Comunicazione del commissario liquidatore ai creditori dell'impresaInquadramentoEntro un mese dalla nomina il commissario comunica a ciascun creditore, a mezzo posta elettronica certificata, se il destinatario ha un domicilio digitale e, in ogni altro caso, a mezzo lettera raccomandata presso la sede dell'impresa o la residenza del creditore, il suo indirizzo di posta elettronica certificata e le somme risultanti a credito di ciascuno secondo le scritture contabili e i documenti dell'impresa. Contestualmente il commissario invita i creditori a indicare, entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione, il loro indirizzo di posta elettronica certificata, con l'avvertimento che, in mancanza, esse si eseguono mediante deposito in cancelleria e che il creditore ha l'onere di comunicarne ogni variazione. La comunicazione s'intende fatta con riserva delle eventuali contestazioni. FormulaEgregio Sig. / Spett.le ... Via PEC all'indirizzo: ... OGGETTO: comunicazione del commissario liquidatore ai creditori. Il sottoscritto Dott. ..., nella qualità di Commissario liquidatore della società ... in liquidazione coatta amministrativa, come da provvedimento del ..., comunica che dall'esame delle scritture contabili risulta un credito in favore del destinatario della presente e nei confronti della società in liquidazione coatta amministrativa, per Euro ... in via ... (indicare l'importo del credito e l'eventuale causa di prelazione che lo assiste). Comunica altresì che l'indirizzo di posta elettronica certificata della procedura è ... Comunica infine che entro il termine di quindici giorni dal ricevimento della presente: a) potranno essere formulate, mediante posta elettronica certificata, osservazioni ed istanze in merito al credito così come individuato; b) potrà essere fornito allo scrivente l'indirizzo di posta elettronica certificata nonché, in seguito, le sue eventuali variazioni, per le successive comunicazioni, che altrimenti saranno effettuate mediante deposito nella cancelleria del Tribunale di .... Luogo e data ... Il Commissario liquidatore ... COMMENTOIl commissario liquidatore provvede entro il termine (ordinatorio) di un mese dall'apertura della procedura, sulla base delle risultanze dei libri contabili e del conto della gestione consegnatogli dagli amministratori, alla comunicazione ai creditori e ai terzi titolari di diritti sui beni mobili compresi nell'attivo della procedura. Sia le comunicazioni da parte del commissario, sia le osservazioni da parte dei creditori e titolari di diritti su beni mobili, sia ogni atto o comunicazione successivi avvengono mediante posta elettronica certificata; in difetto di comunicazione o reperimento dell'indirizzo di posta elettronica certificata degli interessati, è consentito al commissario il deposito delle comunicazioni in cancelleria. Nella comunicazione deve indicarsi l'ammontare del credito, ovvero specificarsi quali diritti risultino appartenere al terzo, ma alla comunicazione non può attribuirsi l'effetto di surrogare, con efficacia di confessione, l'onere di creditori e terzi di offrire prova dei diritti vantati, perché la legge dispone che la comunicazione debba intendersi con riserva di contestazione, ove il commissario liquidatore si avvedesse della necessità di ulteriori controlli o rettifiche. Deve considerarsi, però, che la comunicazione del commissario, contrariamente a quanto avviene nel fallimento/liquidazione giudiziale, non ha la funzione di sollecitare i creditori a formulare la richiesta di partecipazione al concorso (perché nella liquidazione coatta amministrativa lo stato passivo è formato a iniziativa del commissario liquidatore, in assenza di domanda di ammissione da parte dei creditori e dei terzi titolari di diritti), bensì esprime solo una sollecitazione ai creditori a collaborare con il commissario al fine di ricostruire l'effettiva entità e composizione del passivo della procedura (Cass. I, n. 2476/2003). Nella liquidazione coatta amministrativa il principio della domanda, che governa di regola ogni sorta di procedimento civile, subisce dunque un'apparente deroga, nel senso che il commissario liquidatore, per ragioni che devono ricercarsi nel rispetto del criterio di legalità e buon andamento della funzione amministrativa ovvero nella esigenza di celerità della procedura, è investito del potere di sostituirsi ai creditori, provvedendo a formare lo stato passivo: ma l'onere della domanda torna ad imporsi sia in capo ai creditori e titolari di diritti ai quali il commissario non abbia inviato la comunicazione (i quali devono allora chiedere l'ammissione al passivo nei modi prescritti dall'art. 208 l.fall. - e quindi dall'art. 309 c.c.i.i.), sia in capo ai creditori e titolari di diritti che dovessero inviare proprie osservazioni o istanze al commissario, a rettifica delle indicazioni contenute nella comunicazione ricevuta. La legge bancaria estende l'obbligo di comunicazione da parte del commissario ai possessori di strumenti finanziari che abbiano diritto ad ottenerne la restituzione dalla banca che li detenga nel loro interesse (art. 86 t.u.b.). Le ricordate disposizioni della legge bancaria trovano applicazione anche alle procedure di liquidazione coatta amministrativa regolate dal t.u.f., stante il rinvio compiuto dall'art. 57, comma 4, di quest'ultimo corpo normativo. L'art. 252 cod. ass. priv. prescrive che la comunicazione del commissario debba avvenire nel maggior termine di sessanta giorni. Inoltre è previsto che la comunicazione debba essere effettuata all'ultimo indirizzo risultante agli atti dell'impresa, e che sia onere del creditore interessato informare senza indugio i commissari della variazione di indirizzo. Solo nei confronti dei creditori irreperibili, o per i quali non vi sia prova dell'avvenuta ricezione all'ultimo indirizzo risultante agli atti dell'impresa, la comunicazione deve effettuarsi presso la cancelleria del tribunale del luogo della sede legale l'impresa, mediante inserimento nel fascicolo relativo al deposito dello stato passivo; il coordinamento con le nuove disposizioni in tema di impiego della posta elettronica certificata non sembra perciò comportare eccessive difficoltà. Inoltre, nei trenta giorni successivi al ricevimento della raccomandata, i creditori possono presentare o inviare, mediante raccomandata con avviso di ricevimento, i loro reclami ai commissari, allegando i documenti giustificativi. Per quanto riguarda i creditori residenti all'estero, l'art. 253 cod. ass. priv. prescrive che all'apertura della procedura di liquidazione i commissari li informino per iscritto mediante raccomandata con avviso di ricevimento, senza indugio e individualmente. Le comunicazioni indicate sono effettuate in lingua italiana e recano un'intestazione in tutte le lingue ufficiali dell'Unione europea volta a chiarire la natura e lo scopo delle comunicazioni stesse. Compete all'IVASS provvedere a determinare contenuto, lingua e schema dei formulari da adottarsi per l'informazione dei creditori. |