Atto di citazione sottoscritto in proprio dall'avvocato ex art. 86 c.p.c.InquadramentoIn generale chi vuol far valere un proprio diritto davanti al Giudice non può difendere da sé le proprie ragioni e compiere gli atti processuali necessari alla tutela del proprio diritto, ma deve avvalersi dell'opera di un difensore. Tuttavia la legge contempla alcune ipotesi derogatorie agli artt. 82 e 86 c.p.c. La formula esame riguarda l'ipotesi di un atto di citazione formulato ai sensi dell'art. 86 c.p.c., i.e. dalla parte dotata della qualità necessaria per esercitare l'ufficio di difensore (come, ad esempio, è l'avvocato). In generale, l'atto di citazione è l'atto con il quale un soggetto, l'attore, propone una domanda giudiziale. La formula è predisposta sulla base dell'art. 163 c.p.c. nel testo novellato dal d.lgs. n. 149/2022, applicabile, ai sensi dell'art. 35 (così come modificato dall'art. 1, comma 380, l. n. 197/2022 c.d. Legge di bilancio 2023) dal 28 febbraio 2023 per i procedimenti instaurati successivamente a tale data. Il nuovo testo dell'art. 163 c.p.c. al comma 3 prevede dei nuovi elementi che devono essere contenuti nell'atto di citazione. In particolare, al comma 3 dell'art. 163 c.p.c. è stato introdotto il n. 3-bis, è stato modificato il n. 4 ed è stato sostituito il n. 7. In particolare, ai sensi dell'art. 163 c.p.c. la domanda giudiziale si propone mediante citazione a comparire a udienza fissa. L'atto di citazione è un atto formale, che va sottoscritto personalmente dalla parte personalmente o dal suo procuratore, e recettizio, che per produrre i suoi effetti deve essere portato a conoscenza del suo destinatario mediante notifica (Cass. n. 3440/1990). L'art. 163, comma 3 c.p.c. elenca gli elementi che devono essere contenuti nell'atto di citazione. In particolare tali elementi sono: 1) l'indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta; 2) il nome, il cognome, la residenza e il codice fiscale dell'attore, il nome, il cognome, il codice fiscale, la residenza o il domicilio o la dimora del convenuto e delle persone che rispettivamente li rappresentano o li assistono. Se attore o convenuto è una persona giuridica, un'associazione non riconosciuta o un comitato, la citazione deve contenere la denominazione o la ditta, con l'indicazione dell'organo o ufficio che ne ha la rappresentanza in giudizio; 3) la determinazione della cosa oggetto della domanda; 3-bis) l'indicazione, nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di procedibilità, dell'assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento (come anticipato, l'art. 3, comma 12 del d.lgs. n. 149/2022 ha introdotto tale nuovo elemento); 4) l'esposizione in modo chiaro e specifico (le parole “in modo chiaro e specifico” sono state aggiunte dall'art. 3, comma 12 del d.lgs. n. 149/2022) dei fatti e degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni; 5) l'indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l'attore intende valersi e in particolare dei documenti che offre in comunicazione; 6) il nome e il cognome del procuratore e l'indicazione della procura, qualora questa sia stata già rilasciata; 7) l'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione; l'invito al convenuto a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al Giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis, con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Il contributo unificato è dovuto in ragione del valore della causa ai sensi dell'art. 13, comma 1 d.P.R. n. 115/2002 ss.mm.ii. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ATTO DI CITAZIONE [2] L'Avv. ... [3], (C.F. ... [4] ) del foro di ..., residente in ... via ... n. ..., il quale agisce in proprio, ai sensi dell'art. 86 [5] c.p.c., elettivamente domiciliato presso il proprio studio in ..., via ..., n. ... Per le comunicazioni e notificazioni riguardanti il presente giudizio l'Avv. ... indica il seguente indirizzo di PEC ... [6]. -attore- CONTRO Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.zza ... n. ...; -convenuto- PREMESSO CHE IN FATTO [7] (Esporre - in modo chiaro, specifico e sintetico - i fatti) — L'attore ha svolto attività professionale in favore del Sig. ..., per averlo rappresentato, assistito e difeso nella controversia per risarcimento danni promossa contro il Sig. ... e la compagnia assicuratrice ... (giudizio n. ... R.G.), nonché nella successiva transazione che ha definito il giudizio (doc. 1); — l'istante è, quindi, creditore della complessiva somma pari a ... Euro maturata per spese, e compensi oltre accessori di legge così come analiticamente indicato nella parcella che si produce (doc. 2); — la predetta parcella ha ricevuto parere di congruità favorevole dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di ... (doc. 3); — vani si dimostravano i numerosi tentativi