Domanda di ammissione al passivo tempestiva di credito del professionista che ha assistito il debitore nella fase del concordato preventivoinquadramentoFerma la disciplina sul contenuto del ricorso contenuto nell'art. 201 c.c.i.i., la tipologia di credito da insinuare incide, in sede di predisposizione della domanda, sia sulla collocazione del credito (prelazionario o chirografario) sia sulla documentazione probatoria che dovrà supportare la domanda. Nella disciplina delle professioni intellettuali il contratto costituisce la fonte dell'obbligazione per la determinazione del compenso, mentre la tariffa è fonte sussidiaria alla quale si ricorre ai sensi dell'art. 2233 c.c. solo laddove manchi una pattuizione. Pertanto, solo laddove il compenso non sia stato determinato dalle parti, si farà riferimento alle tariffe professionali. Va però precisato che mentre per il conferimento dell'incarico professionale, secondo la giurisprudenza, il negozio di mandato conferito al professionista, in data anteriore alla apertura della procedura, per lo svolgimento di attività di consulenza e, comunque, di attività stragiudiziale, può essere oggetto di prova con tutti i mezzi consentiti dall'ordinamento ed, in particolare, tenuto conto della qualità delle parti, della natura del contratto e di ogni altra circostanza, anche con testimoni; nel caso di accordo sul compenso, osta invece il disposto dell'art. 2233, comma 3, c.c. che prescrive l'utilizzo di quella forma per provare la misura del compenso, stante che diversamente questo deve determinarsi secondo i criteri dalla stessa norma previsti (cfr. Cass. n. 29614/2018). Il credito del professionista ha privilegio generale mobiliare ex art. 2751-bis, n. 2 c.c. con riferimento agli ultimi due anni di prestazione; sul punto la giurisprudenza ha precisato che in caso di plurimi incarichi svolti dal professionista il termine temporale degli “ultimi due anni di prestazione” previsto dall'art. 2751-bis, n. 2, c.c., va riferito al complessivo rapporto professionale, sicché restano fuori dal privilegio i corrispettivi degli incarichi conclusi in data anteriore al biennio precedente la cessazione del complessivo rapporto. A seguito della modifica dell'art. 2751-bis, n. 2 c.c., per effetto dell'art. 1 comma 474 l. n. 205/2017, la Corte cost., sent. n. 1/2020 del 3 gennaio 2020, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 2751-bis, n. 2), c.c., come modificato dall'art. 1, comma 474, l. n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) che ha esteso anche al credito per rivalsa IVA il privilegio generale ivi attribuito al credito per le retribuzioni dei professionisti» (la Corte Costituzionale con sentenza n. 1/2020 ha confermato la legittimità costituzione della norma). Questione dibattuta nel vigore della legge fallimentare è stata quella relativa alla natura prededucibile del credito del professionista che abbia lavorato in funzione della presentazione di domanda di concordato preventivo, laddove la procedura non avesse avuto buon fine perché dichiarata inammissibile. Le Sezioni Unite della Cassazione, con Sentenza n. 42093 del 31 dicembre 2021 hanno risolto il dibattito sorto in giurisprudenza, circa la prededuzione del credito derivante dal compenso per prestazioni professionali dei professionisti che hanno assistito la società debitrice a vario titolo (Attestatore, Advisor, Avvocato), in vista dello svolgimento della procedura di concordato preventivo, poi estinta per rinuncia del debitore o per dichiarazione di inammissibilità. La Suprema Corte ragionando sui concetti di “occasionalità” e “funzionalità” previsti dal disposto normativo ha ancorato la prededuzione a un giudizio ex ante, rimesso al giudice di merito, finalizzato a valutare la circostanza che l'attività professionale svolta dal professionista abbia dato un effettivo e concreto apporto “con inerenza necessaria” alla conservazione o all'incremento dei valori aziendali dell'impresa. Tale questione è stata definitivamente risolta nell'art. 6, lett. c), del c.c.i.i. rubricato “Prededucibilità dei crediti” norma volta al contenimento dei costi delle procedure e quindi delle ipotesi di prededuzione. Di conseguenza fermo restando il grado di privilegio di cui godono i crediti professionali sorti in funzione dell'accordo di ristrutturazione dei debiti