Ricorso per inadempienze o violazioni ex art. 473-bis.39 c.p.c.InquadramentoLa formula ha ad oggetto richiesta di provvedimenti in caso di inadempienze o violazioni. L'art. 473-bis.39 c.p.c. sostituisce (con modificazioni) il precedente istituto processuale racchiuso nell'art. 709-ter c.p.c. Le norme di procedura applicabili sono contenute nel libro II, titolo VI-bis del c.p.c. («Norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie», c.d. pPMF), in particolare, nel Capo III, Sezione II (dei procedimenti di separazione, di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, di scioglimento dell'unione civile e di regolamentazione dell'esercizio della responsabilità genitoriale, nonché di modifica delle relative condizioni). Queste disposizioni hanno effetto dalla data del 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti (art. 35 del d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380 della l. n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023). FormulaTRIBUNALE DI ... RICORSO EX ART. 473-BIS.39 C.P.C. RICORSO PER PROVVEDIMENTI IN CASO DI INADEMPIENZE O VIOLAZIONI [1] PARTE ATTRICE Nome: ... Cognome: ... Luogo e data di nascita: Cittadinanza: ... Residenza (o domicilio/dimora): ... Codice fiscale: ... con l'Avv. ... (nome, cognome, codice fiscale) Giusta procura alle liti ... CONTRO PARTE CONVENUTA Nome: ... Cognome: ... Luogo e data di nascita: ... Cittadinanza: ... Residenza (o domicilio/dimora): ... Codice fiscale: ... con l'Avv. ... (nome, cognome, codice fiscale) Giusta procura alle liti ... con i seguenti figli: con i seguenti figli: ... (nome, cognome, data di nascita, residenza, C.F.) PREMESSA Le parti hanno contratto matrimonio con rito Civile/Concordatario, in data ..., nel Comune di ..., con atto iscritto/trascritto nei registri dello Stato Civile del Comune di ... al n. ..., anno ..., reg ..., parte ..., serie .... I coniugi hanno optato per il regime patrimoniale della comunione legale/separazione dei beni. Dal matrimonio sono nati i seguenti figli .... La famiglia ha fissato la residenza anagrafica in ..., nell'immobile di proprietà di .... Il ricorrente svolge la professione di La parte resistente svolge la professione di .... Tra le parti è intervenuta separazione/divorzio, giusta .... Con il provvedimento di separazione/divorzio sono state stabilite le seguenti condizioni in merito all'esercizio della responsabilità genitoriale e alle modalità dell'affidamento. Le suddette condizioni non sono rispettate dalla parte convenuta e le inadempienze hanno reso necessario l'odierno ricorso. In particolare, parte convenuta ha posti in essere: – le seguenti gravi inadempienze/– i seguenti atti che arrecano pregiudizio al minore/– i seguenti atti che ostacolano il corretto svolgimento delle modalità dell'affidamento. A) INDICARE l'esistenza di altri procedimenti aventi a oggetto, in tutto o in parte, le medesime domande o domande ad esse connesse. B) ALLEGARE copia di eventuali provvedimenti, anche provvisori, già adottati in tali procedimenti). Si osserva, al riguardo, quanto segue ... P.Q.M. Parte ricorrente che al Tribunale di voler fissare l'udienza, convocare le parti per l'accoglimento delle seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Onorevole Tribunale adito, disattesa ogni contraria istanza, (indicare il provvedimento richiesto e specificarne il contenuto) 1) ammonire il genitore inadempiente; 2) disporre il risarcimento dei danni, nei confronti del minore; 3) disporre il risarcimento dei danni, nei confronti della parte ricorrente; 4) condannare il genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, da un minimo di 75 Euro a un massimo di 5.000 Euro a favore della Cassa delle ammende. Condannare la parte resistente alle spese del processo, da liquidare come da nota spese. Allegati: Certificati anagrafici e di residenza Certificato di matrimonio Certificato di stato di famiglia Certificato di nascita del minore Documenti utili per la decisione EVENTUALE: in caso di domanda di contributo economico a) le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni; b) la documentazione attestante la titolarità di diritti reali su beni immobili e beni mobili registrati, nonché di quote sociali; c) gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari relativi agli ultimi tre anni. Luogo e data ... Ricorrente ... Firma Avv. ... 