Disp. Att. Trans. Codice Procedura Civile - 18/12/1941 - n. 1368 art. 161 bis - Rinvio della vendita dopo la prestazione della cauzione (1).

Giorgia Viola

Rinvio della vendita dopo la prestazione della cauzione (1).

[I]. Il rinvio della vendita può essere disposto solo con il consenso dei creditori e degli offerenti che abbiano prestato cauzione ai sensi degli articoli 571 e 580 del codice.

(1) Articolo inserito dall'art. 2 3-ter lett. a-bis d.l. 14 marzo 2005, n. 35, conv. con modif., in l. 14 maggio 2005, n. 80, come modificato dall'art. 1 5 lett. a) l. 28 dicembre 2005, n. 263, con effetto dal 1° marzo 2006, ai sensi dell'art. 23-sexies d.l. n. 35, cit., introdotto dall'art. 16 l. n. 263, cit., e da ultimo modificato dall'art. 39-quater 1 d.l. 30 dicembre 2005, n. 273, in sede di conversione. Ai sensi del medesimo art. 23-sexies d.l. n. 35, cit., le modifiche apportate agli artt. 161-bis, 169-bis, 169-ter, 173, 173-bis, 173-ter, 173-quater, 173-quinquies, 179-bis, 179-ter e 181 si applicano anche alle procedure esecutive pendenti al 1° marzo 2006; quando tuttavia è già stata ordinata la vendita, la stessa ha luogo con l'osservanza delle norme precedentemente in vigore; l'intervento dei creditori non muniti di titolo esecutivo conserva efficacia se avvenuto prima del 1° marzo 2006.

Inquadramento

La norma in commento, introdotta dalla legge di riforma n. 263/2005, nasce dall'esigenza di contrastare la prassi consolidata nel tempo di rinviare l'asta su richiesta dei creditori poco prima dello svolgimento dell'incanto e risponde all'esigenza di garantire la serietà della vendita e l'affidabilità del sistema delle vendite giudiziarie.

La disposizione va letta in coordinamento con l'art. 624-bis c.p.c., per cui i creditori e il debitore possono accordarsi per la sospensione della procedura con istanza da depositarsi nel termine di venti giorni prima della scadenza del deposito delle offerte.

Decorso questo termine sull'eventuale richiesta di rinvio formulata dai creditori, il Giudice dell'esecuzione (ovvero il professionista delegato) decide all'udienza fissata per l'esame delle offerte (o per l'incanto) dopo aver verificato se sono state depositate offerte regolarmente cauzionate e acquisito, in tal caso, il consenso degli offerenti.

Sulla concessione del rinvio solo dopo l'apertura delle buste, Trib. Torre Annunziata 22 ottobre 2024, che, nel pronunziarsi sulla istanza depositata dal debitore volta ad ottenere il rinvio della vendita ex art. 161-bis disp. att. c.p.c., ha stabilito che, ove ne sussistano i presupposti, il rinvio può essere disposto solo dal delegato alla vendita, dopo l'apertura delle buste, perché solo in quel momento è possibile conoscere l'identità degli offerenti e si può verificare se essi abbiano prestato o meno cauzione.

Sulla riqualificazione dell'istanza ex art. 624-bis c.p.c. depositata fuori termine come consenso del creditore al differimento dell'asta, Trib. Napoli Nord 18 gennaio 2024, che, rilevando che «la qualificazione della istanza del creditore ex art. 624-bis c.p.c. porterebbe alla relativa declaratoria di inammissibilità e ... che può farsi applicazione dell'art. 161-bis disp. att. c.p.c., che consente il differimento della vendita «con il consenso del creditore e degli offerenti» ha rimesso l'istanza al professionista delegato, invitando lo stesso a relazionare all'esito della data fissata per le operazioni di vendita.

Consenso dell'offerente

Il legislatore riconosce all'offerente una posizione qualificata, attribuendogli una sorta di diritto allo svolgimento delle operazioni di vendita (in questo senso, Soldi, Manuale dell'esecuzione forzata), cosicché non può più accadere che, per accordo tra le parti, i partecipanti si vedano restituire le cauzioni senza alcuna possibilità di interloquire con gli organi della procedura.

In seguito alla regolare prestazione della cauzione, la procedura, quindi,sfugge alla totale disponibilità delle parti a fronte dell'ingresso, nella fase di liquidazione, della posizione soggettiva, giuridicamente rilevante, dell'interessato all'acquisto (in questo senso, Ferraiuolo, 2006)

Il consenso deve essere manifestato da tutte le parti interessate, per cui è inammissibile il rinvio della vendita su istanza solo di alcune di esse anche solo per acquisire il parere delle altre.

Il consenso deve essere espresso e mai presunto.

Sulla natura della fattispecie in commento, Trib. Verona 6 aprile 2013 secondo cui la predetta disciplina un accordo processuale avente ad oggetto il rinvio della vendita che coinvolge anche parti estranee al processo da individuarsi in coloro che, avendo presentato una valida irrevocabile offerta di acquisto del bene staggito, abbiano acquisito una posizione differenziata dagli altri consociati collegata al regolare ed effettivo svolgimento del procedimento di vendita.

Rinvio delle operazioni

La richiesta di rinvio è finalizzata ad ottenere uno spostamento limitato nel tempo del momento della deliberazione, per cui nella vendita senza incanto gli offerenti non possono revocare l'offerta (salvo che il rinvio non superi il termine di 120 giorni) né chiedere la restituzione della cauzione.

Sulla inammissibilità dell'istanza di sospensione ex art. 624-bis c.p.c. in ipotesi di rinvio della vendita ex art. 161-bis disp. att. c.p.c., Trib. Verona 6 aprile 2013 secondo cui, non potendosi interpretare la parola «rinvio» come «rinnovo», atteso che l'esigenza di tutelare l'affidamento degli offerenti impone di interpretare la disposizione come riferita ad un semplice differimento azioni di vendita e, in particolare di quelle relative alla delibazione delle offerte e all'eventuale gara tra gli offerenti che si svolge davanti al professionista delegato.

Bibliografia

Soldi, Manuale dell'esecuzione forzata; Ferraiuolo, Le Aste Immobiliari, Rimini, 2006.

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