Osservazioni dei creditori in ordine alla comunicazione ricevuta dal commissario liquidatore sui crediti o sui beni mobili posseduti dall'impresainquadramentoEntro un mese dalla nomina, il commissario comunica a ciascun creditore, a mezzo posta elettronica certificata, se il destinatario ha un domicilio digitale e, in ogni altro caso, a mezzo lettera raccomandata presso la sede dell'impresa o la residenza del creditore, il suo indirizzo di posta elettronica certificata e le somme risultanti a credito di ciascuno secondo le scritture contabili e i documenti dell'impresa. Contestualmente il commissario invita i creditori a indicare, entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione, il loro indirizzo di posta elettronica certificata, con l'avvertimento che, in mancanza, esse si eseguono mediante deposito in cancelleria e che il creditore ha l'onere di comunicarne ogni variazione. La comunicazione s'intende fatta con riserva delle eventuali contestazioni. FormulaEgregio Dott. .... Commissario liquidatore della Società .... in l.c.a. Via PEC all'indirizzo .... Oggetto: Osservazioni in ordine alla comunicazione del credito da parte del Commissario liquidatore. Il sottoscritto ...., in riscontro alla comunicazione ex art. 308 c.c.i.i. [o art. 207 l.fall.], pervenuta in data .... da parte del Commissario liquidatore, rappresenta quanto segue .... (precisare il credito e fornirne prova, anche in relazione ad eventuali ragioni di prelazione non riconosciute dal Commissario liquidatore nella comunicazione inviata). Invita, quindi, il Commissario liquidatore a considerare nello stato passivo il credito come sopra precisato. Ai fini delle comunicazioni di legge, dichiara il seguente indirizzo di posta elettronica certificata: ..... Luogo e data .... Sig. .... (allegare eventuale documentazione indicata a supporto delle osservazioni) commentoI creditori e i titolari di diritti su beni mobili hanno quindici giorni a decorrere dalla comunicazione ricevuta dal commissario liquidatore per formulare i loro rilievi. In ogni caso, il commissario ha il potere-dovere di recepire anche segnalazioni tardive, ove ne ravvisasse la fondatezza, non potendosi ritenere che l'inosservanza del termine determini una decadenza (tanto meno in un regime nel quale l'ammissione allo stato passivo non è necessariamente correlata a un'iniziativa del creditore: Cass. I, n. 26359/2011). D'altronde, poiché il commissario liquidatore potrebbe appunto, in difetto di sufficienti informazioni, o comprovati rilievi che gli pervengano successivamente, essere indotto a escludere un credito dallo stato passivo, anche nel regime della liquidazione coatta amministrativa si deve ritenere che – seppure non sia necessaria alcuna domanda ai fini della partecipazione al concorso, e il commissario proceda ex officio alla ricognizione delle passività – possa nondimeno gravare sugli interessati l'onere della prova della sussistenza del credito o del diritto che essi intendano fare valere nella procedura. La decadenza dalla facoltà di presentare osservazioni o istanze a norma dell'art. 308 c.c.i.i., non esclude la possibilità di proporre la domanda di ammissione tardiva (Cass. I, n. 23385/2013). L'art. 253 cod. ass. priv. prevede invece che, mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, i creditori che hanno la residenza abituale, il domicilio o la sede legale in un altro Stato membro, comprese le pubbliche amministrazioni, hanno diritto a presentare i loro reclami nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione del commissario liquidatore. |