Ricorso avverso il bilancio finale di liquidazione con conto della gestione e piano di ripartoInquadramentoAvverso il bilancio, il conto di gestione e il piano di riparto predisposti dal commissario liquidatore gli interessati possono proporre le loro contestazioni con ricorso al tribunale nel termine perentorio di venti giorni, decorrente dalla comunicazione fatta dal commissario per i creditori e dall'inserzione nella Gazzetta Ufficiale per ogni altro interessato. Le contestazioni sono comunicate, a cura del cancelliere, all'autorità che vigila sulla liquidazione, al commissario liquidatore e al comitato di sorveglianza, che nel termine di venti giorni possono presentare nella cancelleria del tribunale le loro osservazioni. Il tribunale provvede con decreto in camera di consiglio. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] RICORSO [2] per la società ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, Dott. ..., con sede in ..., alla via ..., P.I. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. ..., C.F. ..., PEC (indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio Ordine) ... @ ..., fax ..., ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in ..., come da procura in calce al presente atto (oppure a margine del presente atto) PREMESSO CHE con comunicazione trasmessa a mezzo PEC in data ... il commissario liquidatore della società ... ha reso noto all'esponente il bilancio, il conto di gestione e il piano di riparto predisposti; i predetti documenti non sono tuttavia corretti nella parte in cui ... (indicare le ragioni a sostegno della propria opposizione) Tutto ciò premesso, la società ..., come sopra rappresentata, difesa e domiciliata CHIEDE che l'Ill.mo Tribunale di ..., ogni contraria eccezione e difesa respinta, fissata l'udienza di comparizione delle parti, di voler rettificare il bilancio, il conto di gestione e il piano di riparto predisposto dal commissario liquidatore della società .... Con vittoria di spese e compensi professionali. Si offrono in comunicazione e depositano in cancelleria i seguenti documenti come da indice del fascicolo di parte: Ai fini del versamento del contributo unificato, si dichiara che il valore della presente controversia è pari a Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... PROCURA ALLE LITI Io sottoscritto Dott. ..., nella qualità di legale rappresentante pro tempore della società ..., C.F. ..., P.I. ..., con sede in ..., delego a rappresentare e difendere la predetta società ai fini della redazione del presente atto l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ..., n. ..., e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Firma Dott. ... Per autentica della sottoscrizione Firma Avv. ... 1. La competenza è attribuita al tribunale che ha dichiarato lo stato di insolvenza della società in liquidazione coatta amministrativa. 2. Sui criteri redazionali dell'atto cfr. d.m. n. 110/2023. COMMENTOTutti gli interessati – da identificarsi con i creditori ammessi secondo una lettura, però, non incontroversa (Patti, Acconti provvisori e ripartizioni parziali dell'attivo, in Fall., 1997, 121) – possono proporre reclamo solo in relazione alla graduatoria dei crediti come stabilita nel progetto di ripartizione; la domanda è proposta con ricorso al Tribunale; senza un contradditorio in senso proprio nei confronti del commissario, e neppure nei confronti dei creditori la cui posizione è specificamente contestata o potrebbe essere pregiudicata per effetto dell'accoglimento del ricorso. Il ricorso, con i documenti che lo corredano, deve essere presentato nel termine perentorio di venti giorni, decorrente dal ricevimento da parte dei creditori della comunicazione del commissario da parte dei creditori (Corte cost. n. 154/2006) ovvero dalla pubblicazione della comunicazione del deposito sulla Gazzetta Ufficiale per altri interessati, diversi dai creditori ammessi. Il ricorso va comunicato al commissario, al comitato di sorveglianza ed all'autorità che vigila sulla procedura, i quali possono presentare, nei venti giorni successivi alla comunicazione, delle controdeduzioni. La decisione sull'opposizione al piano di riparto, qualsiasi veste assuma, ha natura di sentenza, e soggiace, pertanto, all'ordinario regime di impugnazione, ossia è appellabile, senza che sia ammissibile il ricorso immediato per cassazione (Cass. I, n. 15949/2012); era stato in precedenza indicato, peraltro, come sia avverso il decreto del tribunale sia avverso quello della corte d'appello adita a seguito di reclamo contro il provvedimento del tribunale fosse esperibile il ricorso straordinario per cassazione, avendo il provvedimento carattere di definitiva decisione sui diritti invocati nel procedimento (Cass. I, n. 1653/2002), e partecipando della stessa natura dei provvedimenti assunti in sede di opposizione agli atti esecutivi (Zanichelli, La nuova disciplina del fallimento e delle altre procedure concorsuali, Torino 2008, 464). |