Il decreto ingiuntivo per regresso da escussione di fideiussione non rientra nei casi sottoposti a mediazione obbligatoria

La Redazione
03 Febbraio 2025

La Cassazione chiarisce che l’azione di regresso del garante a seguito di escussione della polizza fideiussoria, a garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti da contratto di appalto, non rientra tra quelle in materia di «contratti assicurativi, bancari e finanziari», sottoposte a mediazione obbligatoria

Una compagnia di assicurazione chiedeva e otteneva dal Tribunale un decreto ingiuntivo nei confronti della società di costruzioni Alfa srl per un importo di oltre 44 mila euro che la compagnia aveva versato, stante l'inadempimento dell'obbligato principale (Alfa srl), a seguito di escussione di polizza fideiussoria rilasciata a favore della Regione Marche a garanzia dell'adempimento di obblighi assunti in relazione ad un contratto di appalto. La società Alfa srl si opponeva al decreto, ma il giudice adito, concessa la provvisoria esecutività del decreto, all'esito del deposito, da parte dell'opponente, di note scritte con le quali si evidenziava la pendenza presso l'Organismo di Conciliazione dell'Ordine degli Avvocati di Milano della procedura di mediazione da essa stessa introdotta, respingeva l'opposizione. La soccombente appellava la decisione, ma la Corte d'appello respingeva il gravame, disattendendo l'eccezione di improcedibilità dell'azione monitoria per mancato espletamento della mediazione obbligatoria ai sensi dell'art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28/2010, sul rilievo che essa avrebbe dovuto essere sollevata, a pena di decadenza, o rilevata dal giudice di primo grado non oltre la prima udienza, mentre nel caso di specie non era stata tempestivamente formulata dalla parte opponente, né rilevata d'ufficio dal primo giudice. La società Alfa srl proponeva allora ricorso per cassazione, lamentando la violazione e/o falsa applicazione dell'art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28/2010, in riferimento all'art. 360, comma 1, n. 3, c.p.c., per non essersi la Corte d'Appello uniformata alla pronuncia delle Sezioni Unite Cass. civ., sez. un., 18 settembre 2020, n. 19596: asseriva Alfa srl, infatti, di aver formulato per la prima volta, con memoria di replica, l'eccezione di improcedibilità dell'azione spiegata dall'odierna controricorrente, in ragione del fatto che era stato quello il primo atto prodotto dopo la emissione della sentenza delle Sezioni Unite sopra indicata, che aveva chiarito su chi incombeva l'onere dell'introduzione del giudizio di mediazione nel procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo; ribadiva, inoltre, che la parte opposta non avesse mai introdotto la procedura di mediazione.

La Cassazione ha rigettato il motivo in quanto infondato, in quanto la sentenza Cass. civ., sez. un., 18 settembre 2020, n. 19596 ha affermato il principio di diritto indicato dalla ricorrente per le controversie soggette a mediazione obbligatoria, che non ricorre nel caso de quo, in cui si discute di azione di regresso del garante a seguito di escussione della polizza fideiussoria emessa dall'odierna controricorrente a favore della Regione Marche, a garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti da contratto di appalto. La controversia in esame non rientra, infatti, tra quelle in materia di «contratti assicurativi, bancari e finanziari», per le quali l'art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28/2010 prevede l'obbligo di esperire, a pena di improcedibilità della domanda, il procedimento di mediazione. Difatti, la polizza fideiussoria non ha natura assicurativa, ma funzione di garanzia e, a prescindere se vada qualificata come fideiussione o garanzia autonoma, si tratta comunque di contratto che esula dall'ambito di operatività del citato art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28/2010.

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