Denuncia al tribunale del commissario straordinario contro gli amministratori e i sindaci delle Società del gruppo

Giacinto Parisi

inquadramento

Il commissario giudiziale, il commissario straordinario e il curatore dell'impresa dichiarata insolvente possono proporre la denuncia prevista dall'art. 2409 c.c. contro gli amministratori e i sindaci delle Società del gruppo. Nel caso di accertamento delle gravi irregolarità denunciate, il commissario o il curatore denunciante può essere nominato amministratore giudiziario della Società del gruppo a norma del comma 3 dell'art. 2409 c.c.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA

RICORSO PER LA DENUNCIA DI GRAVI IRREGOLARITÀ DEGLI AMMINISTRATORI EX ART. 2409 C.C.[2]

Il Dott. ...., Commissario straordinario della Società .... in amministrazione straordinaria, C.F. ...., P.I. ...., con sede in ...., via ...., n. ...., iscritta nel Registro delle Imprese di .... con n. R.E.A. ...., in persona del Commissario straordinario, Dott. ...., rappresentata e difesa dall'Avv. ...., C.F. ...., PEC (indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio Ordine) .... @ ...., fax ...., ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in ...., come da procura in calce al presente atto (oppure a margine del presente atto)

CONTRO

la Società ...., C.F. e P.I. ...., con sede in ...., via ...., in persona del suo legale rappresentante pro tempore.

FATTO

1) L'oggetto del presente ricorso

(descrizione della Società; specificazione del fatto che con il presente ricorso la Società ricorrente intende domandare che il tribunale assuma, nei riguardi dei resistenti, i provvedimenti di cui all'art. 2409 c.c.: in particolare, data la gravità delle irregolarità commesse all'interno della Società, provveda all'immediata revoca degli amministratori ed anche dei sindaci della Società resistente, e la conseguente nomina di un amministratore giudiziario).

2) Descrizione della circostanza in cui sono emerse le gravi irregolarità

(indicazione dei fatti che hanno fatto emergere gravi irregolarità da parte dell'organo amministrativo, per esempio, a fronte della illegittima contestazione della legittimazione dell'odierno ricorrente ad intervenire e votare nell'assemblea della resistente).

3) La (illecita) espulsione del ricorrente dalla compagine sociale della Società resistente da parte degli amministratori di quest'ultima

DIRITTO

4) I presupposti di cui all'art. 2409 c.c. e la legittimazione ad agire del commissario straordinario della Società madre.

5) Le gravi irregolarità commesse dagli amministratori della Società resistente in violazione dei loro doveri.

6) Il danno per la Società ricorrente.

7) Le misure necessarie.

(indicazione del fatto che, a causa della gravità della situazione si rende indispensabile che il tribunale adotti direttamente il rimedio previsto dall'art. 2409 c.c., appunto, per i “casi più gravi”: ossia quello della revoca degli amministratori e dei sindaci e della conseguente nomina di un amministratore giudiziario).

Per tutto quanto premesso, il Dott. ...., nella qualità di Commissario straordinario della Società .... in amministrazione straordinaria, come sopra rappresentata e difesa,

RICORRE

all'Ill.mo Tribunale di ...., Sezione specializzata in materia di impresa, affinché, previa, se del caso, fissazione di apposita udienza di audizione delle parti, respinta ogni contraria domanda, istanza o eccezione, voglia, ai sensi dell'art. 2409 c.c.:

IN VIA PRINCIPALE

– accertare la sussistenza delle gravi irregolarità, esposte in narrativa, commesse dagli amministratori e dai sindaci della Società resistente e, per l'effetto,

– revocare gli amministratori ed i sindaci della Società ....;

– nominare un amministratore giudiziario, determinandone i poteri e la durata;

IN VIA GRADATA

– accertare la sussistenza delle gravi irregolarità, esposte in narrativa, commesse dagli amministratori e dai sindaci della Società ....;

– adottare ogni più opportuno provvedimento al fine di porre rimedio alle gravi irregolarità commesse dagli amministratori e dai sindaci della Società ...., nonché al fine di scongiurare il pericolo che la loro perpetuazione continui ad arrecare danno alla Società.

Con il favore delle spese e competenze del presente giudizio.

