Decreto ministeriale - 26/02/2015 - n. 32 art. 15 - Mancato funzionamento dei servizi informatici del dominio giustizia

Rinaldo D'Alonzo

Mancato funzionamento dei servizi informatici del dominio giustizia

Art. 15

1. Il responsabile per i sistemi informativi automatizzati del ministero comunica preventivamente ai gestori della vendita telematica i casi programmati di mancato funzionamento dei sistemi informativi del dominio giustizia. I gestori ne danno notizia agli interessati mediante avviso pubblicato sui propri siti internet e richiedono di pubblicare un analogo avviso ai soggetti che gestiscono i siti internet ove e' eseguita la pubblicita' di cui all'articolo 490 del codice di procedura civile. Nei casi di cui al presente comma le offerte sono formulate a mezzo telefax al recapito dell'ufficio giudiziario presso il quale e' iscritta la procedura, indicato negli avvisi di cui al periodo precedente. Non prima del giorno precedente l'inizio delle operazioni di vendita il gestore ritira le offerte formulate a norma del presente comma dall'ufficio giudiziario.

2. Nei casi di mancato funzionamento dei sistemi informativi del dominio giustizia non programmati o non comunicati a norma del comma 1, l'offerta si intende depositata nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione da parte del gestore di posta elettronica certificata del mittente. Il gestore e' tenuto a permettere la partecipazione alle operazioni di vendita dell'offerente che documenta la tempestiva presentazione dell'offerta a norma del periodo precedente.

Inquadramento

Le disfunzioni dei sistemi informatici che governano la vendita telematica possono ascriversi a tre categorie:

1) Disfunzioni del dominio giustizia;

2) Disfunzioni imputabili al delegato/curatore;

3) Disfunzioni imputabili all'offerente.

L'art. 15 del regolamento disciplina le conseguenze del mancato funzionamento dei servizi informatici del dominio giustizia, distinguendo le interruzioni programmate (comma 1) da quelle impreviste (comma 2).

Non regola, invece, né l'ipotesi di disfunzioni imputabili al delegato/curatore, né il caso di disfunzioni che interessano il singolo offerente (D'Alonzo, 175).

L'interruzione programmata del servizio viene comunicata ai gestori della vendita telematica, i quali a loro volta ne danno comunicazione agli interessati con avviso pubblicato sui propri siti e su quelli ove è eseguita la pubblicità di cui all'art. 490 c.p.c.

La norma prevede che in questa ipotesi le offerte saranno depositate a mezzo fax presso il tribunale, ad un recapito indicato nell'avviso di vendita. Si tratta di una modalità che tuttavia non può essere condivisa poiché impedirebbe il rispetto del requisito della segretezza dell'offerta, con la conseguenza che in caso di malfunzionamento non potrà che farsi ricorso ai tradizionali sistemi di presentazione dell'offerta.

Nei casi di mancato funzionamento dei sistemi informativi del dominio giustizia non programmati l'offerta si intende depositata nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione da parte del Gestore di posta elettronica certificata del mittente. In questo caso tuttavia l'offerente deve documentare la tempestività del deposito dell'offerta mediante l'invio di siffatta ricevuta. La norma prevede che nel caso di malfunzionamenti non programmati il Gestore della vendita sia tenuto a permettere la partecipazione dell'offerente che documenta la tempestiva presentazione dell'offerta a norma del periodo precedente. Non è chiaro come mai la norma riservi l'ammissione al Gestore, piuttosto che al Giudice (ed in prima battura al professionista delegato); probabilmente si è inteso dire che la piattaforma del Gestore deve considerare tempestiva l'offerta, sennonché questo presuppone la possibilità, per il Gestore, di vedere la ricevuta di accettazione da parte del Gestore di posta elettronica certificata del mittente.

La norma non regola le conseguenze relative ai problemi di connessione dell'offerente. In questo caso è da ritenersi che, ragionando in applicazione dei principi generali, il soggetto che non è in grado di connettersi resterà escluso dalla gara, allo stesso modo in cui, nel sistema tradizionale, resta escluso colui che non è in grado di raggiungere, all'ora prestabilita nell'avviso di vendita, il luogo di svolgimento della stessa, o il luogo di presentazione delle offerte di acquisto.

