Ricorso dell'imprenditore per la dichiarazione del proprio stato di insolvenza

Giacinto Parisi

inquadramento

L'imprenditore che chiede la dichiarazione del proprio stato di insolvenza deve esporre, nel ricorso, le cause che lo hanno determinato, segnalando ogni elemento utile ai fini della valutazione dell'esistenza dei requisiti e delle condizioni indicati negli artt. 2 e 27 d.lgs. n. 270/1999. L'imprenditore deve altresì depositare presso la cancelleria del tribunale: a) le scritture contabili; b) i bilanci relativi agli ultimi due esercizi, ovvero dall'inizio dell'impresa, se questa ha avuto una minore durata; c) una situazione patrimoniale aggiornata a non più di trenta giorni anteriori alla data di presentazione del ricorso; d) l'elenco nominativo dei creditori con l'indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione; e) l'elenco nominativo di coloro che vantano diritti reali mobiliari su cose in suo possesso e l'indicazione delle cose stesse e del titolo da cui deriva il diritto.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

SEZ. SPECIALIZZATA CRISI D'IMPRESA ....

RICORSO [2]

La Società ...., C.F. ...., P.I. ...., con sede in ...., via ...., n. ...., iscritta nel Registro delle Imprese di .... con n. R.E.A. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore...., rappresentata e difesa dall'Avv. ...., C.F. ...., PEC (indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio Ordine) .... @ ...., fax ...., ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in ...., come da procura in calce al presente atto (oppure a margine del presente atto).

ESPONE

I. SULL'ASSOGGETTAMENTO DELL'IMPRESA ALLA AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

L'impresa svolge attività di ...., come risulta dalla visura della Camera di Commercio che si produce (all. ....). Inoltre, essa impiega un numero di lavoratori subordinati, compresi quelli ammessi al trattamento di integrazione dei guadagni, non inferiore a duecento da almeno un anno (all. ....) e ha contratto debiti per un ammontare complessivo non inferiore ai due terzi tanto del totale dell'attivo dello stato patrimoniale che dei ricavi provenienti dalle vendite e dalle prestazioni dell'ultimo esercizio (all. ....).

II. SUL PRESUPPOSTO OGGETTIVO DELLO STATO DI INSOLVENZA

La Società debitrice è altresì in una situazione oggettiva di insolvenza, ossia di incapacità di far fronte regolarmente al pagamento dei propri debiti. Ciò emerge documentalmente da una serie di indici presuntivi quali: i) l'esistenza di n. .... pignoramenti immobiliari promossi su immobili di proprietà della debitrice (cfr. all. ....); ii) infine, lo stato di liquidazione volontaria in cui si trova la Società sin dal .... deliberato in data .... a causa della perdita del capitale sociale (all. ....).

Le ragioni che hanno determinato il presente stato di insolvenza sono ....

In ragione delle circostanze esposte, appare chiara, nel caso di specie, la sussistenza della incapacità della esponente di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.

Tutto ciò premesso, la Società .... in persona del legale rappresentante pro tempore...., come in epigrafe rappresentata, difesa e domiciliata

CHIEDE

che l'Ill.mo Tribunale di ...., Sezione specializzata imprese, previa convocazione delle parti, voglia:

– accertare lo stato di insolvenza della Società .... (C.F. ....; P.I. ....) con sede in .... alla via ...., n. ....;

– comunicare l'emananda sentenza con cui sarà accertato lo stato di insolvenza al Ministero dello sviluppo economico.

Con vittoria di spese e compensi professionali [3].

Si depositano in allegato al presente atto i seguenti documenti:

1) scritture contabili;

2) i bilanci relativi agli ultimi due esercizi;

3) situazione patrimoniale aggiornata;

4) elenco nominativo dei creditori con l'indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione;

5) elenco nominativo di coloro che vantano diritti reali mobiliari su beni in possesso dell'impresa;

6) ....;

7) .....

Si dichiara che il presente procedimento è relativo all'accertamento dello stato di insolvenza di un'impresa assoggettata ad amministrazione straordinaria e, dunque, il contributo unificato è dovuto nella misura fissa di Euro .... [4].

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

PROCURA ALLE LITI

Io sottoscritto Sig. ...., nella qualità di legale rappresentante pro tempore della Società ...., C.F. ...., P.I. ...., con sede in ...., delego a rappresentare e difendere la predetta Società ai fini della redazione del presente atto l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via ...., n. ...., e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Firma Sig. ....

Per autentica della sottoscrizione ....

Firma Avv. ....

