Azione del commissario liquidatore per la dichiarazione di inefficacia di atti compiuti dal debitore in pregiudizio dei creditori ai sensi dell'art. 2901 c.c.inquadramentoAccertato giudizialmente lo stato d'insolvenza a norma degli artt. 297 o 298 c.c.i.i., sono applicabili, con effetto dalla data del provvedimento che ha accertato lo stato di insolvenza, le disposizioni relative agli effetti del fallimento (ora liquidazione giudiziale) sugli atti pregiudizievoli ai creditori, anche nei riguardi dei soci a responsabilità illimitata, sostituito al deposito della domanda di apertura della liquidazione giudiziale il deposito della domanda per l'accertamento dello stato di insolvenza. L'esercizio delle azioni di revoca degli atti compiuti in frode dei creditori compete al commissario liquidatore. FormulaTRIBUNALE DI .... [1] ATTO DI CITAZIONE [2] per la Società .... in liquidazione coatta amministrativa, in persona del Commissario liquidatore, Dott. ...., con sede in ...., alla via ...., P.I. ...., rappresentata e difesa dall'Avv. ...., C.F. ...., PEC (indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio Ordine) .... @ ...., fax ...., ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in ...., come da procura in calce al presente atto (oppure a margine del presente atto) PREMESSO CHE con d.m. .... è stata disposta la liquidazione coatta amministrativa della Società .... con sede in ...., alla via ...., P.I. .... ed è stato nominato Commissario liquidatore il Dott. ...., residente in ....; dall'esame delle scritture contabili, del registro giornaliero della liquidazione e della documentazione della società in liquidazione coatta amministrativa sono emerse le seguenti circostanze ....; più in particolare, è emerso che la predetta società ha compiuto un atto di .... in pregiudizio dei creditori a vantaggio della Società .... con sede in ...., alla via ...., P.I. ....; avendo ottenuto l'autorizzazione dell'Autorità di vigilanza con decreto in data ...., che si allega, intende promuovere azione revocatoria nei confronti della predetta Società al fine di far dichiarare inefficace nei confronti della liquidazione il predetto atto di .... per .... Tutto ciò premesso, la Società .... in liquidazione coatta amministrativa, come sopra rappresentata, difesa e domiciliata CITA ...., C.F. ...., residente in ...., alla via ...., n. ...., a comparire innanzi al Tribunale di .... all'udienza del ...., ore di rito, dinanzi al Giudice istruttore che sarà designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con l'invito a costituirsi nel termine di almeno settanta giorni prima della suddetta udienza ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c., che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 c.p.c. o da leggi speciali, che esso convenuto, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e che, in difetto di costituzione, si procederà in sua contumacia per sentir accogliere le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ill.mo Tribunale di .... dichiarare inefficace nei confronti della liquidazione .... l'atto di .... e, per l'effetto, condannare la convenuta al pagamento delle spese e dei compensi professionali del presente giudizio. Si offrono in comunicazione e depositano in cancelleria i seguenti documenti come da indice del fascicolo di parte: Ai fini del versamento del contributo unificato, si dichiara che il valore della presente controversia è pari a Euro ..... Luogo e data .... Firma Avv. .... PROCURA ALLE LITI Io sottoscritto Dott. ...., nella qualità di Commissario liquidatore della Società .... in liquidazione coatta amministrativa, C.F. ...., P.I. ...., con sede in ...., delego a rappresentare e difendere la predetta società ai fini della redazione del presente atto l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Firma Dott. .... Per autentica della sottoscrizione .... Firma Avv. .... [1]La competenza spetta al tribunale che ha dichiarato lo stato di insolvenza della società, se sussistente, trattandosi di azione derivante dalla liquidazione (cfr. Cass. VI, n. 13174/2013). [2]Sui criteri redazionali dell'atto cfr. d.m. n. 110/2023. commentoIl provvedimento che sottopone a liquidazione coatta amministrativa l'imprenditore di per sé solo non rende ammissibile l'esercizio delle azioni revocatorie, le quali presuppongono che il concorso dei creditori abbia ad oggetto la liquidazione dei beni di un imprenditore, che versi in stato di dissesto. L'art. 299 c.c.i.i. richiama l'intera disciplina della sezione III (dall'art. 64 all'art. 71 l.fall.) solo in caso di dichiarazione dello stato di insolvenza e con effetto dalla data della sentenza che vi provveda (Trib. Bari 20 aprile 2016). Non sono subordinati alla dichiarazione giudiziale dello stato di insolvenza, invece, l'esercizio o la prosecuzione dell'azione revocatoria ordinaria da parte del commissario liquidatore. È incerta l'individuazione del giudice competente a conoscere dell'azione revocatoria ordinaria. Poiché l'art. 66 l.fall., che attribuisce la competenza a conoscere dell'azione al giudice fallimentare, non è applicabile alla liquidazione coatta, se non vi si accompagni la dichiarazione giudiziale dello stato di insolvenza, dovrebbero trovare applicazione i comuni criteri di ripartizione della competenza territoriale (Cass. I, n. 27448/2005). Il potere di proporre l'azione revocatoria, anche quella ordinaria di cui all'art. 66 l.fall., spetta al commissario liquidatore, che può esercitarle anche senza preventiva autorizzazione dell'autorità amministrativa (Trib. Torino 28 ottobre 1991). |