Istanza di ammissione allo stato passivo dell'amministrazione straordinariainquadramentoA seguito dell'ammissione della Società alla procedura di amministrazione straordinaria, l'accertamento del passivo prosegue sulla base delle disposizioni della sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza, secondo il procedimento previsto dagli artt. 93 ss. l.fall. (artt. 201 ss. c.c.i.i.), sostituito al curatore il commissario straordinario. Se è ammessa all'amministrazione straordinaria una Società con soci illimitatamente responsabili si applicano altresì le disposizioni dell'art. 148, commi 3, 4 e 5 l.fall. (e, dunque, i vigenti art. 257, commi 3, 4 e 5 c.c.i.i.). FormulaTRIBUNALE DI .... [1] AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA N. .... DEL .... GIUDICE DELEGATO: DOTT. .... COMMISSARIO STRAORDINARIO: DOTT. .... UDIENZA ESAME STATO PASSIVO: .... DOMANDA DI AMMISSIONE ALLO STATO PASSIVO [2] La Banca ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in ...., C.F. ...., rappresentata e difesa dall'Avv. .... ed elettivamente domiciliata in .... ESPONE I. PREMESSA La banca .... vanta nei confronti della Società .... crediti di natura diversa: alcuni nascenti dalla erogazione di denaro e assistiti da garanzie (ipoteca e pegno), analiticamente indicati sotto il § II; altri crediti, meglio descritti nel § III, derivanti invece dalla messa a disposizione di somme di denaro ed aventi natura chirografaria. II. I CREDITI NASCENTI DA EROGAZIONE DI SOMME DI DENARO (MUTUI E FINANZIAMENTI) GARANTITI DA IPOTECA E PEGNO. La Banca .... è creditrice nei confronti della Società ...., come di seguito indicato. A) Credito ipotecario per complessivi Euro .... (capitale ed interessi). Il credito nasce da contratto di mutuo ipotecario n. ...., di originari Euro ...., stipulato per atto Notaio .... in data ...., rep. n. ...., racc. n. .... La fonte del credito è quindi provata da detto contratto di mutuo, comprensivo degli allegati, che viene depositato in copia autentica rilasciata in forma esecutiva a firma del Notaio .... (doc. ....). L'ipoteca di primo grado, rilasciata a garanzia del mutuo, è stata iscritta per Euro .... presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di ...., ai nn. .... repertorio generale e .... repertorio particolare, come provato dalla relativa nota di iscrizione (doc. ....) L'istante ha diritto alla restituzione dell'intero capitale erogato e non restituito (pari ad Euro ....), oltre agli interessi calcolati secondo il tasso convenzionalmente pattuito tra le parti (cfr. art. .... del contratto) sino alla fine dell'anno di dichiarazione di insolvenza, nonché, successivamente, oltre ad interessi nella misura legale fino alla data di vendita del bene su cui grava la garanzia. Si deposita estratto conto certificato con allegato sviluppo del calcolo degli interessi sulla somma capitale, che include altresì il conteggio degli interessi convenzionali sino alla data del .... (doc. ....). Ai fini della prova della esistenza del credito ipotecario e del suo ammontare pari a complessivi Euro ...., si deposita estratto delle scritture contabili della Banca con certificazione del Notaio fidefacente ex art. 2710 c.c. nei rapporti tra imprese quale risultanza attiva di una contabilità regolarmente tenuta (doc. ....), nonché atto di erogazione e quietanza (doc. ....). B) Credito garantito da pegno su titoli e ipoteca di grado inferiore al I per complessivi Euro .... (capitale ed interessi). Il credito nasce da contratto di finanziamento di Euro ...., stipulato in data ...., per atto Notaio ...., rep. n. ...., racc. n .... ed è provato dal citato contratto di finanziamento comprensivo degli allegati, ivi incluso il capitolato contenente condizioni e termini del finanziamento, che si deposita in copia autentica rilasciata in forma esecutiva dal Notaio .... (doc. ....). Si produce altresì atto di erogazione e quietanza (nonché annotazione ed iscrizione della dichiarazione di avvenuta erogazione) come documento .... A garanzia delle obbligazioni di restituzione, la Società finanziata e la Società terza .... s.r.l. hanno rilasciato, ciascuna per i cespiti di proprietà, ipoteche iscritte per Euro .... presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di .... ai nn. .... Registro