Osservazioni del creditore al progetto di stato passivo del liquidatore ex art. 273, comma 2, c.c.i.i.InquadramentoIl progetto di stato passivo redatto dal liquidatore deve essere comunicato ai creditori, che hanno a disposizione quindici giorni per proporre osservazioni, con le stesse forme e modalità previste per la presentazione delle domande di ammissione al passivo. FormulaTRIBUNALE DI ... OSSERVAZIONI DEL CREDITORE AL PROGETTO DI STATO PASSIVO DEL LIQUIDATORE EX ART. 273, COMMA 2, C.C.i.i. R.G. N. ... / ... GIUDICE DOTT./DOTT.SSA: ... - Il/la sottoscritto/a (nome e cognome) ... nato/a ... il ... e residente a ... in via/piazza ..., C.F. ... [1] , ai fini del presente procedimento rappresentato/a, dall'Avv. ... del foro di ..., nel cui studio in ..., via ... n. ... tel. ... fax ... PEC ... elegge domicilio, giusta procura speciale in allegato al presente atto, nella procedura di liquidazione controllata di cui in epigrafe avviata da: - Il/la sottoscritto/a (nome e cognome) ... nato/a ... il ... e residente a ... in Via/Piazza ..., c.f. ... [2] , con l'Avv. ... ; PREMESSO CHE - in data ... il/la Sig./Sig.ra/l'impresa ... presentava domanda di liquidazione controllata dei beni, ai sensi e per gli effetti dell'art. 268 d.lgs. n. 14/2019, in allegato al doc. ..., con l'ausilio del/della Dott./Dott.ssa ..., in qualità di professionista “gestore della crisi” facente parte dell'Organismo di Composizione della Crisi di ... ; - la suddetta procedura veniva iscritta al R.G.N. ... del Tribunale di ... eil Giudice designato era il/la Dott./Dott.ssa ... ; - con sentenza nr. ... / ... del ..., rilevata la sussistenza di tutti i presupposti di ammissibilità della domanda, il Tribunale di ... dichiarava aperta la presente procedura di liquidazione controllata, nominava quale Giudice delegato il/la Dott./Dott.ssa ... e confermava quale liquidatore il professionista già nominato all'interno dell'O.C.C. Dott./Dott.ssa ... [3] ; - l'esponente in data ... depositava domanda di insinuazione al passivo del credito vantato pari ad Euro ... con grado di ... ; - in data ... l'O.C.C. ... comunicava all'odierno esponente il progetto di stato di passivo dallo stesso predisposto, in cui il credito dell'esponente non risultava ammesso in quanto ... [4] ; - è ora intenzione dell'esponente creditore sollevare contestazioni [5] al progetto di stato passivo de quo in riferimento al proprio credito poiché ... ... ... * * * Tutto ciò premesso, il/la Sig./Sig.ra/l'impresa ..., come sopra rappresentato/a, difeso/a e domiciliato/a, CONTESTA il progetto di stato passivo presentato dal liquidatore Dott./Dott.ssa ... in data ... invitando quest'ultimo, stante la palese fondatezza delle contestazioni, a tenere conto delle osservazioni ai sensi della formazione dello stato passivo ex art. 273, comma 3, c.c.i.i., ammettendo al passivo il credito vantato dall'esponente pari a Euro ..., con grado di ... [6] . Con osservanza. Luogo e data ... Avv. ... PROCURA SPECIALE Il sottoscritto/a, nato a ..., il ..., C.F.: ..., residente in ..., via ..., n. ..., in qualità di professionista con P.I.: ..., avente lo studio professionale a ... in via ... n.c. ... [7] , ai fini del presente procedimento, in ogni sua fase e grado e sino a completa esecuzione, l'Avv. ..., del foro di ..., C.F. ..., PEC ..., fax ..., eleggendo domicilio presso il suo studio sito a ..., in via ..., n. ..., conferendogli ogni facoltà e potere di legge, ivi compreso quello di presentare osservazioni del creditore al progetto di stato passivo ex art. 273, comma 2, d.lgs. n. 14/2019. Autorizzo altresì l'Avv. ... al trattamento dei dati personali, in conformità al d.lgs. n. 196/2003 (codice privacy) e del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR), limitatamente alle finalità connesse all'esecuzione del presente mandato. Luogo e data ... Firma del/della ricorrente ... È autentica Avv. ... 1. Oppure, se il creditore è una società: «- La società ... con sede legale a ..., in via ..., n. ..., partita iva ..., in persona del legale rappresentante Sig. ..., nato a ..., il ..., C.F. ... ». 2. Oppure, se l'istante svolge attività di impresa: «L'impresa ... con sede legale a ..., in via ..., n. ..., P.I., ..., in persona del legale rappresentante Sig. ..., nato a ..., il ..., C.F. ... ». 3. Oppure: «disponeva la sua sostituzione per gravi motivi e nominava quale liquidatore il/la Dott./Dott.ssa ... ». 