Istanza di cancellazione dal registro delle imprese della società in liquidazione coatta amministrativaInquadramentoDecorso il termine senza che siano proposte contestazioni, il bilancio, il conto di gestione e il piano di riparto predisposti dal commissario liquidatore si intendono approvati, e il commissario provvede alle ripartizioni finali tra i creditori. Successivamente, il commissario provvede a chiedere la cancellazione dal registro delle imprese della società. FormulaAl Conservatore del Registro delle Imprese di ... il Dott. ..., C.F. ..., con studio in ..., alla via ..., n ..., in qualità di Commissario liquidatore della società ..., P.I. ..., con sede in ..., alla via ..., n. ..., messa in liquidazione coatta amministrativa con d.m. ... pubblicato in G.U. n. ... del ... PREMESSO CHE la liquidazione della società ... si è chiusa per ripartizione dell'attivo fra i creditori in data ... l'istante ha provveduto a depositare tutti gli atti della liquidazione nella cancelleria del Tribunale di ... ai sensi dell'art. 2495 c.c. Tutto ciò premesso, lo scrivente CHIEDE che la predetta società venga cancellata dal Registro delle imprese. Luogo e data ... Il Commissario liquidatore ... COMMENTOSe non vi sono opposizioni, il bilancio finale di liquidazione, il conto di gestione ed il piano di riparto si considerano approvati ed il commissario liquidatore provvede all'esecuzione del riparto finale. In virtù di espresso richiamo, trovano al riguardo applicazione le disposizioni stabilite per i riparti fallimentari dall'art. 117 l.fall. (art. 231 c.c.i.i.). L'eventuale attivo residuo (può accadere ve ne sia, in particolare, nelle società assoggettate a liquidazione coatta meramente in virtù del proprio collegamento con altra società, ma che né versino in stato di crisi né abbiano subito malversazioni o altre irregolarità nella gestione) sarà riversato ai soci della società (ovvero devoluto secondo le indicazioni dello statuto dell'ente), una volta eseguiti i riparti finali (previa definizione delle controversie, dalle quali potesse generarsi un decremento del residuo attivo). Se si tratti di società, deve esserne richiesta la cancellazione dal registro delle imprese, a cura del commissario liquidatore, una volta approvati definitivamente il bilancio finale di liquidazione ed il piano di riparto. Non è prescritto che sia emanato un provvedimento di chiusura, a differenza di quanto stabilito per la cessazione del fallimento dall'art. 119 l.fall. (art. 233 c.c.i.i.), cosicché risulta incerto quale sia il regime di eventuali controversie sulla chiusura della procedura, anche se, in assenza appunto di un provvedimento che la dichiari, dovrebbe in principio ammettersi che gli interessati possano esercitare le azioni loro spettanti a tutela dei propri diritti nell'ambito della procedura (Cass. V, n. 1150/2018). La chiusura della procedura comporta la decadenza degli organi della procedura (Cass. V, n. 6924/2011). |