Atto di citazioneInquadramentoL'atto di citazione è quello, disciplinato in apertura del Libro II del Codice di procedura civile, mediante il quale l'attore notifica al convenuto, prima ancora di formalizzare l'iscrizione del procedimento dinanzi all'autorità giudiziaria, le proprie domande, invitandolo a costituirsi entro il termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata dal medesimo attore in detto atto introduttivo in un termine dilatorio di almeno centoventi giorni prima rispetto a quello della notifica. A seguito della notifica dell'atto di citazione si producono gli effetti c.d. processuali (litispendenza: cfr. art. 39 c.p.c.) e sostanziali (interruzione della prescrizione e/o decadenza) della domanda giudiziale. Il contributo unificato è dovuto in ragione del valore della causa ai sensi dell'art. 13, comma 1 d.P.R. 115/2002 ss.mm.ii. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ATTO DI CITAZIONE [2] Per il Sig. [3] ..., nato a ... il ... (C.F. [4] ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ... (oppure) [la società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/piazza ... n. ..., C.F. ... P.I. ... ) [5], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [6] ..., C.F. [7] ..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti ... allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3 c.p.c.[8]. Per le comunicazioni e notificazioni riguardanti il presente giudizio l'Avv. ... indica l'indirizzo PEC ... -attore- CONTRO Il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/ piazza ... n. ..., -convenuto- PREMESSO CHE IN FATTO [9] (ESPORRE - IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO - I FATTI) A) ...; B) ...; C) ...; D) ... (in uno dei punti della narrazione in fatto occorrerà indicare, così come richiesto dal nuovo n. 3-bis dell'art. 163 c.p.c., nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di procedibilità, l'assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento) [10]; IN DIRITTO [11] (Esporre – in modo chiaro, specifico e sintetico – le ragioni giuridiche sottese alla domanda) 1. ...; 2. ...; 3. .... Tutto ciò premesso, il Sig. ..., come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, CITA Il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., a comparire dinanzi al Tribunale di ... all'udienza che sarà tenuta il ... [12] ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite all'art. 166 [13] c.p.c. e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis, con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli articoli 38 e 167 [14]. Avverte inoltre che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'articolo 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e che la mancata comparizione alla suindicata udienza comporterà la prosecuzione del processo in sua declaranda contumacia [15], per ivi sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI [16] Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti: – Accertare e dichiarare che ... e, per l'effetto condannare ...; – Con vittoria di spese, diritti ed onorari di giudizio, oltre IVA e CPA come per legge [17]. *** In via istruttoria [18] Si deposita copia dei seguenti documenti, con riserva di ulteriori produzioni ed articolazione di richieste istruttorie: 1. ...; 2. ... [19]. *** Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [20] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [21] pari ad Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] 1. Il codice di procedura civile regola la competenza agli artt. 7 e ss. ed ivi distingue tre tipi di competenza: i) per valore che è determinata dal valore della causa; ii) per materia che è determinata dalla natura della causa; iii) per territorio, che è quella determinata da un rapporto esistente tra la causa e il territorio, e quindi tra la causa e l'ufficio giudiziario avente giurisdizione nel territorio. I criteri della materia e del valore provvedono alla distribuzione delle cause tra i vari giudici secondo un ordine verticale; il criterio del territorio vi provvede in senso orizzontale. 2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art.46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 3. L'art. 163, comma 3, n. 2 c.p.c. contempla tra i requisiti della vocatio in ius quello relativo all'indicazione delle parti, cioè dell'attore e del convenuto (o dei convenuti). 4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). 5. Se è parte una persona giuridica, un'associazione non riconosciuta o un comitato, l'atto di citazione deve contenere, ai sensi dell'art. 163 c.p.c., l'indicazione dell'organo o dell'ufficio che ne ha la rappresentanza in giudizio (Cass. III, n. 6521/2004). 6. