Responsabilità da cose in custodia: profili risarcitori
09 Gennaio 2025
Per il giudice è indubbia la responsabilità contrattuale della società convenuta, per inadempimento dell'obbligo di custodia. Per quanto attiene alla componente del contratto con natura di deposito, l'obbligo di custodia costituisce l'essenza di tale contratto, da adempiersi con la diligenza del buon padre di famiglia. che si concreta nel mantenere la cosa nello stato in cui si trovava quando è sorta l'obbligazione, evitando azioni o fatti esterni che possono determinare la perdita o il deterioramento. L'art. 1768, comma 1 c.c. prescrive che «il depositario deve usare nella custodia la diligenza del buon padre di famiglia». Per quanto attiene alla componente del contratto con natura del contratto d'opera, se il prestatore d'opera, conviene con il committente di prendere in consegna il bene per l'esecuzione della prestazione principale su di esso, assume anche l'obbligo accessorio di custodirlo fino alla riconsegna, obbligo che sussiste anche in ipotesi di deposito a titolo gratuito o di cortesia (cfr. Cass. civ., sez. III, 6 maggio 2010, n. 10956 proprio in ipotesi di affidamento di un'autovettura ad una officina per la riparazione). Nel caso di specie risulta anche il motoveicolo venne condotto presso l'officina convenuta con la carrozzeria in perfette condizioni ma all'alto del ritiro, la carrozzeria presentava diversi danni, che ne rendevano necessaria l'intera sostituzione. La responsabilità attribuita alla società convenuta discende dall' inadempimento ex art. 1218 c.c. dell'obbligo di custodia del veicolo depositato presso l'officina ex artt. 1176, art.1177 e art. 1768 c.c. Il giudice dichiarava pertanto la responsabilità della società convenuta condannandola al risarcimento di tutti i danni. |