e del concordato preventivo, la prededuzione spetta solo nei limiti del 75% dell'ammontare del credito, sempre a condizione, rispettivamente, che l'accordo sia omologato o che la procedura di concordato sia aperta. È infatti unicamente a questa condizione che l'opera del professionista – il cui credito è comunque assistito da un privilegio di grado elevato (art. 2751-bis, n. 2, c.c.) – può ritenersi aver apportato un reale beneficio alla massa dei creditori e che quindi si giustifica un sacrificio delle ragioni degli stessi. FormulaTRIBUNALE DI .... PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE N. .... / .... DI .... Giudice Delegato: Dr. .... Curatore: Dr. .... /Avv. ..... UDIENZA ESAME STATO PASSIVO: .... DOMANDA DI AMMISSIONE ALLO STATO PASSIVO [CREDITO DEL PROFESSIONISTA ATTESTATORE] Dott., .... nato a .... C.F. .... con studio in .... presso cui elegge domicilio; indirizzo PEC .... * * * I. L'INCARICO CONFERITO DALLA SOCIETÀ .... AL DOTT. .... Il Dott. .... svolge la professione di dottore commercialista e revisore legale ed regolarmente iscritto all'Ordine professionale di .... al n. ...., nonché all'albo dei revisori al n. .... Con lettera di incarico professionale del ...., l'istante veniva incaricato dalla .... di procedere alla predisposizione della relazione di attestazione sulla veridicità dei dati aziendali e sulla fattibilità del piano concordatario all. ....). Per la relativa attività veniva concordato un compenso di Euro .... oltre IVA e cassa di previdenza come per legge. II. L'ATTIVITÀ PROFESSIONALE SVOLTA DAL DOTT. .... Poiché in sede di verifica del credito, è onere dell'istante dimostrare le ragioni sottostanti la domanda di credito, e benché nel caso di specie il credito .... trova causa nell'accordo sul compenso intervenuto in data .... (accordo depositato dal legale della Società con il ricorso completo di piano e proposta: il che rende indiscutibile la sua opponibilità alla procedura di liquidazione giudiziale), di seguito si ritiene opportuno descrivere l'attività svolta dal Dott. ..... L'attività dell'istante, dopo lunghi e complessi accertamenti istruttori finalizzati alla attestazione i) sulla veridicità dei dati aziendali e ii) sulla fattibilità del piano, nonché sul miglior soddisfacimento dei creditori derivante dalla continuità di impresa, si concludeva regolarmente con la produzione della relazione di attestazione (all. ....), che veniva depositata dalla debitrice unitamente al ricorso ex art. 40 c.c.i.i. in data .... All'esito degli accertamenti di rito, il Tribunale Fallimentare con provvedimento del .... emesso ai sensi dell'art. 47 c.c.i.i. ha aperto la procedura di concordato preventivo della Società ..... Nonostante l'accordo sottoscritto con la Società prevedesse che entro trenta giorni dal deposito della domanda fosse versato all'istante un acconto del 50% e il saldo a trenta giorni dal decreto di apertura della procedura, la Società .... non ha mai corrisposto alcunché. A seguito invece della mancata approvazione del concordato da parte dei creditori, con conseguente non proseguibilità della procedura, su istanza della stessa Società è stata aperta la liquidazione giudiziale. Con la presente istanza quindi il Dott. .... formula domanda di ammissione al passivo per il credito maturato per compenso professionale ai sensi dell'art. 6 c.c.i.i. e 2751-bis n. 2 c.c. III. SULLA ESISTENZA E QUANTIFICAZIONE DEL CREDITO PROFESSIONALE E SULLA NATURA DI CREDITO PREDEDUCIBILE DI RANGO PRIVILEGIATO Circa la sussistenza del diritto di credito scaturente da prestazione professionale, si evidenzia che: i) l'incarico è stato conferito in data anteriore alla apertura della liquidazione giudiziale e successivamente alla presentazione della domanda di accesso alla procedura di concordato ex art. 40 c.c.i.i. (cfr. all. ....); ii) nessun compenso, né acconto, è stato mai percepito per l'attività svolta dal Dott. .... pur essendo, come sopra anticipato, contrattualmente previsto; iii) l'attività professionale è provata dalla documentazione in allegato alla presente istanza e sopra richiamata, che rende, all'evidenza, fondata la presente istanza di ammissione. Il credito del Dott. .... per complessivi Euro ...., di cui Euro a titolo di .... IVA e Euro a titolo di contributo previdenziale è da considerarsi prededucibile per