Riproposizione dell'istanza di concessione delle misure protettiveinquadramentoLe misure protettive richieste a seguito della presentazione dell'istanza di nomina dell'esperto ex art. 17 c.c.i.i. producono immediata efficacia, senza un previo vaglio giurisdizionale, a seguito dell'accettazione da parte dell'esperto del provvedimento di nomina. Tuttavia l'inefficacia delle misure può seguire in una serie di ipotesi nelle quali non vi sia stato un tempestivo controllo ex post delle stesse dal Tribunale, i.s.: a) se entro il giorno successivo alla pubblicazione dell'istanza e dell'accettazione dell'esperto, il debitore non chiede all'autorità giudiziaria la conferma o la modifica delle misure protettive; b) se entro trenta giorni dalla proposizione del ricorso, l'imprenditore non chiede la pubblicazione nel registro delle imprese del numero di ruolo generale del procedimento instaurato; c) se il tribunale non fissa l'udienza per la conferma, modifica o revoca delle misure protettive in contraddittorio entro dieci giorni dal deposito del ricorso. In tali ipotesi, l'istanza può, come è espressamente previsto dall'art. 19 c.c.i.i., essere riproposta. FormulaSEGRETARIO GENERALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO, ARTIGIANATO E .... DI .... [1] ISTANZA DI MISURE PROTETTIVE DEL PATRIMONIO Per la Società ...., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ...., con sede in .... ( ....), via/p.zza .... n. ...., C.F. .... P.I. ....) PREMESSO CHE Con istanza in data .... la scrivente ha richiesto a questa Camera di Commercio la nomina di un esperto ai fini della composizione negoziata della crisi di impresa; con ricorso in data ...., dopo l'accettazione da parte dell'esperto, aveva chiesto la conferma delle misure protettive del patrimonio al Tribunale di .... [2]; tuttavia, con decreto del ...., il Tribunale ha dichiarato l'inefficacia delle misure per tardiva proposizione del predetto ricorso; RICHIEDE NUOVAMENTE l'applicazione delle misure protettive del patrimonio di cui all'art. 18 del c.c.i.i. e la conseguente pubblicazione d'ufficio nel registro delle imprese unitamente all'accettazione dell'esperto [3]; a tal fine la sottoscritta precisa che le iniziative promosse dai creditori a tutela dei propri diritti (o i creditori o le categorie di creditori interessate dalle misure protettive) sono le seguenti [4]: .... Luogo e data .... Firma Avv. .... Per autentica della sottoscrizione .... Firma Avv. .... [1]L'istanza va presentata al Segretario generale della Camera di commercio, industria e artigianato presso la quale è incardinata la procedura di composizione negoziata della crisi. [2]Il Tribunale territorialmente competente deve essere individuato in base alle regole dettate dall'art. 27 c.c.i.i. [3]Le misure protettive, infatti, che pure dovranno essere confermate dal Tribunale, producono effetti automatici dalla pubblicazione nel registro delle imprese, purché l'esperto abbia accettato la nomina. [4]Come si desume dall'art. 18 c.c.i.i. le misure protettive possono risolversi nell'impossibilità per i creditori interessati di acquisire diritti di prelazione se non concordati e di iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari. commentoLe misure protettive richieste a seguito della presentazione dell'istanza di nomina dell'esperto ex art. 17 c.c.i.i. producono immediata efficacia, senza un previo vaglio giurisdizionale, a seguito dell'accettazione da parte dell'esperto del provvedimento di nomina. Tuttavia l'inefficacia delle misure può seguire in una serie di ipotesi nelle quali non si realizzi un tempestivo controllo ex post delle stesse dal tribunale, i.s.: a) se entro il giorno successivo alla pubblicazione dell'istanza e dell'accettazione dell'esperto, il debitore non chiede all'autorità giudiziaria la conferma o la modifica delle misure protettive; b) se entro trenta giorni dalla proposizione del ricorso, l'imprenditore non chiede la pubblicazione nel registro delle imprese del numero di ruolo generale del procedimento instaurato; c) se il tribunale non fissa l'udienza per la conferma, modifica o revoca delle misure protettive in contraddittorio entro dieci giorni dal deposito del ricorso. In particolare, se il ricorso al Tribunale non è tempestivamente proposto viene dichiarata de plano l'inefficacia delle misure protettive con decreto, senza necessità di fissazione dell'udienza. In questa ipotesi, tuttavia, l'istanza può essere riproposta. Parimenti, se entro trenta giorni non è pubblicato sul registro delle imprese il numero di ruolo del procedimento, le misure perdono efficacia e l'istanza stessa è cancellata dal registro delle imprese (cfr., su tali profili, Trib. Trani 23 marzo 2022). Il Tribunale, entro dieci giorni dal deposito del ricorso, fissa, con decreto, l'udienza, da tenersi preferibilmente con sistemi di videoconferenza. Gli effetti protettivi prodotti ai sensi dell'articolo 18, comma 1, cessano se, nel termine di cui al primo periodo, il giudice non provvede alla fissazione dell'udienza, ferma la possibilità di riproposizione dell'istanza. Secondo autorevole dottrina far dipendere l'inefficacia delle misure da una condotta del giudice suscita dubbi di legittimità costituzionale con i principi del giusto processo e, in particolare, con gli artt. 24 e 111 Cost. (Costantino , Note a prima lettura degli artt. 6 e 7 d.l. n. 118 del 2021, in inexecutivis.it). Anche il mancato rispetto del termine per la notifica del ricorso e del decreto, trattandosi di termine perentorio ex art. 669-sexies, comma 2 c.p.c. comporta l'inefficacia delle misure (Costantino, Note a prima lettura degli artt. 6 e 7 d.l. n. 118 del 2021, cit., § 4). In queste ipotesi, è prevista comunque la possibilità di riproporre l'istanza volta all'applicazione delle misure protettive del patrimonio. |