Si depositano in copia, unitamente alla procura, i seguenti documenti:

1) ....;

2) ....;

3) .....

Il sottoscritto procuratore dichiara che il presente procedimento ha natura camerale e, pertanto, il contributo unificato è dovuto nella misura fissa di Euro ....

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

PROCURA ALLE LITI

Io sottoscritto Dott. ...., nella qualità di Commissario straordinario della Società ...., C.F. ...., P.I. ...., con sede in ...., delego a rappresentare e difendere la predetta Società ai fini della redazione del presente atto l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via ...., n. ...., e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Firma Sig. ....

Per autentica della sottoscrizione ....

Firma Avv. ....

[1]La competenza spetta, ai sensi dell'art. 3 d.lgs. n. 168/2003, al tribunale sede della sezione specializzata in materia di impresa presso cui si trova la sede legale della Società del gruppo cui appartengono gli organi interessati (cfr. Trib. Roma 6 dicembre 2016).

[2]Sui criteri redazionali dell'atto cfr. d.m. n. 110/2023.

commento

Soggetti legittimati alla denuncia al tribunale ex art. 2409 c.c. sono il commissario giudiziale (nella “fase di osservazione”), il commissario straordinario (una volta aperta l'amministrazione straordinaria) ed il curatore fallimentare (laddove dichiarato il fallimento).

La legittimazione passiva va invece attribuita agli amministratori ed ai sindaci delle Società del gruppo così come definite alle lett. b) e c) dell'art. 88, quindi le partecipate, le controllate mediante accordi contrattuali, le controllanti, quelle sottoposte a direzione comune.

Il termine “Società” va riferito alle Società di capitali e cooperative, e non contiene alcuna espressa deroga nei confronti della s.r.l., le quali, peraltro, a seguito dell'entrata in vigore dell'art. 379, comma 2 c.c.i.i. rientrano nell'ambito applicativo dell'art. 2409 c.c., anche se prive dell'organo di controllo.

L'art. 89 d.lgs. n. 270/1999 non menziona espressamente il consiglio di gestione ed il comitato di sorveglianza, ma va ritenuta applicabile anche nei loro confronti; analoga considerazione deve valere per la figura del revisore contabile ai sensi degli artt. 2409-bis ss. c.c.

Non vi sono motivi per escludere la possibilità di denuncia nei confronti degli organi di amministrazione e controllo di una Società assoggettata al concordato preventivo, i quali proseguono in corso di procedura (sebbene le “gravi irregolarità” in sede concordataria trovino il proprio esito naturale nella procedura di revoca ex art. 173 l.fall.), mentre si escludono a contrario le Società già dichiarate fallite o già ammesse all'amministrazione straordinaria, rispetto alle quali l'apertura della procedura determina la cessazione delle funzioni dell'assemblea, nonché degli organi di amministrazione e di controllo.

Il denunciante, nel presentare il proprio ricorso presso il tribunale ove ha sede la Società del gruppo cui appartengono gli organi interessati, deve dimostrare sia le gravi irregolarità sia le condizioni di applicabilità della norma (cioè i collegamenti tra le imprese), e può essere anche nominato amministratore giudiziario della Società, soprattutto laddove la sua designazione favorisca una più efficiente conduzione delle vicende del gruppo e non sussistano conflitti d'interesse, nemmeno potenziali; correlativamente, la sua revoca da commissario o curatore comporterà altresì la sua decadenza dall'incarico di amministratore giudiziario. Si pone l'interrogativo se il tribunale debba nominare necessariamente il commissario straordinario oppure anche un diverso soggetto: ora, se è vero che la prima alternativa si dimostra più fedele al dato testuale, è tuttavia innegabile che l'adozione della seconda si ottiene il risultato certamente più funzionale di un'unica gestione, non soltanto in presenza di imprese del gruppo insolventi, ma anche di quelle male amministrate. Il commissario straordinario che assume le funzioni di amministratore giudiziario della Società è soggetto ai poteri direttivi e di controllo del tribunale, secondo la stessa disciplina dettata dall'art. 2409 c.c., e può essere dal tribunale medesimo revocato, anche se esclusivamente per fatti ricollegabili alla funzione di amministratore giudiziario.

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