Istanza per la liquidazione del compenso al commissario liquidatoreinquadramentoPrima dell'ultimo riparto ai creditori, il bilancio finale della liquidazione, con il conto della gestione e il piano di riparto tra i creditori, accompagnati da una relazione del comitato di sorveglianza, devono essere sottoposti all'autorità che vigila sulla liquidazione, la quale ne autorizza il deposito presso la cancelleria del tribunale competente e liquida il compenso al commissario. FormulaSpett.le .... (indicare l'Autorità di Vigilanza competente) Oggetto: Istanza per la liquidazione del compenso in favore del commissario liquidatore ex art. 313 c.c.i.i. [o art. 213 l.fall.] Il sottoscritto Commissario liquidatore della Società in epigrafe, PREMESSO CHE con provvedimento del ...., pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data .... è stata dichiarata l'apertura della procedura di liquidazione coatta amministrativa della Società ...., nonché la nomina del sottoscritto quale Commissario liquidatore; dopo l'acquisizione della documentazione e lo svolgimento delle operazioni di inventario, si è ritualmente proceduto all'esecuzione delle attività di liquidazione; in particolare, .... (descrivere le attività di liquidazione svolte); nel corso dell'incarico si è altresì proceduto a .... (descrivere l'ulteriore attività eventualmente svolta); sono state puntualmente depositate e trasmesse le relazioni riepilogative di all'art. 306 c.c.i.i.; non restando ulteriore attività recuperatoria e/o liquidatoria da svolgersi, potendo quindi la procedura concludersi, lo scrivente ha depositato è stato depositato il rendiconto di gestione unitamente al bilancio finale di liquidazione ed al piano di riparto, come da previsione dell'art. 313, comma 1, c.c.i.i.; l'attivo recuperato ammonta ad Euro ....; il passivo accertato è pari ad Euro .... in via chirografaria ed Euro .... in via prelatizia; e pertanto complessivamente determinato in Euro ....; secondo previsione di legge il compenso calcolato al minimo del tariffario è pari ad Euro ...., mentre quello calcolato secondo il relativo valore massimo è nella misura di Euro ...., il tutto come da prospetto che si allega (doc. ....); le spese vive sostenute, comprovate dagli allegati documenti, ammontano ad Euro .... (doc. ....); il sottoscritto Commissario liquidatore non ha percepito alcun acconto/ha già percepito un acconto di Euro .... liquidato con provvedimento dell'Autorità .... in data ....; l'attuale saldo a credito del libretto di deposito [ovvero del conto corrente] intestato alla procedura è pari ad Euro .... al lordo delle spese di estinzione (doc. ....). Tutto ciò premesso, lo scrivente CHIEDE a codesta spett.le Autorità .... la liquidazione del compenso nella misura di Euro ...., oltre spese generali, IVA e contributo previdenziale come per legge, oltre che rimborso spese vive sostenute per Euro ..... Luogo e data .... Il Commissario Liquidatore .... (allegare la documentazione richiamata nell'istanza) commentoL'autorità di vigilanza provvede alla liquidazione del compenso allorché autorizza il deposito del bilancio finale di liquidazione. Poiché la definizione delle condizioni del riparto finale presuppone, tuttavia, la determinazione dell'entità del compenso, l'autorità di vigilanza vi provvede in tempo utile per consentire al commissario di tenerne conto nella redazione definitiva del piano di riparto da depositarsi in cancelleria. Le controversie insorte sulla liquidazione del compenso, che possono quindi causare ritardo nell'esecuzione del riparto finale, sono di competenza del giudice ordinario, in quanto relative a un diritto soggettivo, indipendentemente dalla discrezionalità o meno dei criteri nel caso adottati dall'autorità amministrativa di vigilanza (Cass. I, n. 2627/2002). Il procedimento per la decisione delle controversie sull'ammontare del compenso ricalca quello seguito per le domande di ammissione tardiva (Trib. Milano 23 dicembre 2004), dovendosi riservare il procedimento relativo all'opposizione al piano di riparto alle sole controversie sulla distribuzione delle somme (Cass. I, n. 5769/2001). Sebbene i criteri per la determinazione del compenso del curatore fallimentare di cui all'art. 39 l.fall. possono costituire un utile criterio per la determinazione anche del compenso dei commissari liquidatori (Trib. Macerata 16 ottobre 1998), l'opinione secondo la quale non sarebbe possibile discostarsene (Trib. Macerata 16 gennaio 1997) non sembra tenere conto della circostanza che la preordinazione di criteri (anche diversi) per la remunerazione dei commissari liquidatori costituisce espressione dell'esercizio di discrezionalità amministrativa da parte dell'autorità di vigilanza (fermo che, una volta determinati i criteri, la pretesa del commissario alla determinazione e liquidazione del compenso attiene a una posizione di diritto soggettivo, non di mero interesse legittimo, ed è soggetta alla giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria). La domanda proposta dal commissario liquidatore per il riesame della liquidazione del compenso a lui spettante deve essere proposta al tribunale del luogo dove l'ente ha la sede principale, pur in difetto di un espresso richiamo, atteso che le funzioni del commissario sono assimilate a quelle del curatore (Cass. I, n. 2811/2018). Qualora un creditore proponga contestazioni al rendiconto presentato dal commissario liquidatore e alla misura del compenso liquidatogli dall'autorità amministrativa, su istanza di detto creditore medesimo, in quanto parte interessata, il presidente del tribunale deve procedere alla nomina di un curatore speciale in favore della procedura concorsuale, la quale è parte necessaria del procedimento in conflitto d'interessi con il commissario, suo rappresentante sostanziale, con la conseguenza che, in difetto di nomina, gli atti del giudizio sono viziati da nullità insanabile e rilevabile d'ufficio in qualsiasi stato e grado del giudizio ed anche in sede di legittimità, mentre la causa va rimessa al primo giudice, perché provveda all'integrazione del contraddittorio, in applicazione degli artt. 354, comma 1, e 383, comma 3 c.p.c., con la procedura concorsuale in persona di un curatore speciale (Cass. I, n. 29987/2023). |