Rendiconto finale dell'amministratore di sostegno o del tutore o del curatore

Giuseppe Buffone

Inquadramento

La formula ha ad oggetto rendiconto finale del rappresentante dell'incapace. Il regime delle autorizzazioni (artt. 374-376 c.c.) è stato modificato dal d.lgs. n. 149/2022 (istituendo una competenza del Giudice tutelare non più in concorrenza con quella del tribunale). Le nuove disposizioni hanno effetto dalla data del 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti (Art. 35, d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, della l. n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023).

Formula

TRIBUNALE DI ...

SEZ. ... CIVILE-UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE

Rendiconto finale [1]

Art. 388 c.c.

(411, comma 1, c.c.)

(da presentare entro 60 giorni dalla cessazione delle funzioni)

Procedura Numero: ...

Periodo rendiconto: ...

Dal ...

Al ...

Il sottoscritto Amministratore di sostegno/Tutore/Curatore

Nome e Cognome ...

Luogo e data di nascita ...

Residente a ...

Via/Piazza/numero ...

C.F. ...

Telefono ...

Fax ...

Mail ...

Professione dell'A.d.S. ...

Legame di parentela con il beneficiario ...

Il Beneficiario

Nome e Cognome ...

Luogo e data di nascita ...

Attuale domicilio ...

Situazione domiciliare del Beneficiario: ...

vive con l'Amministratore di sostegno? ...

vive in famiglia con altri n. ... parenti conviventi

vive presso Casa di cura, Comunità od altra struttura ...

vive in abitazione da solo ...

vive in abitazione con assistenza domiciliare ...

autosufficiente, esce di casa da solo ...

autosufficiente, ma non esce di casa da solo ...

in sedia a rotella o poltrona ...

permanentemente a letto ...

1) PATRIMONIO DI INIZIO PERIODO (deve corrispondere al saldo finale del precedente rendiconto depositato).

Vanno riportati i saldi dei vari conti corrente (bancari o postali) e i saldi dei depositi titoli/polizze in essere

IMPORTO DI SALDO

Conto corrente (bancario o postale) ...

Libretto postale ...

Deposito titoli ...

Piccola cassa contanti ...

Polizze ...

Beni immobili ...

Beni mobili registrati (autovetture, imbarcazioni, etc.) ...

Beni mobili preziosi (gioielli, quadri, etc.) ...

TOTALE ...

2) ENTRATE NEL PERIODO DEL RENDICONTO (riportare tutti gli importi accreditati sui conti corrente)

Pensioni/stipendi/indennità di accompagnamento/assegno dal coniuge ...

Arretrati pensione/stipendi ...

Canoni di locazione percepiti ...

Rendite finanziarie (cedole/interessi/dividendi/utili) ...

Rimborsi da Enti/Agenzie delle entrate/Altri ...

Rimborso titoli alla scadenza ...

Ricavo di eventuale vendita titoli ...

Ricavo di eventuale vendita beni mobili/immobili ...

Altro (specificare) ...

TOTALE DELLE ENTRATE ...

3) USCITE NEL PERIODO DEL RENDICONTO (riportare tutti gli importi addebitati sui C/C)

Rette presso case di riposo / comunità ...

Spese per vitto/abbigliamento e cura della persona ...

Spese per soggiorni estivi/vacanze/viaggi ...

Spese mense diurne ...

Spese per corsi/tempo libero ...

Stipendi e contributi a badanti/colf/educatori ...

Spese sanitarie e farmaci ...

Spese per locazione/rate del mutuo ...

Spese condominiali ordinarie e straordinarie ...

Spese utenze domestiche ...

Imposte e tasse ...

Spese bancarie/finanziarie ...

Spese Auto/Assicurazioni varie ...

Spese di manutenzione e ristrutturazione immobili ...

Acquisti di beni mobili ...

Spese straordinarie autorizzate dal G.T. (specificare) ...

Acquisto titoli ...