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore, è sufficiente l'indicazione del numero di fax, poiché l'indirizzo PEC è un dato ormai acquisito nei rapporti con la cancelleria: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014. 7. L'indicazione del C.F. dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione sopra citata. 8. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 6 c.p.c. è necessaria l'indicazione della procura; tuttavia la sua omissione non rientra tra le violazioni cui, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., il legislatore ha riconnesso la sanzione della nullità. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. Ai fini del deposito telematico dell'atto introduttivo (art. 16-bis, comma 1-bis d.l. n. 179/2012) si può indicare la seguente dicitura: «giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.». Tale formula attesta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. 9. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere «l'esposizione in modo chiaro e specifico dei fatti ... costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni». Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 10. Il che è molto frequente nelle materie civile e commerciale ove si considerino, semplicemente, le ipotesi contemplate dall'art. 5 del d.lgs. n. 28/2010 di mediazione obbligatoria e quelle, previste dall'art. 3 del d.l. n. 132/2014, conv. dalla l. n. 162/2014, di negoziazione assistita parimenti obbligatoria. 11. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere «l'esposizione in modo chiaro e specifico ... degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni». Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 12. Ai sensi del nuovo art. 163-bis c.p.c. (come novellato dal d.lgs. n. 149/2022) tra il giorno della notificazione della citazione e quello dell'udienza di comparizione debbono intercorrere termini liberi non minori di centoventi giorni e non più novanta. 13. Ai sensi dell'art. 166 c.p.c. (il cui primo comma è stato sostituito ad opera dell'art. 3, comma 12 d.lgs. n. 149/2022) il convenuto «deve costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno settanta giorni prima dell'udienza di comparizione fissata nell'atto di citazione depositando la comparsa di cui all'articolo 167 con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione». 14. Nella comparsa di costituzione e risposta il convenuto deve a pena di decadenza proporre un'eventuale domanda riconvenzionale, deve sollevare eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio e deve altresì formulare la chiamata in causa di terzi. Il convenuto deve proporre tutte le sue difese in modo chiaro e specifico. 15. L'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione-trattazione e l'invito a costituirsi contenuti nel n. 7 dell'art. 163, comma 3 c.p.c. costituiscono requisiti della vocatio in ius. 16. Altro requisito dell'edictio actionis è racchiuso nell'art. 163, comma 3, n. 3 il quale prevede che debba essere identificata la “cosa oggetto della domanda”, espressione da intendersi sia sotto il profilo formale, come provvedimento giurisdizionale richiesto al giudice (petitum immediato), sia sotto l'aspetto sostanziale come bene della vita di cui si chiede il riconoscimento (petitum mediato). 17. Ai sensi dell'art. 91 c.p.c., le spese processuali gravano sulla parte soccombente, tenuta a sopportare in via definitiva le spese da lei anticipate ed a rimborsare le spese sostenute dalla controparte vittoriosa. 18. Le deduzioni istruttorie pur previste nell'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. non costituiscono un elemento della citazione previsto a pena di nullità. Del resto, la prevista facoltà della parte di indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali nei termini di cui alle nuove memorie integrative di cui all'art. 171-ter c.p.c. non trova ostacolo nella circostanza che la parte non abbia formulato istanze istruttorie nell'atto introduttivo. 19. È stato precisato che, in tema di domanda giudiziale, l'identificazione della causa petendi va operata con riguardo all'insieme delle indicazioni contenute nell'atto di citazione e dei documenti ad esso allegati ai quali, quindi, può essere riconosciuta una funzione di chiarificazione del quadro allegatorio già prospettato purché risultino specificamente indicati nell'atto di citazione, come prescritto dall'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. (Cass. n. 3363/2019). 