4. Oppure «il credito dell'esponente veniva riconosciuto in chirografo anziché ... ». 5. La mancata contestazione del progetto di stato passivo da parte dei creditori preclude loro il reclamo avverso il decreto del giudice delegato che decida sull'istanza di ammissione al passivo in senso sfavorevole (Napolitano , La liquidazione controllata del sovraindebitato e l'esdebitazione, in Crivelli-Fontana-Leuzzi-Napolitano-Rolfi , Il nuovo sovraindebitamento, Bologna, 2019, 258). 6. Oppure «ammettendo al passivo il predetto credito con grado di ... anziché in chirografo». 7. Oppure «in qualità di legale rappresentante della società (o dell'impresa agricola o dell'impresa di start-up innovative) ..., P.I. ..., con sede legale a ..., in via ..., n.c. ..., delego a rappresentare e difendere la suddetta società/impresa l'Avv. ... ». COMMENTOL'art. 273 del d.lgs. n. 14/2019 disciplina la formazione dello stato passivo nell'ambito del procedimento di liquidazione controllata dei beni del sovraindebitato, stabilendo in primo luogo che decorsi i termini per la presentazione delle domande di rivendica e di restituzione dei beni o di ammissione al passivo, il liquidatore ha l'onere di predisporre il progetto di stato passivo, comprendente l'elenco dei titolari di diritti sui beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del debitore. Il progetto deve essere comunicato ai soggetti interessati, che hanno a disposizione quindici giorni di tempo per proporre osservazioni, con le stesse forme e modalità delle domande di ammissione al passivo. A seguito del d.lgs. n. 136/2024, ultimo correttivo al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, il comma 3 dell'art. 273 richiama l'art. 201, comma 2 c.c.i.i., sulle modalità informatiche di trasmissione della domanda di ammissione al passivo. La comunicazione agli interessati del progetto di stato passivo avviene a cura del liquidatore, a mezzo posta elettronica certificata. Se però i creditori, nelle rispettive istanze, hanno omesso di indicare un indirizzo PEC, il progetto si intende comunicato mediante deposito nel fascicolo informatico. In assenza di osservazioni il liquidatore forma lo stato passivo, lo deposita in cancelleria e ne dispone l'inserimento sul sito web del Tribunale o del Ministero della giustizia. Il progetto di stato passivo si considera valido ed efficace dalla data del suo deposito in cancelleria. La mancata contestazione del progetto di stato passivo da parte dei creditori preclude loro il reclamo avverso il decreto del giudice delegato che decida sull'istanza di ammissione al passivo in senso sfavorevole (Napolitano , La liquidazione controllata del sovraindebitato e l'esdebitazione, in Crivelli-Fontana-Leuzzi-Napolitano-Rolfi , Il nuovo sovraindebitamento, Bologna, 2019, 258). Qualora il creditore presenti osservazioni al progetto di stato passivo, il liquidatore ovviamente ne deve tenere conto ai fini della formazione dello stato passivo. A seguito del d.lgs. n. 136/2024 il liquidatore non è però più tenuto, nel caso in cui non ritenga di accogliere le predette osservazioni, a rimettere gli atti al giudice delegato per la formazione dello stato passivo. A differenza del procedimento di liquidazione giudiziale, nella liquidazione controllata è previsto un contraddittorio soltanto documentale, ovvero senza la fissazione di udienze per la discussione delle contestazioni dei creditori. In base a quanto disposto dall'art. 277 c.c.i.i., sul patrimonio da liquidare concorrono solo i creditori anteriori, mentre i creditori con causa o titolo posteriore alla pubblicità della domanda e della sentenza di apertura della liquidazione, o alla trascrizione della sentenza stessa, non possono procedere esecutivamente sui beni oggetto della liquidazione. In ogni caso, è prevista la prededuzione dei crediti sorti in occasione o in funzione della liquidazione, che sono soddisfatti con preferenza rispetto agli altri, con esclusione di quanto ricavato dalla liquidazione dei beni oggetto di pegno e ipoteca, per la parte destinata ai creditori garantiti. La disciplina dei crediti prededucibili, a seguito del d.lgs. n. 136/2024, è contenuta nell'art. 275-bis c.c.i.i. Il decreto di formazione dello stato passivo può essere oggetto di reclamo davanti al collegio, che si svolge senza formalità, assicurando il rispetto del contradditorio (sul punto si veda ad esempio Napolitano, cit., 260). |