Opposizione alla riscossione delle entrate patrimoniali

Giuseppe Buffone

Inquadramento

La formula ha ad oggetto modello in materia di semplificazione (d.lgs. 150/2011).

Le norme di procedura applicabili sono state parzialmente modificate dal decreto legislativo n. 149/2022. A norma dell'art. 35, comma 1, del citato d.lgs. n. 149/2022, come sostituito dall'art. 1, comma 380, lett. a) l. n. 197/2022, le disposizioni dello stesso d.lgs. n. 149/2022 hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.

Formula

ATTO DI CITAZIONE EX ART. 163 C.P.C.

(PROCEDIMENTO ORDINARIO DI COGNIZIONE) [1]

(OPPOSIZIONE A PROCEDURA COATTIVA PER LA RISCOSSIONE DELLE ENTRATE PATRIMONIALI DELLO STATO E DEGLI ALTRI ENTI PUBBLICI, EX ART. 32, D.LGS. N. 150/2011)

PER

Nome cognome ... (C.F. ... ), nato il ..., in data ..., residente in ..., alla via ..., elettivamente domiciliato in ..., alla via ..., presso lo studio legale dell'Avv. ..., C.F. ..., del Foro di ..., che lo rappresenta e difende in forza di mandando alle liti esteso a margine del/in calce al presente atto; con dichiarazione di voler ricevere ogni comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata ... @ ...,

-parte attrice-

Contro: ... (nome, cognome, residenza, C.F.).

-parte convenuta-

Oggetto: Ingiunzione di pagamento ..., emessa il ..., notificata in data ..., avente ad oggetto ...

ESPOSIZIONE DEI FATTI E DEGLI ELEMENTI DI DIRITTO COSTITUENTI LE RAGIONI DELLA DOMANDA

(Specificare le ragioni della opposizione all'ingiunzione per il pagamento delle entrate patrimoniali degli enti pubblici di cui all'art. 3 del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato e degli altri enti pubblici approvato con r.d. n. 639/1910).

(Specificare le ragioni per cui si presenta opposizione

...

Parte ricorrente propone istanza per la sospensione dell'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato, poiché ricorrono le gravi e circostanziate ragioni di seguito indicate: ...

Per tutti i motivi sopra esposti, parte attrice, come rappresentata e difesa,

CITA

(parte convenuta) ... residente in ..., a comparire davanti al Tribunale di ..., Giudice designando, per l'udienza del ..., ore di rito, con

INVITO

a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis, con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

CONCLUSIONI

Voglia il Tribunale adito, contrariis reiectis, accogliere la domanda dell'attore e per l'effetto:

In via preliminare, sospendere l'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato,

accogliere la domanda ... e per l'effetto ...;

...;

...

condannare ... alle spese e al compenso professionale, oltre accessori e rimborso forfetario in misura pari al 15%, da distrarsi ai sensi dell'art. 93 c.p.c.

INDICA

in modo specifico, i mezzi di prova di cui l'attore intende avvalersi e ne chiede l'ammissione

...

OFFRE

i seguenti documenti in comunicazione e ne chiede l'acquisizione.

...

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

COMMENTO

Ai sensi dell'art. 32 del d.lgs. n. 150/2011, le controversie in materia di opposizione all'ingiunzione per il pagamento delle entrate patrimoniali degli enti pubblici di cui all'art. 3 del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato e degli altri enti pubblici approvato con r.d. n. 639/1910, sono regolate dal rito ordinario di cognizione. Il comma 2 di detto articolo prevede che sia competente il Giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio che ha emesso il provvedimento opposto. Tuttavia, la Corte costituzionale, con sentenza n. 158/2019 (Gazz. Uff., 3 luglio 2019, n. 27 – Prima serie speciale), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma, nella parte in cui dopo le parole «È competente il Giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio che ha emesso il provvedimento opposto» non prevede le parole «ovvero, nel caso di concessionario della riscossione delle entrate patrimoniali, del luogo in cui ha sede l'ente locale concedente». L'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato può essere sospesa secondo quanto previsto dall'art. 5 del d.lgs. n. 150/2011.

Giova ricordare che la P.A., convenuta in giudizio di opposizione ad ingiunzione ex art. 3 del r.d. n. 639/1910 per l'accertamento di un credito riconducibile ai rapporti obbligatori di diritto privato, assume la posizione sostanziale di attrice, sicché, ai sensi dell'art. 2697 c.c., è tenuta a fornire la prova dei fatti costitutivi della propria pretesa, mentre l'opponente deve dimostrare la loro inefficacia ovvero l'esistenza di cause modificative o estintive degli stessi. Né vale obiettare che la menzionata ingiunzione cumula in sé la natura e funzione di titolo esecutivo unilateralmente formato dalla P.A. nell'esercizio del suo peculiare potere di autoaccertamento e di atto prodromico all'inizio dell'esecuzione coattiva, in quanto ciò non implica affatto che nel giudizio di opposizione l'ingiunzione sia assistita da una presunzione di verità, dovendo piuttosto ritenersi che la posizione di vantaggio riconosciuta alla P.A. sia limitata al momento della formazione unilaterale del titolo esecutivo, restando escluso – perché del tutto ingiustificato in riferimento a dati testuali e ad un'esegesi costituzionalmente orientata in relazione all'art. 111 Cost. – che essa possa permanere anche nella successiva fase contenziosa, in seno alla quale il rapporto deve essere provato secondo le regole ordinarie.

La Suprema Corte ha chiarito che la controversia avente ad oggetto l'opposizione avverso un'ordinanza-ingiunzione "ex" art. 3 r.d. n. 639/1910, benché concernente la riscossione delle sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada – per il cui recupero i Comuni possono avvalersi della procedura di riscossione coattiva tramite l'ingiunzione di cui al r.d. citato, anche affidando il relativo servizio ai concessionari iscritti all'albo di cui all'art. 53 del d.lgs. n. 44/1997 – rientra nell'ambito applicativo dell'art. 32 del d.lgs. n. 150/2011. Pertanto, alla luce della sentenza della Corte cost. n. 158/2019, l'opposizione va proposta dinanzi al Giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio che ha emesso l'ingiunzione e, per i provvedimenti emessi dal concessionario della riscossione, al Giudice nel cui circondario ha sede l'ente locale concedente. Siffatta competenza ha natura inderogabile ed il suo mancato rispetto è rilevabile d'ufficio, essendo oggetto di una previsione speciale che prevale sui criteri ordinari (Cass. n. 4501/2020).

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