Generale e .... Registro Particolare, come provato dalla relativa nota di iscrizione (doc. ....). La parte finanziata ...., inoltre, con atto separato del ...., ha costituito pegno, in favore della banca ...., di nominali .... corrispondenti ad un valore iniziale di Euro ...., della durata di quindici anni (doc. ....). La data dell'atto di costituzione di pegno è confermata, ai fini della opponibilità, dal timbro appostovi recante data del .... La banca ha diritto alla restituzione dell'intero capitale erogato e non restituito (Euro ....), oltre ad interessi calcolati secondo il tasso convenzionalmente pattuito tra le parti sino alla fine dell'anno di dichiarazione di fallimento (ovvero dell'apertura della procedura di liquidazione giudiziale), nonché, successivamente, oltre ad interessi nella misura legale sino alla data di vendita dei beni oggetto di garanzia. Si deposita estratto conto certificato con allegato sviluppo del calcolo degli interessi sulla somma capitale, che include gli interessi convenzionali determinati sino alla data del .... (doc. ....). Ai fini della prova dell'ammontare del credito garantito da pegno e ipoteca per complessivi Euro .... (comprensivo di capitale ed interessi), si deposita estratto delle scritture contabili della banca con certificazione del Notaio .... fidefacente ex art. 2710 c.c. nei rapporti tra imprese quale risultanza attiva di una contabilità regolarmente tenuta (doc. ....) nonché atto di erogazione e quietanza (doc. ....). III. I CREDITI VANTATI DALLA BANCA IN VIA CHIROGRAFARIA La Banca è inoltre creditrice, in via chirografaria, nei confronti della Società ...., delle somme che seguono. C) Credito chirografario per complessivi Euro .... (capitale ed interessi). Il credito nasce da contratto di apertura di credito di originari Euro .... regolata in c/c acceso in data .... La fonte del credito è rappresentata quindi dal contratto di apertura di credito, sottoscritto dalla Società .... s.r.l. in data ...., comprensivo delle norme che regolano i c/c di corrispondenza ed i servizi connessi. Contratto opponibile alla curatela, stante il timbro postale appostovi recante data .... (doc. ....). A seguito dello sconfinamento della ...., la banca ha diritto alla quota capitale di debito relativa allo sconfinamento (pari ad Euro ....), oltre ad interessi di mora, come previsti dal contratto, calcolati sino alla data di presentazione del ricorso per concordato preventivo. Ai fini della prova della esistenza e dell'ammontare del credito per complessivi Euro .... (capitale ed interessi) si deposita, altresì, estratto delle scritture contabili della Banca con certificazione del Notaio .... attestante, tra l'altro, la regolare tenuta delle scritture contabili, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2710 c.c. (doc. ....). Si depositano altresì i singoli estratti del conto corrente dalla data di accensione del rapporto sino alla data .... di estinzione del conto corrente con imputazione della partita al conto crediti in sofferenza (doc. ....). Dalla verifica dell'estratto conto, verifica esperibile dal primo momento di gestione del conto stesso sino all'ultimo momento di operatività, è possibile ricostruire, posta dopo posta, l'intero calcolo algebrico derivante dalla sommatoria di ogni singolo rapporto di dare-avere; sarà, inoltre, possibile all'organo della procedura riscontrare la puntuale applicazione di tutte le clausole economiche contenute nel contratto di apertura di credito, considerate anche le condizioni generali di disciplina (appositamente approvate per iscritto) e, dunque, commissioni, interessi e spese. In tal modo, il credito risulta esaustivamente comprovato dalle tre componenti indefettibili date: a) dal contratto avente data certa opponibile al commissario straordinario quale soggetto terzo rispetto al rapporto (il quale contratto costituisce la fonte della obbligazione); b) dall'estratto notarile delle scritture contabili, fidefacente ex art. 2710 c.c. nei rapporti tra imprese quale risultanza attiva di una contabilità regolarmente tenuta; c) dal rendiconto analitico dello sviluppo integrale del rapporto contrattuale, per come riscontrabile dalla registrazione di ogni operazione di cassa regolata in conto corrente e periodicamente