di ottenere in via bonaria il pagamento del suddetto compenso come da formale intimazione a mezzo raccomandata a/r del ... regolarmente ricevuta dal Sig. ... (doc. 4), di talché al ricorrente non resta altra scelta che ricorrere a Codesto Ill.mo Tribunale onde ottenere l'accertamento del proprio diritto e la conseguente condanna di ...; — (in uno dei punti della narrazione in fatto occorrerà indicare, così come richiesto dal nuovo n. 3-bis dell'art. 163 c.p.c., nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di procedibilità, l'assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento) [8]; IN DIRITTO [9] (Esporre - in modo chiaro, specifico e sintetico - le ragioni giuridiche sottese alla domanda) 1. ...; 2. ...; 3. ... Tutto ciò premesso, il Sig. ..., come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, CITA il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.zza ... n. ... a comparire dinanzi al Tribunale di ... all'udienza che sarà tenuta il ... ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite all'art. 166 [10] e con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 [11]. Avverte inoltre che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e che comunque, in difetto di costituzione, si procederà in sua contumacia [12], per ivi sentir, con riguardo alle circostanze esposte in premessa, accogliere le seguenti CONCLUSIONI [13] Voglia l'Ill.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti: — dichiarare che l'Avv. ... è creditore nei confronti del Sig. ... della somma pari a ... Euro e, per l'effetto, condannare il Sig. ... a corrispondere la predetta somma all'istante comprensiva di interessi ex art. 1284, comma 4, c.c. dal di della domanda sino al sodisfo. — Con vittoria di spese, diritti ed onorari di giudizio, oltre IVA e CPA come per legge [14]. *** In via istruttoria [15] Si deposita copia dei seguenti documenti: 1. ...; 2. ...; 3. ...; 4. ... [16]. *** Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [17] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato pari ad Euro ... Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Il codice di procedura civile regola la competenza agli artt. 7 e ss. ed ivi distingue tre tipi di competenza: i) per valore che è determinata dal valore della causa; ii) per materia che è determinata dalla natura della causa; iii) per territorio, che è quella determinata da un rapporto esistente tra la causa e il territorio, e quindi tra la causa e l'ufficio giudiziario avente giurisdizione nel territorio. I criteri della materia e del valore provvedono alla distribuzione delle cause tra i vari giudici secondo un ordine verticale; il criterio del territorio vi provvede in senso orizzontale. 2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art.46 disp.att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 3. L'art. 163, comma 3, n. 2 c.p.c. contempla tra i requisiti della vocatio in ius quello relativo all'indicazione delle parti, cioè dell'attore e del convenuto (o dei convenuti). 4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011). 5. L'art. 86 c.p.c. dispone che: «La parte o la persona che la rappresenta o assiste, quando ha la qualità necessaria per esercitare l'ufficio di difensore con procura presso il Giudice adito, può stare in giudizio senza il ministero di altro difensore». Nei giudizi in cui è consentita alla parte la difesa personale ex art. 82 c.p.c., è onere dell'interessato, che rivesta la qualità di avvocato, specificare a che titolo intenda partecipare al processo; e ciò perché mentre la parte che sta in giudizio personalmente non può chiedere che il rimborso delle spese vive sopportate, il legale, ove manifesti l'intenzione di operare come difensore di sé medesimo ex art. 86 c.p.c. ha diritto alla liquidazione delle spese secondo la tariffa professionale (Cass. n. 1518/2019; Cass. n. 12680/2004). Per il diritto al compenso l'avvocato abilitato alla difesa personale deve, quindi, dichiarare di volersi avvalere di tale facoltà all'atto della costituzione in giudizio, ovvero quanto meno deve dichiarare di avere la qualità richiesta per lo svolgimento personale dell'attività processuale (Cass. n. 5898/1978). Non può essere, quindi, liquidato l'onorario all'avvocato che si difende da solo qualora questi abbia omesso di specificare a che titolo intende partecipare al processo, non essendo sufficiente la mera indicazione della qualifica di avvocato contenuta nel ricorso introduttivo. 6. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014. 7. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere «l'esposizione dei fatti in modo chiaro e specifico ... costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni». Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 8. Il che è molto frequente nelle materie civile e commerciale ove si considerino, semplicemente, le ipotesi contemplate dall'art. 5 del d.lgs. n. 28/2010 di mediazione obbligatoria e quelle, previste dall'art. 3 del d.l. n. 132/2014, conv. dalla l. n. 162/2014, di negoziazione assistita parimenti obbligatoria. 9. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere «l'esposizione in modo chiaro e specifico ... degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni». Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 10. Ai sensi dell'art. 166 c.p.c. (il cui primo comma è stato sostituito ad opera dell'art. 3, comma 12 d.lgs. n. 149/2022) il convenuto “deve costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno settanta giorni prima dell'udienza di comparizione issata nell'atto di citazione depositando la comparsa di cui all'art. 167 con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione”. 11. Nella comparsa di costituzione e risposta il convenuto deve a pena di decadenza proporre un'eventuale domanda riconvenzionale, deve sollevare eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio e deve altresì formulare la chiamata in causa di terzi. Il convenuto deve proporre tutte le sue difese in modo chiaro e specifico. 12. L'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione-trattazione e l'invito a costituirsi contenuti nel n. 7 dell'art. 163, comma 3 c.p.c. costituiscono requisiti della vocatio in ius. 13. Altro requisito dell'edictio actionis è racchiuso nell'art. 163, comma 3, n. 3 il quale prevede che debba essere identificata la “cosa oggetto della domanda”, espressione da intendersi sia sotto il profilo formale, come provvedimento giurisdizionale richiesto al Giudice (petitum immediato), sia sotto l'aspetto sostanziale come bene della vita di cui si chiede il riconoscimento (petitum mediato). 14. Ai sensi dell'art. 91 c.p.c., le spese processuali gravano sulla parte soccombente, tenuta a sopportare in via definitiva le spese da lei anticipate ed a rimborsare le spese sostenute dalla controparte vittoriosa. 15. Le deduzioni istruttorie pur previste nell'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. non costituiscono un elemento della citazione previsto a pena di nullità. Del resto, la prevista facoltà della parte di indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali nei termini di cui alle nuove memorie integrative di cui all'art. 171-ter c.p.c. non trova ostacolo nella circostanza che la parte non abbia formulato istanze istruttorie nell'atto introduttivo. 16. È stato precisato che, in tema di domanda giudiziale, l'identificazione della causa petendi va operata con riguardo all'insieme delle indicazioni contenute nell'atto di citazione e dei documenti ad esso allegati ai quali, quindi, può essere riconosciuta una funzione di chiarificazione del quadro allegatorio già prospettato purché risultino specificamente indicati nell'atto di citazione, come prescritto dall'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. (Cass. n. 3363/2019). 17. La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2 d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». Orbene, l'art. 13, comma 6 del medesimo decreto prevede la conseguenza dell'omissione della predetta dichiarazione di valore affermando che «Se manca la dichiarazione di cui all'art. 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lettera g) ... »; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato. COMMENTOL'art. 86 c.p.c. regola la difesa personale della parte, stabilendo che quest'ultima, se è in possesso dei requisiti necessari per esercitare l'ufficio di difensore presso il Giudice adito, può stare in giudizio personalmente, ossia senza nominare un difensore (il classico esempio è quello dell'Avvocato). Sul piano formale non sono richiesti oneri particolari. Non occorre, pertanto, rilasciare una procura a sé stessi. Infatti, la parte non deve necessariamente dichiarare di voler assumere la propria difesa, poiché tale volontà può desumersi dal fatto stesso che l'attività processuale sia svolta direttamente dalla parte che abbia o dichiari di avere le qualità necessarie per esercitare l'ufficio di difensore. L'attività di difesa svolta dal soggetto abilitato all'esercizio della professione legale ed avente la qualità necessaria per esercitare l'ufficio di difensore dà diritto alla liquidazione delle spese e dei compensi (Cass. III, n. 691/1994). A livello casistico si segnala che può agire ex art. 86 c.p.c. l'amministratore di condominio abilitato all'esercizio della professione forense per riscuotere i contributi condominiali (Cass. II, n. 6947/1992) e il curatore dell'eredità giacente iscritto all'albo dei procuratori ed avvocati può costituirsi personalmente quale difensore della curatela (Cass. III, n. 12784/1998). La Corte di Cassazione con sentenza n. 4698/2019, ha confermato il diritto al