Acquisto immobili/autoveicoli ...

(con autorizzazione del G.T.) (specificare) ...

Altre spese (Specificare) ...

TOTALE DELLE USCITE ...

SALDO TRA ENTRATE ED USCITE (B-C)

NO

SI

Il saldo è attivo?

4) PATRIMONIO DI FINE PERIODO

Vanno riportati i saldi dei vari conti corrente (bancari o postali) e i saldi dei depositi titoli/polizze in essere

IMPORTO DI SALDO

Conto corrente (bancario o postale) ...

(N.B.: il saldo finale deve corrispondere al saldo iniziale con l'aggiunta delle entrate e dedotte le uscite)

Libretto postale ...

(N.B.: il saldo finale deve corrispondere al saldo iniziale con l'aggiunta delle entrate e dedotte le uscite)

Deposito titoli ...

Piccola cassa contanti ...

Polizze ...

Beni immobili ...

Beni mobili registrati (autovetture, imbarcazioni, etc.) ...

Beni mobili preziosi (gioielli, quadri, etc.) ...

TOTALE ...

DOCUMENTI DA ALLEGARE:

Certificato medico o relazione clinica aggiornati;

Estratti del conto corrente con indicazione della causale del prelievo;

e del deposito titoli, per tutto il periodo del rendiconto;

Documentazione degli stipendi annuali di badanti e dei contributi pagati nel periodo;

+ TFR liquidati;

Fattura ultima retta Casa di riposo/Comunità;

Ricevute/fatture pagamenti, locazioni;

Ricevute pagamenti per spese condominiali;

Fatture e ricevute per spese mediche;

Fatture per eventuali prestazioni professionali preventivamente autorizzate dal G.T. (legali/amministrative/fiscali).

Luogo e data ...

Firma dell'amministratore di sostegno/tutore/curatore ...

1. Ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.c., il rendiconto annuale è esente da tasse di bollo e di registro.

COMMENTO

I rappresentanti delle persone incapaci sono tenuti a riferire periodicamente i risultati del loro operato e, in particolare, devono rendere la contabilità al Giudice tutelare. L'obbligo del rendiconto consiste in una contabilità in genere annuale, nell'ambito della quale viene dato atto di tutte le spese sostenute o affrontate e di ogni entrata che la persona protetta ha ricevuto.

Il rappresentante (tutore o amministratore di sostegno) che cessa dalle funzioni deve fare subito la consegna dei beni e deve presentare nel termine di due mesi il conto finale dell'amministrazione al Giudice tutelare. Questi può concedere una proroga. Il Giudice tutelare invita il protutore, il minore divenuto maggiore o emancipato, ovvero, secondo le circostanze, il nuovo rappresentante legale a esaminare il conto e a presentare le loro osservazioni. Se non vi sono osservazioni, il giudice che non trova nel conto irregolarità o lacune lo approva; in caso contrario nega l'approvazione. ualora il conto non sia stato presentato o sia impugnata la decisione del Giudice tutelare, provvede l'autorità giudiziaria nel contraddittorio degli interessati.

La disciplina sul rendimento del conto finale, prevista per la tutela degli incapaci, si applica, dunque, anche all'amministrazione di sostegno, in virtù del richiamo contenuto nell'art. 411 c.c. In virtù di questo richiamo, l'impugnazione del decreto di approvazione del menzionato conto, emesso dal Giudice monocratico in funzione di Giudice tutelare, deve essere decisa dal tribunale in sede contenziosa, ai sensi dell'art. 45 disp. att. c.c., con sentenza appellabile (ma non ricorribile per cassazione) e non dalla Corte d'appello, ai sensi dell'art. 720-bis c.p.c.