rendicontata e sottoposta alla tacita approvazione del cliente. D) Credito chirografario per complessivi Euro .... comprensivo di capitale ed interessi Il credito nasce da contratto di concessione fido per smobilizzo crediti n. .... di Euro .... del .... L'opponibilità del contratto alla procedura è confermata dal timbro postale appostovi recante data certa del .... (doc. ....). Si precisa che detta apertura di credito risale all'originario contratto di concessione di fido promiscuo, utilizzabile sia per anticipo di effetti salvo buon fine sia per anticipo fatture, di ...., del ....; successivamente la linea di credito era stata ridotta ad Euro .... con contratto del ...., alle condizioni già in essere (si deposita il contratto di fido smobilizzo crediti del .... con allegate le condizioni economiche anticipo fatture e anticipo effetti salvo buon fine, nonché le norme per il servizio elettronico ri.ba doc. ....; nonché contratto del ...., doc. ....). In relazione al contratto del ...., la Banca ha diritto alla quota capitale di debito di Euro .... oltre interessi di mora, come previsti dalle condizioni allegate all'originario contratto del .... sino alla data di presentazione della domanda di concordato preventivo ( ....). Ai fini della prova di esistenza ed ammontare del credito per complessivi Euro .... (capitale ed interessi), si deposita estratto delle scritture contabili della Banca con certificazione del Notaio fidefacente ex art. 2710 c.c. nei rapporti tra imprese quale risultanza attiva di una contabilità regolarmente tenuta (doc. ....). Si depositano altresì gli estratti del conto corrente a far data dall'accensione del rapporto fino alla data .... di sua estinzione, con imputazione della partita c/crediti in sofferenza (doc. ....). Dalla verifica dell'estratto conto, verifica esperibile dal primo momento di gestione del conto stesso sino all'ultimo momento di operatività, è possibile ricostruire, posta dopo posta l'intero calcolo algebrico derivante dalla sommatoria di ogni singolo rapporto di dare-avere; sarà, inoltre, possibile all'organo della procedura riscontrare la puntuale applicazione di tutte le clausole economiche contenute nel contratto di apertura di credito considerate anche le condizioni generali di disciplina (appositamente approvate per iscritto) e, dunque, commissioni, interessi e spese. In tal modo, il credito risulta esaustivamente comprovato dalle tre componenti indefettibili date: a) dal contratto avente data certa opponibile al commissario straordinario quale soggetto terzo rispetto al rapporto (il quale contratto costituisce la fonte della obbligazione); b) dall'estratto notarile delle scritture contabili, fidefacente ex art. 2710 c.c. nei rapporti tra imprese quale risultanza attiva di una contabilità regolarmente tenuta; c) dal rendiconto analitico dello sviluppo integrale del rapporto contrattuale, per come riscontrabile dalla registrazione di ogni operazione di cassa regolata in conto corrente e periodicamente rendicontata e sottoposta alla tacita approvazione del cliente. E) Credito chirografario per complessivi Euro ...., comprensivo di capitale ed interessi. Il credito nasce da un contratto di anticipazione in euro/valuta (denominato “contratto di finanziamento in valuta all'importazione”) stipulato in data ...., che risulta dal timbro postale appostovi, quindi certa nella sua anteriorità rispetto alla dichiarazione di insolvenza. L'importo del finanziamento era di complessivi Euro .... (doc. ....). Si precisa che l'importo del credito verso .... è stato così determinato sulla base delle erogazioni effettuate: .... Si depositano i relativi, singoli, estratti di conto corrente certificati. Ai fini della prova dell'esistenza e dell'ammontare del credito per complessivi Euro .... (capitale ed interessi), si deposita estratto delle scritture contabili della Banca con certificazione del Notaio fidefacente ex art. 2710 c.c. nei rapporti tra imprese quale risultanza attiva di una contabilità regolarmente tenuta (doc. ....). Tutto ciò premesso, la Banca .... come in epigrafe rappresentata, difesa ed elettivamente domiciliata, CHIEDE di essere ammessa al passivo dell'amministrazione straordinaria della Società .... per i seguenti crediti: In via prelatizia: – Euro ...., comprensivo di capitale ed interessi determinati secondo i criteri dettagliatamente descritti e documentati al punto sub A, oltre interessi legali dalla data di inizio dell'anno successivo a quello di accertamento dello stato di insolvenza sino alla data di vendita del bene gravato da ipoteca; – Euro ...., comprensivo di capitale ed interessi determinati secondo i criteri dettagliatamente descritti e documentati al punto sub B, oltre interessi legali dalla data di inizio dell'anno successivo a quello di dichiarazione di fallimento sino alla data di vendita del bene gravato da ipoteca; per un ammontare complessivo di Euro .... in linea capitale, oltre ad interessi legali come richiesti. In via chirografaria: – Euro ...., comprensivo di capitale ed interessi convenzionali previsti nel contratto calcolati sino alla data di accertamento dello stato di insolvenza; – Euro ...., comprensivo di capitale ed interessi convenzionali previsti nel contratto calcolati sino alla data di accertamento dello stato di insolvenza; – Euro ...., comprensivo di capitale ed interessi convenzionali previsti nel contratto calcolati sino alla data di accertamento dello stato di insolvenza; Si allega in copia, per ciascun credito sopra indicato, la documentazione citata ed analiticamente descritta nell'indice, precisando che, ove necessiti, saranno esibiti e prodotti i relativi originali. Luogo e data .... Firma Avv. .... PROCURA ALLE LITI Io sottoscritto Sig. ...., nella qualità di legale rappresentante pro tempore della Banca ...., P.I. ...., con sede in ...., delego a rappresentare e difendere la predetta Società ai fini della redazione del presente atto l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via ...., n. ...., e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Firma Sig. .... Per autentica della sottoscrizione .... Firma Avv. .... [1]La domanda di ammissione deve essere trasmessa a mezzo PEC all'indirizzo della procedura comunicato dai commissari straordinari, ai sensi dell'art. 201 c.c.i.i. [2]Sui criteri redazionali dell'atto cfr. d.m. n. 110/2023. commentoL'art. 53 d.lgs. n. 270/1999 ha completamente adottato un'impostazione giudiziaria di accertamento del passivo della procedura attraverso il rinvio integrale alla disciplina della verifica in sede fallimentare (ovvero di liquidazione giudiziale), sostituito al curatore il commissario straordinario. L'accertamento del passivo “prosegue”, secondo il comma 1 dell'art. 53, poiché esso ha inizio con la sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza ai sensi del precedente art. 8, e continua successivamente in una dinamica unitaria, dinnanzi al medesimo giudice delegato, sia che si apra effettivamente l'amministrazione straordinaria, sia che tale procedura non abbia inizio. Non solo: la prosecuzione delle operazioni di verifica ha luogo tanto nel caso in cui venga adottato l'indirizzo di cessione dei complessi aziendali, quanto in quello di ristrutturazione, dove una fase di riparto nemmeno esiste, poiché i creditori devono essere integralmente soddisfatti dal debitore una volta tornato in bonis. La scelta legislativa di affidare in ogni caso al giudice l'accertamento del passivo si spiega, quindi, con l'intento di apprestare una più penetrante tutela dei diritti dei creditori e di contenere l'inevitabile dilatazione dei tempi laddove l'amministrazione straordinaria si converta in fallimento, soprattutto alla luce di un possibile esito liquidatorio della procedura. Il richiamo alla disciplina della verifica del passivo in materia fallimentare omologa a quest'ultima l'accertamento regolato dall'art. 53 d.lgs. n. 270/1999: il commissario straordinario (e prima di lui quello giudiziale, al quale egli subentra), collocato nella medesima posizione di terzietà caratteristica del curatore, prima ancora di sindacare l'esistenza, l'ammontare o il rango di un credito attraverso la contestazione dei suoi fatti costitutivi, potrà eccepirne dinanzi al giudice delegato l'eventuale inopponibilità alla massa dei creditori perché, ad esempio, privo di data certa ex art. 2704 c.c. (si vedano Cass. I, n. 17080/2016; Cass. I, n. 21273/2015; Cass. I, n. 19656/2015) e, comunque, i fatti estintivi, modificativi o impeditivi (senza che alla comunicazione