Convenzione di moratoria

Farolfi Alessandro

Inquadramento

La convenzione di moratoria è stata introdotta nel nostro ordinamento dal d.l. n. 83/2015, conv., con modif., dalla l. n. 132/2015, che ha inserito nel corpo della legge fallimentare il nuovo art. 182-octiesl.fall. Di limitata applicazione pratica sino ad oggi, perché superata dal più frequente utilizzo del c.d. concordato in bianco o “prenotativo”, l'istituto potrà forse trovare nuova linfa con l'entrata in vigore del nuovo Codice della crisi e dell'insolvenza, che disciplina la convenzione di moratoria all'art. 62, pur se nel contempo, il Codice sembra agevolare forme di composizione della crisi attraverso la composizione negoziata che, introdotta dal d.l. n. 118/2021, ha preso il composto della composizione assistita avanti agli OCRI, all'interno del Titolo II del Codice, così come disposto dal recentissimo d.lgs. n. 83/2022. Da notare che la convenzione di moratoria può comunque costituire uno degli esiti positivi consentiti proprio dalla fase di composizione negoziata, propiziata dalla nomina di un esperto terzo ed indipendente.

La convenzione di moratoria, come suggerisce il nome, è una forma di regolamentazione contrattuale con la quale l'imprenditore disciplina in via transitoria la propria crisi, concordando con i creditori (di solito i principali) una moratoria, cioè un termine entro il quale gli stessi si asterranno dall'agire esecutivamente, ovvero rinunciano ad atti esecutivi già posti in essere o, più semplicemente, accordano una dilazione nei pagamenti altrimenti dovuti. La convenzione consente di estendere l'efficacia di tali pattuizioni anche ai creditori non aderenti, purché – in modo affine a quanto previsto dall'accordo ad efficacia estesa - tutti i creditori appartenenti alla categoria di interesse siano stati informati dell'avvio delle trattative e messi in grado di parteciparvi in modo effettivo; gli aderenti della stessa categoria rappresentino il 75% della stessa; vi siano prospettive di soddisfacimento non deteriori rispetto all'alternativa liquidatoria; un professionista indipendente abbia attestato la veridicità dei dati aziendali e l'idoneità della convenzione a disciplinare provvisoriamente gli effetti della crisi e la prospettiva di soddisfacimento di cui sopra.

La convenzione non è oggetto di omologazione o di controllo giudiziale preventivo, può tuttavia essere esaminata ex post, in sede di opposizione (che può essere proposta entro 30 gg. dalla comunicazione) da parte del creditore che si veda estendere gli effetti vincolanti della medesima.

L'art. 62 c.c.i.i. non ha subito alcuna modifica da parte del c.d. Correttivo, né da parte del d.lgs. n. 83/2022, mentre il Correttivo ter (d.lgs. n. 136/2024) vi ha portato alcune modifiche puramente terminologiche e una precisazione – peraltro comune a tutti gli istituti – secondo cui le valutazioni comparative con lo scenario liquidatorio vanno ancorate temporalmente al momento della presentazione della domanda (in questo caso, stante la natura stragiudiziale dell'istituto, alla data della convenzione). Da notare, altresì, che il Legislatore ha cercato di rivitalizzare questo istituto, altrimenti di scarso impiego pratico, facendone uno degli sbocchi fisiologici della composizione negoziata (art. 23, comma 1, lett. b) anche se condotta da una impresa sotto-soglia (art. 25-quater).

Formula

CONVENZIONE DI MORATORIA

Con la presente scrittura privata, redatta in ... originali,

TRA

la società ... con sede in ... C.F. ... iscritta al Registro della CCIA di ... al n. ..., in persona del legale rappresentante Sig. ... nato a ... il ... C.F. ..., (di seguito la debitrice)

E

la società ... con sede in ... C.F. ... iscritta al Registro della CCIA di ... al n. ..., in persona del legale rappresentante Sig. ... nato a ... il ... C.F. ...,

la ditta ... in persona del suo titolare sig. ..., con sede in ..., C.F. ..., iscritta al Registro della CCIA di ... al n. ...;

il sig. ..., nato a ..., il ..., residente a ..., Via ..., C.F. ...

... [1] (di seguito i creditori)

PREMESSO CHE

– la debitrice si trova in stato di crisi, come risulta dalla situazione economico-patrimoniale e finanziaria aggiornata alla data del ..., che si allega quale doc. ... e che costituisce la data di riferimento cui sono ancorate le valutazioni del piano aziendale e l'attestazione redatta dal dott. ..., iscritto all'albo dei revisori contabili di ..., che pure si allegano quali docc. ...;

– la debitrice, con assemblea del ..., ha deliberato di autorizzare l'Amministratore e Leg. Rapp. Sig. ... a sottoporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti ed un accordo;

– fra le parti sono intercorse trattative nel corso delle quali la debitrice ha messo a disposizione i propri dati aziendali aggiornati alla data predetta del ... ed illustrato il piano che sta alla base della presente formulazione di accordo;

– alla data del ... i creditori della debitrice risultano così costituiti:

• creditori ipotecari Euro ... [2];

• creditori pignoratizi Euro ... [3];

• creditori privilegiati Euro ... [4];

• creditori chirografari Euro ...;

• Totale Euro ... (il tutto come da elenco dei creditori allegato quale doc. ... ).