Con riferimento al regime delle impugnazioni dei decreti del giudice tutelare, prima della Riforma Cartabia, le Sezioni Unite avevano offerto una soluzione con la pronuncia n. 4029/2022, oggi da ritenersi superata dal nuovo regime introdotto dal dlgs n. 149/2022: i provvedimenti del giudice tutelare, in materia di revoca dell'amministrazione di sostegno, sono suscettibili di impugnazione. Ai sensi dell'art. 473-bis.58 c.p.c., contro i decreti del giudice tutelare è ammesso reclamo al tribunale ai sensi dell'articolo 739 c.p.c. e contro il decreto del tribunale in composizione collegiale è ammesso ricorso per cassazione. Alla luce della nuova disciplina del reclamo, racchiuso nell'art. 739 cit., il decreto del giudice tutelare è impugnazione con reclamo dinanzi al tribunale: che pronuncia in camera di consiglio in composizione monocratica quando il provvedimento ha contenuto patrimoniale o gestorio (artt. 473-bis.58, 739); che pronuncia in camera di consiglio in composizione collegiale quando il provvedimento non ha contenuto patrimoniale o gestorio («tutti gli altri casi»; artt. 473-bis.58, 739); in questo caso, la decisione di reclamo è impugnabile con ricorso per Cassazione (artt. 473-bis.58, ultimo comma).

Sulla questione del “rendiconto” le Sezioni Unite cit. avevano però svolto ulteriori osservazioni: “la formula fase della «impugnazione» impiegata dall'arti. 386, comma 3, c.c. ― successiva alla approvazione o non approvazione del conto, in quanto espressamente disciplinata, attraverso il rinvio effettuato dall'art. 411 c.c., dal combinato disposto degli artt. 386 c.c. e 45 delle disposizioni di attuazione del c.c., esula dall'ambito di applicazione dell'art. 720-bis c.p.c. (oggi: 473-bis.58 c.p.c.); L'art. 386 c.c., difatti, «consta sostanzialmente di due parti di natura diversa, riguardando, la prima, relativa ai commi 1 e 2, un procedimento di volontaria giurisdizione volto all'approvazione del rendiconto e, la seconda, regolata dal comma 3, l'ipotesi di mancata approvazione o di contestazione del rendiconto medesimo, come previsto dall'art. 45, comma 3, disp. att. al c.c., da verificare "nel contraddittorio degli interessati"» (Cass. n. 9470/2000). Di guisa che, se il legislatore avesse inteso sottoporre il decreto del Giudice tutelare sul rendiconto al reclamo dinanzi alla Corte d'appello, avrebbe introdotto nell'art. 411 c.c. il rinvio ai soli commi 1 e 2 dell'art. 386 c.c. e non alla norma nel suo complesso e, così, anche all'art. 45 delle disposizioni di attuazione del c.c.; 4) va fatta applicazione, quindi, del principio secondo cui l'impugnazione del decreto di approvazione del rendiconto finale del tutore, emesso dal giudice monocratico quale Giudice tutelare, deve decidersi con sentenza del Tribunale in sede contenziosa ai sensi dell'art. 45 delle disposizioni di attuazione del c.c.; tale sentenza, la cui natura decisoria si ricava dall'effetto di rendere definitivi ed irrevocabili gli accertamenti sul rendimento di conto del tutore, è appellabile ai sensi dell'art. 339 c.p.c., ma non ricorribile per cassazione” (Cass. n. 17956/2008).

La giurisprudenza di merito si è soffermata sul tema della partecipazione del P.M. al giudizio di impugnazione del rendiconto dell'amministratore di sostegno, osservando che la sentenza che decide l'impugnazione proposta avverso approvazione del rendiconto finale da parte del Giudice tutelare, relativa a procedura di amministrazione di sostegno, è impugnabile avanti la Corte d'appello. Inoltre, nel giudizio di impugnazione avanti al tribunale deve intervenire il pubblico ministero, in quanto litisconsorte necessario, a pena di nullità della sentenza, con remissione del giudizio al primo grado (App. Cagliari 30 novembre 2017, in Ilprocessocivile.it, 12 marzo 2018, con nota di Masoni).

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