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. COMMENTOL‘art. 473-bis.39 c.p.c. sostituisce il previgente art. 709-ter c.p.c., abrogato. La relazione illustrativa parla, invero, di “restyling delle regole processuali dell'art. 709-ter c.p.c.”. La nuova disciplina prevede che, in caso di gravi inadempienze, anche di natura economica, o di atti che arrechino pregiudizio al minore od ostacolino il corretto svolgimento delle modalità dell'affidamento e dell'esercizio della responsabilità genitoriale, il giudice può d'ufficio modificare i provvedimenti in vigore e può, anche congiuntamente: a) ammonire il genitore inadempiente; b) individuare ai sensi dell'art. 614-bis la somma di denaro dovuta dall'obbligato per ogni violazione o inosservanza successiva ovvero per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del provvedimento; c) condannare il genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, da un minimo di 75 euro a un massimo di 5.000 euro a favore della Cassa delle ammende. Il giudice può inoltre condannare il genitore inadempiente al risarcimento dei danni a favore dell'altro genitore o, anche d'ufficio, del minore. Come per il previgente regime, “i provvedimenti assunti dal giudice del procedimento sono impugnabili nei modi ordinari”. La norma deve essere interpretata come riferita ai mezzi tradizionali e comuni di impugnazione previsti per il modello formale di provvedimento nel cui ambito le misure vengono in concreto emanate, intendendosi dunque che le misure previste dalla norma in esame sono sempre impugnabili nelle forme previste per il provvedimento che fa ad essi da cornice. Ciò significa, a mero titolo esemplificativo, che dovrà considerarsi esperibile l'appello avverso le sentenze e il reclamo ex art. 473-bis.24 avverso i provvedimenti temporanei e urgenti di cui all'art. 473-bis.22 (così, Relazione illustrativa al d.lgs. n. 149/2022 in G.U. 19 ottobre 2022, S.G. n. 245, suppl. ord. n. 5). La Relazione illustrativa chiarisce che il nuovo articolo descrive condotte volontariamente pregiudizievoli in una duplice direzione. In particolare, alle gravi inadempienze che minano il corretto svolgimento delle modalità di affidamento e agli atti volti a danneggiare il minore corrisponde la possibilità di disporre d'ufficio, alternativamente o cumulativamente, una serie di interventi che vanno dall'ammonimento alla condanna ad una sanzione pecuniaria o alla fissazione di una somma di denaro da doversi corrispondere ai sensi dell'art. 614-bis c.p.c. per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del provvedimento o per le violazioni successive nei casi più gravi di inerzia volontaria. Per la sanzione amministrativa pecuniaria il legislatore ha confermato il range entro il quale si può disporre da un minimo di euro 75 a un massimo di euro 5.000 da versarsi in favore della cassa delle Ammende. «Il giudice, quindi, una volta verificata la sussistenza dei descritti comportamenti incidenti negativamente sul corretto svolgimento del programma di affidamento, ovvero anche per gravi inadempienze di ordine economico, può intervenire a modificare il provvedimento vigente e, anche in assenza di istanze di parte, procedere a condannare le parti al pagamento delle sanzioni descritte dalla norma. La natura di queste ultime, tipicamente sanzionatoria, può essere ricondotta, a quei “punitive damages”, molto diffusi nei paesi di Common law, previsti in relazione a comportamenti denotati dalla c.d. “malice” (assimilabile al dolo del nostro ordinamento) relativi alla possibile lesione di diritti fondamentali. La natura sanzionatoria assimilabile tipicamente a quella di natura penale di tali provvedimenti ne consente la cumulabilità con il risarcimento del danno previsto dal successivo quarto comma dell'articolo in esame. Risarcimento al quale il giudice può procedere anche d'ufficio nel caso venga disposto in favore del minore» (così Rel. Ill. cit.). La domanda va presentata nel luogo di residenza abituale del minore. |