l'importo di Euro .... (ossia pari al 70% del compenso convenuto) sussistendo i presupposti di fattispecie dell'art. 6 c.c.i.i., con il rango di privilegio generale mobiliare ex art. 2751-bis n. 2 c.c.. Per la restante parte del credito pari a Euro ...., oltre IVA e cassa professionale si chiede l'ammissione quale credito concorsuale assistito dal privilegio generale essendo relativo a compensi professionali ai sensi dell'art. 2751-bis n. 2 c.c. Sulla somma richiesta sono inoltre dovuti gli interessi legali dal .... fino al soddisfo per la parte di credito in prededuzione, in quanto accessori di un credito prededucibile privilegiato il maturare degli interessi non viene interrotto dalla dichiarazione di fallimento ma continua a compiersi ai sensi dell'art. 111-bis l. fall. Tutto ciò premesso e considerato Il Dott. .... chiede di essere ammesso al passivo della liquidazione giudiziale come segue: a) ai sensi e per gli effetti dell'art. 6 c.c.i.i. per l'importo di Euro .... a titolo di onorari, oltre Euro .... per contributo alla cassa professionale al 4% nonché iva nella misura di legge pertanto nella complessiva misura di Euro ...., in via prededucibile ed altresì – ferma la natura prededucibile del credito – in via privilegiata ai sensi dell'art. 2751-bis n. 2 c.c. tutto oltre interessi legali maturati e maturandi sino all'effettivo pagamento; b) Euro .... a titolo di onorari, oltre Euro .... per contributo alla cassa professionale al 4% nonché iva nella misura di legge pertanto nella complessiva misura di Euro .... in via privilegiata ai sensi dell'art. 2751-bis n. 2 c.c. tutto oltre interessi legali maturati e maturandi parimenti in via privilegiata dell'art. 2751-bis n. 2 c. c., sino al deposito del progetto di riparto in cui il credito sarà, anche solo in parte, soddisfatto. Si allegano i seguenti documenti in copia: .... Con riserva di produzione dei relativi originali, in seguito ad eventuale invito in tal senso da parte degli organi della procedura concorsuale. Ai fini del pagamento nell'ambito del riparto, l'istante comunica di seguito i dati del conto corrente su cui il Curatore procederà all'accredito delle somme riconosciute. Si dichiara la propria disponibilità a far parte del comitato dei creditori. (Firma dell'istante) .... commentoIl comma 6 dell'art. 201 c.c.i.i., nel disporre che «Al ricorso sono allegati i documenti dimostrativi del diritto fatto valere», chiarisce al di fuori di ogni possibile dubbio che l'onere della prova della pretesa, per an e quantum, grava rigorosamente ed unicamente in capo all'istante, con la conseguenza per cui, in difetto di suo assolvimento, la domanda dovrà essere respinta. Né l'istante può raggiungere la prova del dedotto attraverso mero richiamo alle presumibili risultanze delle scritture contabili nella disponibilità materiale del curatore: ciò perché quest'ultimo è soggetto terzo rispetto al rapporto negoziale che ha dato luogo alla formazione delle scritture medesime con conseguente irrilevanza probatoria di esse nei suoi confronti, al di là della frequente eventualità secondo cui nemmeno si tratti di contabilità regolarmente tenuta, così risultando perfino inattendibile. La specifica natura del dedotto credito si riflette sulla tipologia dei documenti da allegare alla domanda di ammissione al passivo affinché ne sia raggiunta la prova. Così, per quanto attiene alla prova del credito da prestazione libero-professionistica, deve allegarsi copia del contratto di incarico avente data certa (ad esempio, in quanto asseverata da timbro postale anteriore alla data di dichiarazione di fallimento ovvero dall'avvenuto deposito del documento in sede processuale) laddove il credito azionato si fonda sull'accordo contrattuale; in assenza di contratto scritto o avente data certa, sarà opportuno formulare istanza invocando l'applicazione della tariffa professionale di riferimento; copia della documentazione attestante la prestazione resa. Si ricorda che laddove non vi sia prova del conferimento di incarico per prestazioni di natura stragiudiziale o di consulenza, l'istante può formulare sin dalla istanza mezzi di prova (es. prova per testi) che il giudice può disporre anche in sede di verifica del passivo purché non incompatibili con la celerità della procedura e con esigenze di garanzia del contraddittorio. |