[1]La competenza spetta al tribunale sede della sezione specializzata in materia di impresa territorialmente competente di cui all'art. 1 d.lgs. n. 168/2003 (art. 27 c.c.i.i.).

[2]Sui criteri redazionali dell'atto cfr. d.m. n. 110/2023.

[3]È controverso se le spese legali affrontante per la presentazione della richiesta di apertura di una procedura concorsuale debbano essere ammesse allo stato passivo e, in caso di risposta positiva, se esse debbano essere ammesse in prededuzione, in privilegio o in chirografo (per l'ammissione in via privilegiata, v. Cass. I, n. 26949/2016).

[4]Cfr. circolare del 1° aprile 2016 del Ministero della Giustizia - Dipartimento per gli Affari di Giustizia.

commento

L'art. 5 d.lgs. n. 270/1999 affida al debitore il compito di porre in evidenza fin da subito la sussistenza dei requisiti soggettivi e delle condizioni prescritte per l'ammissione alla procedura (Trib. Perugia 1° marzo 2000). Si tratta di un onere che, laddove disatteso, secondo l'opinione preferibile non determina automaticamente la dichiarazione di fallimento (o di ammissione alla liquidazione giudiziale), poiché l'inadeguatezza delle allegazioni di parte ben può venire surrogata da quel potere “inquisitorio” che permea l'iniziativa del tribunale (Bianca, La dichiarazione dello stato di insolvenza nell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese, Milano, 2001, 132).

L'ulteriore polo, a livello di contenuto, è rappresentato dall'esposizione delle cause dell'insolvenza, adempimento non previsto in materia di richiesta di fallimento “in proprio”, ma ampiamente giustificabile, in seno all'amministrazione straordinaria, con la verifica ab origine delle prospettive di recupero dell'azienda, che potrebbero risultare fin da subito insussistenti laddove le ragioni del dissesto fossero persistenti e irreversibili. Un'articolata esposizione dei motivi del dissesto dovrebbe costituire, ovviamente, specifico interesse del richiedente nell'ottica di un adeguato apprezzamento ad opera del tribunale e di un'agevolazione della successiva attività del commissario giudiziale e di quello straordinario; laddove, pertanto, l'attività espositiva dell'interessato risultasse sotto tale profilo insufficiente o comunque inadeguata, ben difficilmente ciò consentirebbe l'enucleazione di fondate doglianze in sede di reclamo ai sensi dell'art. 33 d.lgs. n. 270/1999 contro l'eventuale decreto di fallimento (ovvero di apertura della liquidazione giudiziale), laddove esse si incentrassero su di un'asserita erronea valutazione, da parte del tribunale, rispetto a circostanze sostanzialmente omesse o comunque impropriamente delineate.

La seconda parte dell'art. 5 d.lgs. n. 270/1999 onera il richiedente del deposito delle scritture contabili, dei bilanci relativi agli ultimi due esercizi, di una situazione patrimoniale aggiornata a non più di trenta giorni, dell'elenco nominativo dei creditori con l'indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione, dell'elenco nominativo di coloro che vantano diritti reali mobiliari sulle cose in suo possesso. La necessità di una “situazione patrimoniale aggiornata”, che riecheggia in qualche modo l'adempimento previsto dall'art. 161, comma 2, lett. a), l.fall. in materia di concordato preventivo, si spiega, da un lato, con l'impronta lato sensu conservativa e non liquidatoria dell'amministrazione straordinaria (nella cui ottica riveste importanza una descrizione attendibile e up to date delle condizioni dell'impresa), e dall'altro con la finalità di assecondare l'attività di verifica dell'organo giudiziario, resa quanto mai importante dal contingentamento dei tempi prevista dal d.lgs. n. 270/1999.

La norma non fa cenno, comprensibilmente, ai criteri di valutazione degli asset aziendali da utilizzarsi nella redazione della situazione patrimoniale, ma proprio la prospettiva non liquidatoria dell'amministrazione straordinaria orienta l'interprete verso una valorizzazione non strettamente aderente al presumibile dato di realizzo atomistico dei cespiti, bensì correlata alla quotazione di questi ultimi nell'ambito di un contesto aziendale auspicabilmente “in continuità”. Anche in questo caso, fermo restando che le eventuali lacune documentali inizialmente ascrivibili al debitore possono trovare rimedio nel successivo svolgimento dell'iter procedurale dinnanzi al giudice, svolge un ruolo sicuramente utile il potere officioso di quest'ultimo in sede di istruttoria pre-dichiarazione, tenuto anche conto del fatto per cui nessuna sanzione viene espressamente ricollegata dalla norma in commento all'omissione nella produzione di uno o più documenti.

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