compenso per l'avvocato costituito personalmente in giudizio ex art. 86 c.p.c. Invero, anche in precedenza era stato affermato che i compensi sono dovuti anche all'avvocato che, essendo parte in causa, si sia costituito in giudizio personalmente, sempreché per le questioni trattate sia occorsa opera di avvocato (fra le tante, Cass. n. 189/2017; Cass. n. 12680/2004), e che l'avvocato sia iscritto all'albo professionale (Cass. n. 3264/1972). E ciò in quanto la condanna alle spese ex art. 91 c.p.c. non ha natura sanzionatoria né costituisce un risarcimento del danno, ma è un'applicazione del principio di causalità, in altre parole l'onere delle spese grava su chi ha provocato la necessità del processo (Cass. n. 4485/2001). Del resto, non si può ignorare che la circostanza che l'avvocato sia avvalso della facoltà di difesa personale prevista dall'art. 86 c.p.c. non incide sulla natura professionale dell'attività svolta in proprio favore, e, pertanto, non esclude che il Giudice debba liquidare in suo favore, secondo le regole della soccombenza ed in base alle tariffe professionali, i diritti e gli onorari previsti per la sua prestazione (Cass. n. 4698/2019). L'attività di difesa svolta nel processo da soggetto abilitato all'esercizio della professione legale ed avente la qualità necessaria per esercitare l'ufficio di difensore con procura presso il Giudice adito, seppure compiuta nel proprio interesse (art. 86 c.p.c.) ha comunque natura professionale e, pertanto, dà diritto alla liquidazione giudiziale, secondo le regole della soccombenza, dei compensi per la sua prestazione, dovendo il Giudice statuire al riguardo, ai sensi degli artt. 91 e ss. c.p.c., anche senza espressa istanza dell'interessato (Cass. n. 1518/2019; Cass. n. 23847/2008; Cass. n. 12542/2003). Nei giudizi in cui è consentita alla parte la difesa personale ex art. 82 c.p.c., è onere dell'interessato, che rivesta la qualità di avvocato, specificare a che titolo intenda partecipare al processo; e ciò perché mentre la parte che sta in giudizio personalmente non può chiedere che il rimborso delle spese vive sopportate, il legale, ove manifesti l'intenzione di operare come difensore di sé medesimo ex art. 86 c.p.c. ha diritto alla liquidazione delle spese secondo la tariffa professionale (Cass. n. 1518/2019; Cass. n. 12680/2004). Per il diritto al compenso l'avvocato abilitato alla difesa personale deve, quindi, dichiarare di volersi avvalere di tale facoltà all'atto della costituzione in giudizio, ovvero quanto meno deve dichiarare di avere la qualità richiesta per lo svolgimento personale dell'attività processuale (Cass. n. 5898/1978). Non può essere, quindi, liquidato l'onorario all'avvocato che si difende da solo qualora questi abbia omesso di specificare a che titolo intende partecipare al processo, non essendo sufficiente la mera indicazione della qualifica di avvocato contenuta nel ricorso introduttivo. Ai sensi dell'art. 163, ultimo comma c.p.c., l'atto di citazione formulato nei termini suindicati e sottoscritto dalla parte o dal suo procuratore deve essere portato a conoscenza del convenuto mediante la notificazione (circa le modalità di notificazione si rinvia al nuovo art. 3-ter della l. n. 53/1994 così come introdotto dall'art. 12 del d.lgs. n. 149/2022). L'attore entro dieci giorni dalla notificazione dell'atto di citazione al convenuto, deve costituirsi in giudizio a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, depositando il proprio fascicolo contenente l'originale della citazione, la procura e i documenti offerti in comunicazione. Se si costituisce personalmente, deve dichiarare la residenza o eleggere domicilio nel comune ove ha sede il tribunale o indicare l'indirizzo presso cui ricevere le comunicazioni e notificazioni anche in forma telematica. Tale costituzione deve obbligatoriamente avvenire in forma telematica attesa l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. È molto importante segnalare che l'atto di citazione (così come tutti gli atti processuali) dovrà essere redatto “in modo chiaro e sintetico” (tale disposizione è contenuta nel nuovo art. 121, comma 1 c.p.c. così come modificato dal d.lgs. n. 149/2022) e, più nello specifico (così come disposto nel nuovo n. 4 del comma 3 dell'art. 163 c.p.c.) l'esposizione delle ragioni in fatto e in diritto dovrà essere effettuata in modo “chiaro e specifico”. Il legislatore ha quindi ormai codificato un principio già fatto proprio dall'ordinamento amministrativo (v. art. 3 d.lgs. n. 104/2010) e comunque fatto proprio dalla giurisprudenza di merito e di legittimità in materia processual-civilistica. In virtù del Regolamento conseguentemente emanato dal Ministero della Giustizia l'estensione massima dell'atto di citazione deve essere, salve ipotesi di peculiare complessità, di 80.000 caratteri. |