inviata ai sensi dell'art. 93 l.fall. possa venir attribuita natura confessoria circa l'esistenza del credito: Cass. I, n. 23816/2011). Egli redige un progetto di stato passivo equiparabile a quello previsto dall'art. 95 l.fall., rispetto al quale ciascun creditore è legittimato a svolgere le proprie osservazioni prima che il giudice delegato decida sulle rispettive domande, formando lo stato passivo e rendendolo esecutivo con decreto. Esaurita questa fase “necessaria”, può aprirsene una “eventuale”, costituita dal sistema delle impugnazioni previsto dalla normativa fallimentare: opposizione allo stato passivo, impugnazione o revocazione di crediti ammessi, tutte dirette ad instaurare un procedimento camerale che può concludersi con la conferma o la modifica dello stato passivo esecutivo. Il termine per l'opposizione decorre dalla comunicazione della declaratoria di esecutività dello stato passivo, salva comunque la sua preventiva conoscenza (così Cass. I, n. 16493/2013). Laddove la Società ammessa all'amministrazione straordinaria sia caratterizzata dalla presenza di soci illimitatamente responsabili, l'espresso rinvio all'art. 148, commi 3, 4 e 5 l.fall. (art. 257, commi 3, 4 e 5 c.c.i.i.), fa sì che il credito ammesso al passivo nei confronti della Società venga automaticamente ammesso anche nello stato passivo dei singoli soci; per contro, i creditori particolari di questi ultimi concorreranno esclusivamente nella procedura del loro debitore. Inoltre, il richiamo agli artt. 93 ss. l.fall. (da intendersi, oggi, agli artt. 201 ss. c.c.i.i.) fa sì che, in caso sentenza di ammissione o rigetto di un credito nei confronti dell'impresa ammessa all'amministrazione straordinaria dopo la sua pubblicazione, l'impugnazione della pronuncia in questione debba avvenire nelle forme ordinarie (Cass. I, n. 15796/2015). Si ritiene che lo stato passivo dichiarato esecutivo in sede di amministrazione straordinaria mantenga la propria definitività anche nel successivo fallimento (o liquidazione giudiziale), sia perché l'accertamento giurisdizionale del passivo nella procedura in esame è anche volto ad eseguire una verifica dei crediti per l'ipotesi di risultato liquidatorio della procedura, sia perché il fallimento costituisce un esito negativo cui l'amministrazione straordinaria può approdare ove non siano realizzabili le finalità conservative della stessa. La tardività dell'insinuazione si declina in modo peculiare con riferimento all'amministrazione straordinaria, in quanto l'art. 8 d.lgs. n. 270/1999 prevede termini diversi da quelli della sentenza di fallimento per la presentazione delle domande di ammissione al passivo. Mentre la sentenza di fallimento (ovvero di apertura della liquidazione giudiziale), infatti, deve indicare l'udienza di verifica ed il termine perentorio di trenta giorni prima per la presentazione delle domande, nell'amministrazione straordinaria con la sentenza dichiarativa dell'insolvenza è fissato un termine non inferiore a novanta né superiore a centoventi giorni dalla data della pronuncia per la presentazione delle domande, mentre la data dell'udienza di verifica è fissata nel termine di trenta giorni da quello previsto per la presentazione delle domanda. Poiché tale termine di trenta giorni è funzionale all'esame delle domande da parte del commissario, l'eventuale deposito della domanda quando questo ha già cominciato a decorrere comporta la tardività della domanda stessa. Il richiamo agli artt. 93 ss. l.fall. (rectius, agli artt. 201 ss. c.c.i.i.) induce a ritenere che la verifica del passivo nell'amministrazione straordinaria non è limitata all'accertamento dei crediti, ma si estende altresì a quello dei diritti reali mobiliari ed immobiliari, attraverso la delibazione delle domande di restituzione e rivendicazione. Non risulta di ostacolo a tale conclusione il tenore letterale dell'art. 13 il quale eccettua le azioni reali immobiliari dalla competenza funzionale del tribunale che ha dichiarato lo stato di insolvenza (contrariamente a quanto previsto dall'art. 24 l.fall. dopo l'ultima modifica), poiché il rinvio formale all'accertamento del passivo disciplinato dalla legge fallimentare, operato dall'art. 53d.lgs. n. 270/1999, ha l'effetto di prevalere sul citato art. 13. |