Istanza del curatore al giudice delegato per lo scioglimento di riserva assunta in sede di verifica del passivo ex art. 228 c.c.i.i.

Giuseppina Ivone

Inquadramento

L'art. 228 c.c.i.i. che ripete il contenuto dell'art. 113-bis l.fall., disciplina le modifiche allo stato passivo conseguenti allo scioglimento delle ammissioni al passivo con riserva. Tale norma, introdotta dalla riforma del 2006, regolava la ipotesi in cui verificatosi l'evento che aveva determinato l'accoglimento della domanda con riserva, il giudice delegato, su istanza del curatore o del creditore interessato, modifica lo stato passivo, con decreto disponendo che la domanda deve intendersi accolta definitivamente.

Nulla è detto in relazione all'opposto caso di mancata realizzazione dell'evento durante la procedura concorsuale. Parimenti senza disciplina è rimasto il rimedio impugnatorio, con conseguita discussione in dottrina circa il relativo procedimento da utilizzarsi.

Formula

TRIBUNALE DI ...

ISTANZA PER LO SCIOGLIMENTO DI RISERVA EX ART. 228 c.c.i.i.

PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE N. ...

GIUDICE DELEGATO ...

CURATORE DOTT. ...

Ill.mo Sig. Giudice delegato,

Il sottoscritto curatore

PREMESSO CHE

- in data ... è stato dichiarato esecutivo lo stato passivo;

- il creditore ... è stato ammesso, con riserva, per Euro ... in via ... (chirografaria ovvero prelatizia);

- la ragione della riserva è dipesa da ... (indicare la ragione della riserva);

- è attualmente possibile lo scioglimento della riserva, essendosi verificato l'evento al quale essa era correlata; ciò in quanto ... (descrivere l'evento idoneo a determinare lo scioglimento della riserva);

per quanto esposto

CHIEDE

all'Ill.mo Giudice di voler sciogliere la riserva assunta con decreto in data ... e conseguentemente disporre la definitiva ammissione del credito di ... per Euro ... in via ....

Luogo e data ...

Il creditore ...

(allegare eventuale documentazione richiamata nell'istanza)

COMMENTO

L'art. 228 c.c.i.i. come del resto l'art. 13-bis l.fall. disciplina la sola ipotesi che si sia verificato l'evento che ha determinato l'accoglimento di una domanda con riserva.

La mancata previsione normativa dell'ipotesi di scioglimento di riserva con esito negativo è probabilmente dovuta al fatto che il credito ammesso con riserva, fino allo scioglimento, resta tale e pertanto non ha modo di essere soddisfatto; la conseguenza è però nel senso che il curatore dovrebbe procedere ai corrispondenti accantonamenti nel contesto sia dei riparti parziali (art. 227 c.c.i.i.) sia di quello finale (art. 231 c.c.i.i.).

Per evitare queste incombenze, si potrebbe comunque fare ricorso all'applicazione analogica dell'art. 228 c.c.i.i. anche al caso dell'accertata non verificazione dell'evento con la conseguenza di escludere il credito dal passivo e liberare eventuali accantonamenti in precedenza fatti. Nel caso di credito tributario, trova applicazione la normativa speciale, cui è ispirato l'art. 228 c.c.i.i. (e prima ancora l'art. 113-bis l.fall.) che prevede che il provvedimento del giudice debba essere comunicato al concessionario, che può proporre reclamo.

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