Correttivo Cartabia: gli interventi migliorativi in termini di recupero di efficienza della giustizia civile e razionalizzazione del processo civile
10 Dicembre 2024
Il decreto legislativo 31 ottobre 2024, n. 164, adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge n. 206 del 2021, introduce disposizioni correttive al decreto legislativo n. 149 del 2022, c.d. “riforma Cartabia del processo civile e di coordinamento alla legislazione vigente. Il nuovo intervento correttivo si applica, salvo alcune eccezioni, ai procedimenti introdotti dopo il 28 febbraio 2023. La disciplina correttiva si inserisce nel quadro della riforma del processo civile già realizzata, rispetto alla quale costituisce la messa a punto della fase applicativa, per cui non contiene modifiche di rilievo all'assetto processuale già delineato, ma apporta ulteriori miglioramenti in termini di recupero di efficienza della giustizia civile . L'intervento correttivo rientra nell'ambito degli impegni assunti con il PNRR in relazione alla riforma del processo civile, che hanno guidato la riforma realizzata, al fine di semplificare, velocizzare e razionalizzare il procedimento, in particolare per ridurre i tempi e abbattere l'arretrato dopo la riforma “Cartabia”. Le principali modifiche riguardano: l'adeguamento ulteriore delle norme del processo telematico al codice di rito, semplificando gli adempimenti a carico delle parti e delle cancellerie ; la semplificazione delle notificazioni con posta elettronica certificata, di cui è ampliato l'uso; la revisione della disciplina della verifica preliminare d'ufficio della regolarità del contraddittorio, che chiarisce la successione degli incombenti a carico del giudice nella fase introduttiva del processo (art. 171-bis c.p.c.) ; l'estensione del campo di applicazione sia del rito di cognizione semplificato, che del recupero dei crediti con il decreto ingiuntivo in materia di esecuzione forzata, per consentire la riduzione dei tempi; l'estensione anche ai procedimenti pendenti della possibilità di emettere ordinanze anticipatorie di accoglimento delle domande manifestamente fondate (art. 183-ter c.p.c.) . |