenza di diniego ex art. 70, comma 10, del d.lgs. n. 14/2019 pronunciata in data ...., negava l'omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, presentato da ...., ritenendo in particolare che ....; 7) in data .... la suddetta sentenza veniva comunicata all'odierno reclamante a mezzo posta elettronica certificata. * * * La sentenza di diniego di omologazione del piano oggetto di reclamo è profondamente ingiusta e infondata, in fatto e in diritto, oltre che contraria a norme di legge, e pertanto codesta Ecc.ma Corte d'Appello dovrà revocarla per i seguenti MOTIVI 1) VIOLAZIONE DEGLI ARTT. .... LADDOVE IL TRIBUNALE HA RITENUTO INAMMISSIBILE IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI a) Indicazione delle circostanze da cui deriva la violazione di legge. Contrariamente a quanto asserito dal Giudice di prime cure, il debitore rivestiva la qualifica di “consumatore” ai fini della presente procedura [3] , in quanto [4] .... b) La rilevanza delle suddette circostanze ai fini della decisione impugnata Le sopra illustrate circostanze, che evidenziano la violazione di legge in cui è incorso il Tribunale nella sentenza di diniego oggetto di reclamo, sono state assolutamente rilevanti ai fini della decisione poiché .... c) Indicazione delle parti del provvedimento che si intende impugnare Alla luce di quanto sopra, si impugna la suddetta sentenza di diniego esattamente nella parte in cui si afferma quanto segue: “ .... ” Pertanto, si chiede di pronunciarsi sentenza di omologazione del piano che affermi quanto segue: “ .... ” 2) VIOLAZIONE DEGLI ARTT. .... LADDOVE IL TRIBUNALE HA RITENUTO NON OSSERVATO IL REQUISITO DELLA FATTIBILITÀ GIURIDICA ED ECONOMICA DEL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI a) Indicazione delle circostanze da cui deriva la violazione di legge. Contrariamente a quanto asserito dal Giudice di prime cure, è evidente la piena fattibilità giuridica ed economica del piano di ristrutturazione dei propri debiti presentato dall'odierno reclamante, essendo esso concretamente realizzabile in quanto .... b) La rilevanza delle suddette circostanze ai fini della decisione impugnata Le sopra illustrate circostanze, le quali evidenziano la violazione di legge in cui è incorso il Tribunale nella sentenza di diniego oggetto di reclamo, sono state assolutamente rilevanti ai fini della decisione poiché .... c) Indicazione delle parti del provvedimento che si intende impugnare Alla luce di quanto sopra, si impugna la suddetta sentenza esattamente nella parte in cui si afferma quanto segue: “ .... ” Pertanto, si chiede di pronunciarsi sentenza di omologazione del piano che affermi quanto segue: “ .... ” 3) VIOLAZIONE DEGLI ARTT. .... LADDOVE IL TRIBUNALE HA ERRONEAMENTE RITENUTO NON ECONOMICAMENTE CONVENIENTE LA PROPOSTA DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI PER IL CREDITORE ...., RISPETTO ALL'ALTERNATIVA LIQUIDATORIA EX ART. 268, COMMA 1, D.LGS. N. 14/2019 a) Indicazione delle circostanze da cui deriva la violazione di legge. Contrariamente a quanto asserito dal Giudice di prime cure, è evidente la totale convenienza economica della proposta per il creditore .... poiché il suo credito non poteva essere maggiormente soddisfatto attraverso la procedura di liquidazione controllata dei beni del debitore ex art. 268, comma 1, d.lgs. n. 14/2019, .... .... b) La rilevanza delle suddette circostanze ai fini della decisione impugnata Le sopra illustrate circostanze, le quali evidenziano la violazione di legge in cui è incorso il Tribunale nella sentenza di diniego impugnato, sono state assolutamente rilevanti ai fini della decisione poiché .... c) Indicazione delle parti del provvedimento che si intende impugnare Alla luce di quanto sopra, si impugna la suddetta sentenza esattamente nella parte in cui si afferma quanto segue: “ .... ” Pertanto, si chiede di pronunciarsi sentenza di omologazione del piano che affermi quanto segue: “ .... ” * * * Tutto ciò premesso, il Sig. (o la Sig.ra) .... come sopra rappresentato/a, difeso/a e domiciliato/a, RICORRE dinanzi all'intestata Corte d'Appello di ...., avverso la sentenza di diniego dell'omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti proposto dal consumatore Sig./Sig.ra .... (eventuale, nelle procedure familiari, “dai consumatori Sig.ri .... ”) emessa dal Tribunale di ...., Sezione ...., G.U. Dott./Dott.ssa ...., all'esito del procedimento di composizione della crisi da sovraindebitamento iscritto al R.G. n. ....; CHIEDE che, alla luce di quanto esposto, in accoglimento del presente reclamo e in revoca dell'impugnata sentenza, venga fissata udienza di