– Nel termine necessario alla definitiva formulazione dell'accordo che concordemente si indica in mesi 6 dalla sottoscrizione, i creditori rinunciano ad esigere stragiudizialmente e giudizialmente i propri crediti, come pure ad agire esecutivamente;

– il piano in corso di predisposizione prevede la creazione delle seguenti categorie [5] :

a) fornitori di materie prime titolari di crediti non superiori all'importo di Euro ...;

b) agenti di commercio;

c) saldi passivi di conto corrente privi di garanzie;

tutto ciò premesso e considerato, tra le parti

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

1. Premesse

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.

2. Oggetto dell'accordo e moratoria

I creditori aderenti rinunciano ad esigere stragiudizialmente e giudizialmente i propri crediti, come pure ad agire esecutivamente per un termine di 6 mesi decorrente dalla stipula della presente convenzione.

Il tutto salvo i creditori non aderenti rientranti nelle categorie dianzi indicate: agli stessi, infatti, debitamente avvertiti e messi in grado di partecipare alle trattative con effettività, sarà estesa tale moratoria per la stessa durata temporale. Infatti i non aderenti non superano il 25% di ciascuna categoria di appartenenza.

Alla convenzione è allegata l'attestazione prevista dall'art. 62 CCI.

3. Azioni dei creditori

I creditori, sottoscrivendo la presente convenzione di moratoria, si obbligano a non azionare i propri crediti fino alla data del ... . Analogo effetto si applica ai creditori non aderenti rientranti nelle categorie cui si estende l'efficacia della moratoria accettata da non meno del 75% dei restanti appartenenti a ciascuna categoria.

Decorsa tale data la debitrice, salvo cause di forza maggiore, si impegna a corrispondere gli interessi al tasso del ... % [6] .

4. Spese

Spese ed oneri tutti conseguenti ed inerenti il presente accordo, spese di registrazione comprese, devono intendersi ad esclusivo carico della debitrice, che le assume.

5. Modifiche alla convenzione

Qualsiasi modifica alle disposizioni della presente convenzione, di qualsiasi natura essa sia, sarà valida solo se redatta in forma scritta ed allegata al presente accordo come appendice e con la partecipazione di ...

Luogo e data ...

Allegati:

...

...

La debitrice ...

I creditori ...

1. Ripetere per ciascuno dei creditori aderenti.

2. Specificare per ciascun gravame, data di insorgenza del credito e della garanzia ..., relativo grado ..., bene che è costituito a garanzia ..., l'importo massimo della stessa corrisponde ad Euro ... ed il residuo debito ipotecario ammonta ad Euro ... alla data di riferimento.

3. Indicare data ed oggetto della garanzia reale ..., nonché il debito garantito residuo pari ad Euro ... alla data di riferimento.

4. Specificare, oltre all'importo complessivo del ceto creditorio privilegiato, l'entità ed il grado dei crediti privilegiati. È possibile, per semplicità, indicare nell'accordo l'entità di ciascun grado e rinviare ad un elenco allegato l'individuazione di ciascun creditore, con la misura ed il grado del relativo diritto.

5. La presente indicazione è esemplificativa e deve essere adattata in relazione alla tipologia di indebitamento.

6. Clausola esemplificativa da adattare al caso concreto: può infatti essere previsto un tasso di interesse, spesso rinegoziato, immediato, oppure ancora il rilascio di nuove garanzie. Il vantaggio di questa seconda previsione sta nel fatto che esse, in quanto operazioni compiute in attuazione dell'accordo (ovviamente purché omologato) finiscono per acquisire stabilità rispetto all'azione revocatoria ed irrilevanza sul piano penalistico.

COMMENTO

La convenzione di moratoria viene disciplinata dall'art. 62 c.c.i.i. che, come avvertito, non ha subito alcuna modifica in sede di emanazione del d.lgs. n. 147/2020 (c.d. Correttivo), né da parte del più recente d.lgs. n. 83/2022 di attuazione della Direttiva UE n. 1023/2019, mentre qualche piccolo adeguamento ha ricevuto con il Correttivo-ter.

La convenzione deve essere comunicata unitamente alla relazione del professionista attestatore ai creditori non aderenti i quali, come nel caso dell'accordo di ristrutturazione ad efficacia estesa, hanno trenta giorni per proporre opposizione. In realtà, anche per sgomberare il campo da possibili dubbi terminologici, non si tratta non una opposizione alla omologazione (che infatti non è richiesta per la convenzione di moratoria), ma di un ricorso giudiziale volto ad escludere – con efficacia relativa al solo opponente – l'estensione degli effetti della convenzione medesima. Le opposizioni sono decise in camera di consiglio dal Tribunale, con sentenza reclamabile.

Lo scarso utilizzo dell'istituto è testimoniato, ad oggi, dall'assenza di provvedimenti editi al riguardo. V'è da dire, peraltro, che tale situazione è in parte giustificabile dalla natura stragiudiziale dell'istituto, destinata a venire in evidenza fondamentalmente nell'ipotesi che ad essa segua una iniziativa aggressiva da parte di un creditore estraneo, oppure in caso di successiva liquidazione giudiziale.

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