Parimenti, non disciplina il caso dei problemi di linea che potrebbe avere il delegato al momento di svolgimento della gara. A questo proposito è bene, in primo luogo, che il professionista delegato disponga di una linea «di emergenza». In ogni caso, ove fosse impossibile svolgere la vendita, non resterà che darne comunicazione agli offerenti e riconvocare gli stessi in un diverso giorno ed ora.

Bibliografia

Acone, Le novità in materia di pignoramento mobiliare, in Aa.Vv., Il processo civile di riforma in riforma, Milano, 2006; Astuni, La vendita senza incanto in De Marchi (a cura di), ll nuovo rito civile. III Le esecuzioni, Milano, 2006; Bongiorno, Espropriazione mobiliare presso il debitore, in Dig. civ., VIII, Torino, 1992; Crivelli, Il Portale delle vendite pubbliche e le vendite forzate telematiche nelle procedure concorsuali, in Fall., 2018, 4, 401; Crivelli, La disciplina dell'offerta e dell'istanza di assegnazione nell'era della telematica, in Inexecutivis.it, dicembre 2017; D'Alonzo, Esecuzioni forzate: criticità e prospettive delle vendite immobiliari telematiche in Norme&Tributi Plus, 2 aprile 2021;D'Alonzo, Il Portale delle vendite pubbliche, la vendita telematica e le (inevitabili) lacune del neonato sistema, in Rass. esecuz. forzata, 1, 2019, 133; D'Alonzo, Manuale del professionista delegato nelle esecuzioni immobiliari, Bari, 2019; D'Alonzo, L'espropriazione di partecipazioni societarie, in Cardino, Romeo (a cura di) Processo di esecuzione, Milano, 2018; D'Alonzo, Il Portale delle vendite pubbliche e le specifiche tecniche di pubblicazione. Profili critici e tematiche operative del nuovo testo degli artt. 490,631-bis c.p.c., e 161-quater disp. att. c.p.c., in Inexecutivis.it, marzo 2018; D'Alonzo, Il Portale delle vendite pubbliche, la vendita telematica e le lacune del neonato sistema in Inexecutivis.it, maggio 2018; De Simone, Vademecum per la presentazione dell'offerta d'acquisto con modalità telematica, in Inexecutivis.it, marzo 2018; Fabiani, La vendita forzata telematica, Padova, 2018; Fanticini, Le opposizioni nella vendita telematica, in Inexecutivis.it, marzo 2018; Farina, L'ennesima espropriazione immobiliare «efficiente» (ovvero accelerata, conveniente, rateizzata e cameralizzata), in Riv. dir. proc., 2016, 140; Farina, Il nuovo regime della vendita e dell'assegnazione nell'espropriazione mobiliare, in Riv. esecuz. forzata, 2007, 236; Gasperini, Pignoramento e sequestro di partecipazioni sociali, Torino, 2007; Iannicelli, Pubblicità sul Portale delle vendite pubbliche ed estinzione del processo esecutivo, Riv. dir. proc., 2016, 6, 1599; Lodolini, La chiusura anticipata della procedura per infruttuosità e l'estinzione per mancato espletamento della pubblicità sul Portale delle vendite pubbliche, in Riv. esecuz. forzata, 2016, 2, 254; Montanaro, L'estinzione della procedura esecutiva ai sensi dell'art. 631-bis c.p.c. in Riv. esecuz. forzata, 2018, 4, 712; Romano, subart. 532 c.p.c., Codice di procedura civile commentato, a cura di Consolo, Luiso, Milano, 2010; Saletti, in Saletti, Vanz, Vincre (a cura di), Le nuove riforme dell'esecuzione forzata, Torino, 2016; Satta, Commentario al codice di procedura civile, III, Milano, 1965; Soldi, Manuale dell'esecuzione forzata, Padova, 2019; Tedoldi, Vendita e assegnazione forzata, in Dig. civ., XIX, Torino, 2000.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario