Lavoratore in malattia: la fruizione delle ferie non godute sospende il periodo di comporto

La Redazione
27 Gennaio 2025

Il lavoratore in malattia ha diritto alle ferie maturate ma non godute al fine di interrompere il calcolo del periodo di comporto. Il datore di lavoro, tuttavia, non è obbligato ad accettare la richiesta per motivi organizzativi validi che la ostacolano.

La Suprema Corte, con la pronuncia in commento, ha sottolineato che il lavoratore in malattia ha diritto alle ferie maturate ma non godute al fine di interrompere il calcolo del periodo di comporto: non c'è, infatti, un’assoluta incompatibilità tra malattia e ferie.

Il lavoratore può richiedere le ferie, ma il datore di lavoro, in un’ottica di bilanciamento degli interessi contrapposti, non è obbligato ad accettare la richiesta se ci sono motivi organizzativi validi che la ostacolano.

Nel caso di specie, veniva proposto ricorso per cassazione avverso la decisione dei giudici di merito che avevano dichiarato l’illegittimità e non la nullità del licenziamento del lavoratore per omessa pronuncia sulla precedente domanda di ferie.

Il motivo del ricorso con cui si evidenziava la necessità di una tutela reale piena è stato ritenuto non fondato. Per i Giudici, infatti, la Corte territoriale aveva correttamente valutato il complessivo comportamento delle parti secondo la sequenza istanza di ferie – revoca dell’istanza di ferie (per l’invio di un certificato medico) e stante l’assenza di un nuovo mutamento del titolo in senso contrario (da malattia a ferie), il periodo di comporto risultava in effetti superato.

La Corte di Cassazione, richiamando la giurisprudenza di legittimità in materia, ha, pertanto, respinto il ricorso del lavoratore assente per malattia.

Fonte: (Diritto e Giustizia)

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