Regio Decreto Legge - 15/03/1927 - n. 436 art. 8Art. 8. Se il venditore non intenda chiedere la vendita coattiva a tenore dell'articolo precedente, può domandare il sequestro dell'autoveicolo gravato da Privilegio, secondo le modalità indicate nel precedente articolo, notificando, nel termine di giorni 10 dall'avvenuto sequestro, al debitore citazione per comparire dinanzi all'autorità competente, per la risoluzione del contratto. Sia nel caso della vendita coattiva dell'autoveicolo, sia in quello di risoluzione del contratto, il creditore può inoltre domandare il risarcimento dei danni. Egli può essere autorizzato a ritenere le somme già riscosse, a titolo di cauzione per il deprezzamento dell'autoveicolo e per il risarcimento dei danni, fino a che questi non siano liquidati, salvo conguaglio, a liquidazione avvenuta. InquadramentoL'art. 8 del r.d.l. n. 436/1927, fornisce al creditore munito di privilegio automobilistico uno strumento diverso da quello dell'istanza di sequestro da convertire in ordine di vendita. In realtà questo strumento è la scelta di optare per la via ordinaria del giudizio di cognizione, da intraprendersi con ordinario atto di citazione. Lo scopo perseguito è di ottenere la risoluzione del contratto, con quanto ne consegue: condanna al risarcimento del danno; ritenzione delle somme già riscosse a titolo di cauzione per ogni indennizzo dovuto. Anche in questo caso, tuttavia, la specialità dei rimedi concessi dal detto r.d.l. emerge dalla normativa. Preliminarmente alla notifica della citazione viene chiesto il sequestro. Il provvedimento ha per presupposto il mero inadempimento degli obblighi assunti dall'acquirente dell'autoveicolo, senza necessità della sussistenza di altre condizioni. Il provvedimento ha certamente natura cautelare, nel senso che è finalizzato a conservare la disponibilità del bene per i fini della procedura. Ma la disciplina che riguarda tale cautela è poi quella dettata dall'articolo che precede. BibliografiaAA.VV. Rassegna dell'esecuzione forzata, Napoli, 2022; Arieta, De Santis, Trattato di diritto processuale civile, II, 2, Padova, 2007, 842; Bartolini, La riforma dell'esecuzione forzata, Piacenza, 2022; Bonsignori, L'esecuzione forzata, Torino 1996, 193; Bucolo, Il processo esecutivo ordinario, Milano 1994, 549 ss.; Campeis, De Pauli, Le esecuzioni civili, Padova, 2007; Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano 2013, 383; Comoglio, L'individuazione dei beni da pignorare, in Riv. dir. proc., 1992, 83 ss.; Corsaro, Le esecuzioni forzate nel c.p.c., Milano 2006, 189; Crescenzi, Il pignoramento mobiliare presso il debitore, in Aa.Vv., Il pignoramento nel suo aspetto pratico, Milano, 2020, 273 ss.; Cucchi, I processi speciali di esecuzione, Padova, 2000; De Carolis, L'esecuzione forzata, Milano, 2024; La China, L'esecuzione forzata e le disposizioni generali del c.p.c., Milano 1970; Luiso, Diritto processuale civile, III, Milano, 2009, 70 ss.; Mandrioli, Carratta, Diritto processuale civile, vol. 4, Torino, 2022; Orengo, L'esecuzione forzata speciale sugli autoveicoli iscritti al P.R.A., Milano, 1961; Satta, La ricerca delle cose da pignorare, Riv. trim. dir. proc., 1965, 150 ss.; Ruisi, A. Palermo, C. Palermo, I privilegi, Torino, 1980, 324 ss.; Soldi, Manuale dell'esecuzione forzata, Padova, 2022; Tedoldi, Esecuzione forzata, Milano, 2023; Torroni, La vendita a rate con patto di riservato dominio. Alla riscoperta di un istituto antico ma sorprendentemente efficiente, Riv. not., 2019, 3, 637; Tridico, Autoveicoli, in Dig. disc. priv., Sez. civ., I, Torino, 1998, 529 ss;Vullo, Codice dell'esecuzione forzata, Piacenza 2012, 259 ss. 817 ss. |