Scelta della Legge applicabile

Giuseppe Buffone

Inquadramento

La formula ha ad oggetto accordo sulla legge applicabile (electio iuris). La scelta della legge applicabile è regolata dall'art. 31 della l. n. 218/1995, come sostituito dall'art. 29, comma 2 d.lgs. n. 149/2022, a decorrere dal 18 ottobre 2022, ai sensi di quanto disposto dall'art. 52, comma 1, del medesimo d.lgs. n. 149/2022. A norma dell'art. 35, comma 1, del citato d.lgs. n. 149/2022, come sostituito dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. n. 197/2022, le disposizioni dello stesso d.lgs. n. 149/2022 hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.

Formula

TRIBUNALE DI ...

SCELTA SULLA LEGGE APPLICABILE ALLA SEPARAZIONE/AL DIVORZIO

ART. 5, REG. (UE) N. 1259/2010, ART. 31, L. N. 218/29915 [1]

I sottoscritti,

Marito

Cognome/Nome ...

nato/a il ...

cittadino/a: C.F. ...

residente in ...

con l'Avv. ...

giusta procura alle liti ...

Moglie

Cognome/nome ...

nato/a il ...

cittadino/a: C.F. ...

residente in ...

con l'Avv. ...

giusta procura alle liti ...

con i seguenti figli: (nome ..., cognome ..., data di nascita ..., residenza ..., C.F. ... )

PREMESSA

Gli istanti hanno contratto matrimonio con rito civile/concordatario, in data ..., nel comune di ..., con atto iscritto/trascritto nei registri dello stato civile del comune di ... al n. ..., anno ..., reg. ..., parte ..., serie ... i coniugi hanno optato per il regime patrimoniale della comunione legale/separazione dei beni dal matrimonio sono nati i seguenti figli ... la famiglia ha fissato la residenza anagrafica in ..., nell'immobile di proprietà di ... la vita matrimoniale si è rivelata da qualche tempo intollerabile per insanabile incompatibilità di carattere, al punto che è ormai impossibile il proseguimento della convivenza. per tale ragione i coniugi hanno deciso di separarsi consensualmente (o, in caso di divorzio, specificare le ulteriori circostanze necessarie). In vista della separazione, i coniugi hanno deciso di designare di comune accordo la legge applicabile al divorzio/alla separazione personale optando per la seguente legge (indicare di quale legge si tratta):

a) la legge dello Stato della residenza abituale dei coniugi al momento della conclusione dell'accordo;

b) la legge dello Stato dell'ultima residenza abituale dei coniugi se uno di essi vi risiede ancora al momento della conclusione dell'accordo;

c) la legge dello Stato di cui uno dei coniugi ha la cittadinanza al momento della conclusione dell'accordo;

d) la legge del foro.

In conclusione, scelgono dunque la legge: ...

Allegano il testo della normativa scelta, con traduzione giurata nelle forme di Legge.

N.B. La designazione può avvenire anche nel corso del procedimento, sino alla conclusione dell'udienza di prima comparizione delle parti, anche con dichiarazione resa a verbale dai coniugi, personalmente o a mezzo di un procuratore speciale

Allegati:

...

Luogo e data ...

Sottoscrizioni dei coniugi ...

Firma Avv. ...

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

COMMENTO

Il Regolamento (UE) n. 1259/2010 del Consiglio, del 20 dicembre 2010, ha vocazione universale e, dunque, la legge designata dal regolamento «si applica anche ove non sia quella di uno Stato membro partecipante». In caso di accordo (art. 5), i partners possono scegliere, quale testo normativo applicabile, quello risultante, alternativamente, da uno qualsiasi dei criteri di collegamento. Ai sensi dell'art. 7 del Reg. cit., «l'accordo di ( ... ) è redatto per iscritto, datato e firmato da entrambi i coniugi». La forma scritta è il requisito formale minimo di validità (v. Reg. cit, considerando n. 19). Di norma, l'accordo deve essere anteriore al giudizio. Ci si chiede se l'accordo possa essere anche posteriore alla instaurazione della lite. Ai sensi dell'art. 5, paragrafo 3, «i coniugi possono (...) designare la legge applicabile nel corso del procedimento dinanzi all'autorità giurisdizionale» ove previsto dalla legge del foro. Stando a quanto specificato nel considerando n. 20 del Reg., dunque, la regola ricavabile dal regolamento è che l'accordo deve essere anteriore alla instaurazione della lite; l'eccezione pure ricavabile è, però, che la legge del foro può anche consentire un accordo successivo, perfezionatosi in itinere.

In passato, la giurisprudenza di merito ha ritenuto ammissibile una electio iuris intervenuta in corso di processo (v. Trib. Milano X, ord. 11 dicembre 2012), se formatasi nell'udienza presidenziale. Oggi la materia è espressamente regolata dall'art. 31, l. 218/1995: «1. La separazione personale e lo scioglimento del matrimonio sono regolati dalla legge designata dal regolamento n. 2010/1259/ UE del Consiglio del 20 dicembre 2010 relativo ad una cooperazione rafforzata nel settore della legge applicabile al divorzio e alla separazione personale, e successive modificazioni. 2. Le parti possono designare di comune accordo la legge applicabile, ai sensi dell'art. 5 del regolamento, mediante scrittura privata. La designazione può avvenire anche nel corso del procedimento, sino alla conclusione dell'udienza di prima comparizione delle parti, anche con dichiarazione resa a verbale dai coniugi, personalmente o a mezzo di un procuratore speciale». In virtù di tale richiamo deve ritenersi che la designazione della legge applicabile su accordo delle parti non è libera ma è disciplinata dai criteri dettati dal richiamato art. 5 che consente ai coniugi di individuare la legge applicabile tra quattro criteri tra loro alternativi: a) legge dello Stato della residenza abituale dei coniugi al momento della conclusione dell'accordo; b) legge dello Stato dell'ultima residenza abituale dei coniugi se uno di essi vi risiede ancora al momento della conclusione dell'accordo; c) legge dello Stato di cui uno dei coniugi ha la cittadinanza al momento dell'accordo; d) legge del foro. L'articolo in esame prevede infine che tale accordo, quando concluso nel corso del procedimento, può intervenire sino alla conclusione dell'udienza di comparizione delle parti, momento in cui si cristallizza il thema decidendum, con necessità di definire quale sarà la legge applicabile al giudizio. Inoltre, viene espressamente previsto che l'accordo sulla designazione della legge applicabile possa essere concluso con dichiarazione resa dalle parti, personalmente o a mezzo di un procuratore speciale, e inserita nel verbale di udienza in piena coerenza con i requisiti formali dettati dall'art. 7 del regolamento, che richiede la forma scritta, la datazione e la sottoscrizione dell'accordo.

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