discussione della causa [5] per ivi sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI “Voglia l'Ecc.ma Corte d'Appello di ....: 1) revocare la sentenza di diniego dell'omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti proposto dal consumatore Sig./Sig.ra ...., per i motivi esposti in narrativa; 2) emettere sentenza di omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore sopra descritto”; In ogni caso con vittoria di spese e competenze di causa”. Ai soli fini fiscali, si dichiara che il valore del presente procedimento è di .... e pertanto il C. U. dovuto è pari a Euro ..... Si producono in copia i seguenti documenti: 1) sentenza di diniego di omologazione del piano 2) Fascicolo di primo grado 3) .... 4) .... Con osservanza. Luogo e data .... Firma Avv. .... [1]Oppure, se non vi era un O.C.C.: «3) il piano in questione veniva redatto con l'ausilio del/della Dott./ Dott.ssa ...., in qualità di professionista “gestore della crisi” nominato dal Presidente del Tribunale di ...., non essendovi O.C.C. nella circoscrizione territoriale del Tribunale competente». [2]In alternativa, altri motivi di osservazioni dei creditori potrebbero essere i seguenti: «- il debitore era già stato soggetto in precedenza a procedure concorsuali diverse da quelle regolate dal titolo IV capo II, nonché dal titolo V, sezione V, capo IX del d.lgs. n. 14/2019, in quanto ....»; oppure: «- il debitore aveva già fatto ricorso nei precedenti cinque anni a delle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento in quanto ....;» oppure: «- il debitore aveva subito per cause a lui imputabili uno dei provvedimenti di cui all'art. 72 del d.lgs. n. 14/2019, in quanto ....;» oppure: «- il debitore aveva determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave o malafede o con frode in quanto ....;» oppure «- il piano presentato non era concretamente realizzabile, essendo carente il requisito della fattibilità giuridica ed economica del medesimo, in quanto ....;» oppure: «- il piano presentato non risultava conveniente per il creditore poiché il proprio credito poteva essere maggiormente soddisfatto attraverso la procedura di liquidazione controllata dei beni del debitore ex art. 268 comma 1, d.lgs. n. 14/2019, in quanto ....». [3]Oppure, nelle procedure familiari: «tutti i debitori rivestivano la qualifica di consumatore ai fini della presente procedura». [4]Ulteriori motivi di reclamo del debitore potrebbero essere quelli di seguito illustrati: «Contrariamente a quanto asserito dal Giudice di prime cure, il piano di ristrutturazione dei debiti doveva essere omologato poiché il debitore non aveva affatto determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, o malafede, o con frode (oppure –nelle procedure familiari- “nessuno dei debitori aveva determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, o malafede, o con frode”) in quanto ....; oppure: «Contrariamente a quanto asserito dal Giudice di prime cure, il piano di ristrutturazione dei debiti doveva essere omologato poiché il debitore non aveva già beneficiato dell'esdebitazione nei cinque anni precedenti, o comunque non era già stato esdebitato per due volte in quanto ....». [5]Parte della dottrina si era espressa nel senso che il ricorso e il decreto dovessero essere comunicati anche ai creditori che hanno effettuato osservazioni e contestazioni, che pertanto potranno legittimamente costituirsi in giudizio (Amisano, Il sovraindebitamento del consumatore. La l. 3/2012 e il codice della crisi d'impresa: procedure a confronto, Piacenza, 2019, 229). In tale direzione si è mosso l'art. 51, comma 12, all'esito del correttivo del 2024 (d.lgs. n. 136/2024). commentoAi sensi dell'art. 70, comma 8, del d.lgs. n. 14/2019, anche la sentenza che non omologa il piano è impugnabile ai sensi dell'art 51 dinanzi alla Corte di Appello. Prima del d.lgs. n. 136/2024 (c.d. correttivo-ter) il giudice provvedeva con decreto motivato, reclamabile ai sensi dell'art. 50 del codice della crisi. In particolare il giudice potrebbe ritenere insussistenti le condizioni di ammissibilità giuridica o di fattibilità, anche economica, del piano di ristrutturazione dei debiti ovvero, a seguito della presentazione di specifiche osservazioni da parte dei creditori, la sua convenienza economica. A mente dell'art. 69, comma 2 c.c.i.i., il Tribunale, nel vagliare l'ammissibilità del piano, è tenuto a valutare la sussistenza di atti in frode del debitore nel determinare la situazione di sovraindebitamento, la sua malafede o la sua colpa grave, ma non anche di comportamenti dettati da colpa lieve, a cui il nuovo codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza non fa più alcun riferimento (cfr., con riferimento alla l. n. 3/2012, Trib. Treviso 25 gennaio 2017). Sulla nozione di “colpa grave” si veda Trib. Taranto II, 2 novembre 2023. A proposito del confronto con la disciplina previgente App. Bologna II, n. 309/2024 ha sottolineato che adesso l'art. 69 del c.c.i.i. prevede che il consumatore non può accedere alla procedura di ristrutturazione dei debiti se ha determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, eliminando quindi il requisito della valutazione della colpa, genericamente intesa. Il legislatore avrebbe deciso di non esigere requisiti soggettivi troppo stringenti anche in considerazione anche della qualità dei soggetti destinatari del beneficio, che spesso sono privi di un livello culturale idoneo a rendersi conto del loro progressivo indebitamento, eliminando di fatto il giudizio di meritevolezza e ancorando l'accesso alla valutazione della sussistenza di requisiti puramente negativi ed ostativi, Il giudice, quindi, non deve più valutare, come accadeva prima della riforma, se il debitore abbia effettivamente causato il sovraindebitamento con colpa, ma potrà negare l'omologa del piano solo quando l'indebitamento sia derivato da colpa grave del debitore, dalla sua malafede o da un suo comportamento fraudolento. Sulla nozione di “colpa grave” si veda Trib. Taranto II, 2 novembre 2023. Sempre a titolo esemplificativo, Trib. Termini Imerese fall., n. 37/2024 ha ritenuto non sussistere la colpa grave del debitore in un caso in cui l'indebitamento era risultato dovuto a una forma patologica di ludopatia. Sulla nozione di colpa grave si veda anche Trib. Foggia III, n. 64/2024: si ha colpa grave quando per il debitore era del tutto irragionevole, avuto riguardo al patrimonio e al proprio reddito, ritenere di potere adempiere regolarmente, ovvero quando il debito è sproporzionato alle capacità restitutorie del debitore e questi poteva avvedersene con la normale diligenza. Ad ogni buon conto, se il Tribunale non ritiene sussistenti i presupposti fondativi del provvedimento di omologazione del piano, emette una sentenza di rigetto. La sentenza non determina peraltro il passaggio automatico alla procedura di liquidazione controllata ai sensi degli artt. 273 ss. c.c.i.i., per la quale è necessaria una specifica istanza da parte del debitore. Avverso la sentenza di rigetto emesso ai sensi dell'art. 70, comma 8 c.c.i.i., è ammesso il reclamo dinanzi alla Corte d'Appello in composizione collegiale, secondo i termini e le modalità previste dall'art. 51 c.c.i.i. Entro trenta giorni dalla comunicazione della sentenza il consumatore può presentare ricorso alla Corte d'Appello territorialmente competente, la quale provvede in camera di consiglio con sentenza. Il reclamo deve illustrare le ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento dell'impugnazione, con riferimento alle condizioni di ammissibilità e al merito del piano. A seguito del deposito del ricorso la Corte d'Appello fissa con decreto l'udienza di comparizione delle parti, assegnando un termine perentorio per la notifica del ricorso e del decreto da parte del reclamante. Anche prima del correttivo costituito dal d.lgs. n. 136/2024 parte della dottrina si era già espressa nel senso che il ricorso e il decreto dovessero essere comunicati anche ai creditori che avessero effettuato osservazioni e contestazioni (Amisano, Il sovraindebitamento del consumatore. Lal. 3/2012 e il codice della crisi d'impresa: procedure a confronto, Piacenza, 2019, 229). A norma dell'art. 51, comma 12 c.c.i.i. (come modificato dall'appena menzionato correttivo), la sentenza deve essere comunicata alle parti e al tribunale nonché iscritta nel registro delle imprese a norma dell'art. 45 del codice. La sentenza è ricorribile dinanzi alla Corte di Cassazione nel termine di trenta giorni dalla sua notificazione. Infine si fa presente che il nuovo codice della crisi d'impresa, fino al decreto correttivo del 2024, non prevedeva espressamente la possibilità di reclamare il decreto di inammissibilità del piano nell'ambito del vaglio preliminare di cui all'art. 70, comma 1 c.c.i.i. In proposito App. Firenze 20 giugno 2023 aveva anche presentato rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione (ritenuto però non ammissibile), domandando esattamente se sia proponibile o meno reclamo avverso il decreto di inammissibilità della proposta e piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore pronunziato dal giudice designato in sede di vaglio preliminare, prima della pubblicazione e della comunicazione ai creditori. |