20. La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2 d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». Orbene, l'art. 13, comma 6 del medesimo decreto prevede la conseguenza dell'omissione della predetta dichiarazione di valore affermando che «Se manca la dichiarazione di cui all'articolo 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lett. g) ... »; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato. 21. Il contributo unificato è dovuto nella misura prevista dall'art. 13, comma 1 d.P.R. n. 115/2002 e ss.mm.ii. Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis d.P.R. n. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13, comma 1, lett. a) d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'art. 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82». COMMENTOL'atto di citazione è l'atto con il quale l'attore, nell'ambito del c.d. rito ordinario di cognizione, propone una domanda giudiziale mediante citazione a comparire a udienza fissa. L'atto di citazione è un atto formale, che va sottoscritto personalmente dalla parte o dal suo procuratore e recettizio, che per produrre i suoi effetti deve essere portato a conoscenza del suo destinatario mediante notifica (Cass. II, n. 3440/1990). L'art. 163, comma 3 c.p.c. elenca gli elementi che devono essere contenuti nell'atto di citazione, ovvero: 1) l'indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta; 2) il nome, il cognome, la residenza e il codice fiscale dell'attore, il nome, il cognome, il codice fiscale, la residenza o il domicilio, la dimora nonché – a seguito del correttivo d.lgs. n. 164/2024 – l'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi del convenuto e delle persone che rispettivamente li rappresentano o li assistono. Se attore o convenuto è una persona giuridica, un'associazione non riconosciuta o un comitato, la citazione deve contenere la denominazione o la ditta, con l'indicazione dell'organo o ufficio che ne ha la rappresentanza in giudizio; 3) la determinazione della cosa oggetto della domanda; 3-bis) l'indicazione, nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di procedibilità, dell'assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento (come anticipato, l'art. 3, comma 12 del d.lgs. n. 149/2022 ha introdotto tale nuovo elemento); 4) l'esposizione in modo chiaro e specifico (le parole “in modo chiaro e specifico” sono state aggiunte dall'art. 3, comma 12 del d.lgs. n. 149/2022) dei fatti e degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni; 5) l'indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l'attore intende valersi e in particolare dei documenti che offre in comunicazione; 6) il nome e il cognome del procuratore e l'indicazione della procura, qualora questa sia stata già rilasciata; 7) l'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione; l'invito al convenuto a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis, con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Ai sensi dell'art. 163 ultimo comma c.p.c., l'atto di citazione formulato nei termini suindicati e sottoscritto dalla parte o dal suo procuratore deve essere portato a conoscenza del convenuto mediante la notificazione (circa le modalità di notificazione si rinvia al nuovo art. 3-ter della l. n. 53/1994 così come introdotto dall'art. 12 del d.lgs. n. 149/2022). L'attore entro dieci giorni dalla notificazione dell'atto di citazione al convenuto, deve costituirsi in giudizio a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, depositando la nota d'iscrizione a ruolo e il proprio fascicolo contenente l'originale della citazione, la procura e i documenti offerti in comunicazione. Se si costituisce personalmente, deve dichiarare la residenza o eleggere domicilio nel comune ove ha sede il tribunale o indicare l'indirizzo presso cui ricevere le comunicazioni e notificazioni anche in forma telematica. Tale costituzione deve obbligatoriamente avvenire in forma telematica attesa l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. È molto importante segnalare che l'atto di citazione (così come tutti gli atti processuali) deve essere redatto “in modo chiaro e sintetico” (tale disposizione è contenuta nel nuovo art. 121, comma 1 c.p.c. così come modificato dal d.lgs. n. 149/2022) e, più nello specifico (così come disposto nel nuovo n. 4 del comma 3 dell'art. 163 c.p.c.) l'esposizione delle ragioni in fatto e in diritto dovrà essere effettuata in modo “chiaro e specifico”. Il legislatore ha quindi ormai codificato un principio già fatto proprio dall'ordinamento amministrativo (v. art. 3 d.lgs. n. 104/2010) e comunque fatto proprio dalla giurisprudenza di merito e di legittimità in materia processual-civilistica. In virtù del Regolamento conseguentemente emanato dal Ministero della Giustizia l'estensione massima dell'atto di citazione deve essere, salve ipotesi di peculiare complessità, di 80.000 caratteri. |