Codice Civile art. 2785 - Rinvio a leggi speciali.

Rosaria Giordano

Rinvio a leggi speciali.

[I]. Le disposizioni del presente capo non derogano alle leggi speciali concernenti casi e forme particolari di costituzione di pegno, né a quelle concernenti gli istituti autorizzati a fare prestiti sopra pegni (1).

(1) Sulla costituzione del pegno su prodotti agricoli v. l. 24 luglio 1985, n. 401 e l. 27 marzo 2001, n. 122.

Inquadramento

La norma in commento stabilisce il principio per il quale la disciplina dettata per il pegno dal codice civile non deroga alle previsioni di leggi speciali concernenti forme e casi particolari di costituzione di pegno, né a quelle concernenti gli istituti autorizzati a fare prestiti su pegno.

Leggi speciali più rilevanti

Tra le forme di pegno che hanno trovato specifica regolamentazione occorre considerare il cd. pegno mobiliare non possessorio, disciplinato dall'art. 1 del d.l. n. 59/2016, conv. in l. n. 118/2016, che ha introdotto, rispetto alla generalità dei crediti contratti per l'esercizio dell'impresa, l'istituto del pegno mobiliare cd. non possessorio, che si caratterizza quale garanzia particolarmente duttile, ai fini della costituzione della quale il contratto, avente forma scritta ad substantiam, sostituisce la consegna della cosa. In altri termini, l'imprenditore in difficoltà può continuare ad utilizzare i beni posti in garanzia e, se non è diversamente previsto nell'atto costitutivo della stessa, può anche modificarne l'oggetto, sino a sostituire, nell'ipotesi di vendita, il bene con la somma di denaro ricavata dalla alienazione del medesimo. Quale «compensazione» correlata agli indubbi vantaggi che queste modalità di costituzione della garanzia presentano per il debitore, il creditore beneficia, a propria volta, della possibilità di concordare con il debitore modalità di escussione della garanzia più efficaci rispetto a quelle tradizionali (sino a potersi appropriare, nell'ipotesi di inadempimento, del bene oggetto della garanzia, con le conseguenti problematiche circa la compatibilità con il c.d. divieto di patto commissorio espresso dall'art. 2944 c.c.

Il nostro sistema conosceva già alcune ipotesi di pegno senza spossessamento, correlate alle peculiarità dei beni oggetto della garanzia: a riguardo, l'esempio «classico» è quello della l. n. 401/1985, in tema di costituzione di pegno sui prosciutti a denominazione di origine tutelata. In particolare, considerata l'inapplicabilità dello spossessamento ai prosciutti (che il creditore pignoratizio, normalmente una banca, avrebbe difficoltà a conservare), il legislatore ha previsto la possibilità di costituire il pegno mediante apposizione di uno speciale contrassegno indelebile e contestuale annotazione su appositi registri.

Inoltre, il d.lgs. n. 70/2004, in attuazione della Direttiva 47/2002/CE in tema di contratti di garanzia finanziaria, che ha previsto espressamente, senza distinguere tra garanzie reali (pegno regolare) e trasferimenti della proprietà con funzione di garanzia (pegno irregolare), che «agli effetti di cui all'art. 67 della l.fall. (...) la prestazione della garanzia in conformità ad una clausola di sostituzione non comporta costituzione di una nuova garanzia e si considera effettuata alla data della prestazione della garanzia originaria». In sostanza, nell'ipotesi di pegno su strumenti finanziari se l'oggetto viene sostituito (pegno cd. rotativo) gli effetti della garanzia sono retroattivi.

In materia va ricordato anche l'art. 87, d.lgs. n. 58/1998 (sostituito dal d.lgs. n. 27/2010 e da ultimo modificato da d.lgs. n. 176/2016), e gli artt. 4 ss., d.P.R. n. 398/2003 (che hanno sostituito gli artt. 28 ss., d.lgs. n. 213/1998) e gli artt. 26 e 27, deliberazione Consob 15 settembre 1998, questi ultimi, in particolare, concernono i vincoli sugli strumenti finanziari ed hanno determinato il definitivo sganciamento del momento costitutivo del pegno da quello della consegna del bene dato in garanzia, mediante un sistema di iscrizioni su appositi registri (ricorrono nelle ricordate ipotesi le figure del c.d. pegno rotativo e del c.d. pegno fluttuante).

Applicazioni giurisprudenziali

In tema di pegno e pignoramento di azioni sociali, la disciplina speciale dettata dall'art. 3 del r.d. n. 239/1942 prevale su quella generale di cui all'art. 2786 c.c., con la conseguenza che per la costituzione del vincolo e per la sua opponibilità a terzi non è sufficiente lo spossessamento del titolo accompagnato da una scrittura avente data certa, ma è necessaria la doppia annotazione sul titolo e nel libro soci (Cass. I, n. 1588/2017, in Ilsocietario, con nota di Ticozzi).

Bibliografia

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