Atto di citazione per la rescissione del contrattoInquadramentoLa formula in esame è modellata sull'azione di rescissione del contratto, con la quale un soggetto che ha concluso un contratto in condizioni di pericolo o di bisogno di sciogliersi dallo stesso quando queste condizioni hanno provocato delle notevoli sproporzioni tra prestazioni contrattuali. Il rimedio rescissorio si applica in due ipotesi: i) c.d. stato di pericolo; ii) il c.d. stato di bisogno. La formula riguarda, in particolare, una fattispecie nella quale la rescissione viene richiesta perché il contratto è stato stipulato a condizioni “inique” per lo stato di bisogno di uno dei contraenti. Il contributo unificato è dovuto in ragione del valore della causa ai sensi dell'art. 13, comma 1 d.P.R. n. 115/2002, determinato in base ai criteri dettati dall'art. 12 c.p.c. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ATTO DI CITAZIONE [2] Per il Sig. ... [3], nato a ... il ... (C.F. [4] ... ), residente in ..., via/ piazza ... n. ... elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [5] ..., C.F. [6] ..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti ... allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.[7]. Per le comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'avvocato ... indica l'indirizzo PEC ... -attore- CONTRO Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. .... -convenuto- PREMESSO CHE IN FATTO [8] (ESPORRE - IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO - I FATTI) 1. il Sig. ... con contratto stipulato in data ... a rogito del Notaio dott. ... del Collegio Notarile di ..., ha venduto al Sig. ... un appartamento di ... locali e servizi, sito in ..., via ..., n. ..., contraddistinto in catasto al n. ..., foglio ... confinante: ... del valore di Euro ..., per la minor somma di ... Euro, per la necessità di avere l'immediata disponibilità della somma di ... occorrente per far fronte a ...; 2. la sproporzione delle prestazioni è dipesa dallo stato di bisogno in cui versava l'esponente, del quale l'altra parte ha approfittato per trarne vantaggio, come possono testimoniare i Sigg.ri ... e ...; 3. la lesione subita è superiore alla metà del valore dell'immobile [9]; 4. intende pertanto agire per la rescissione del contratto per lesione, ai sensi dell'art. 1448 c.c.; 5. (in uno dei punti della narrazione in fatto occorrerà indicare, così come richiesto dal nuovo n. 3-bis dell'art. 163 c.p.c., nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di procedibilità, l'assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento) IN DIRITTO [10] (ESPORRE – IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO – LE RAGIONI GIURIDICHE SOTTESE ALLA DOMANDA) a) ...; b) ...; c) .... Tutto ciò premesso, il Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, CITA il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/ piazza ... n. ... a comparire dinanzi al Tribunale di ... all'udienza che sarà tenuta il ... [11] ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite all'art. 166 [12] c.p.c. e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis, con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli articoli 38 e 167 [13] c.p.c. Avverte inoltre che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'articolo 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e che la mancata comparizione alla suindicata udienza comporterà la prosecuzione del processo in sua declaranda contumacia[14], per ivi sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI [15] Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti: – dichiarare rescisso il predetto contratto per lesione ultra dimidium e per l'effetto disporre la restituzione del bene veduto e del prezzo corrisposto; – con vittoria di spese. [16] *** In via istruttoria [17] Chiede ammettersi consulenza tecnica, per accertare il valore del predetto immobile. Ammettersi altresì la prova per interrogatorio formale e, all'esito, per testi sui seguenti capitoli: 1. ...; 2. ...; 3. .... Elenco documenti allegati: 1) ...; 2) ...; 3) ... [18]. Con riserva di integrazione e precisazione delle conclusioni e delle istanze istruttorie ai sensi dell'art. 171-ter c.p.c. *** Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [19] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [20] pari ad Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] ... 1. L'azione in esame, afferendo ad un rapporto obbligatorio, può essere proposta sia nel foro generale del convenuto exartt. 18 e 19 c.p.c. (a seconda che si tratti di persona fisica o giuridica), sia nei fori c.d. concorrenti, di cui all'art. 20 c.p.c., ossia nel luogo dove l'obbligazione è sorta o in quello dove l'obbligazione deve essere eseguita. A quest'ultimo riguardo, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono recentemente intervenute risolvendo il contrasto che era sorto all'interno della giurisprudenza della S.C. nel senso che le obbligazioni pecuniarie da adempiere al domicilio del creditore a norma dell'art. 1182, comma 3 c.c. sono - agli effetti sia della mora “ ex re”, sia del forum destinatae solutionis - esclusivamente quelle liquide, delle quali cioè il titolo determini l'ammontare o indichi criteri determinativi non discrezionali; ai fini della competenza territoriale, i presupposti della liquidità sono accertati dal giudice in base allo stato degli atti, ai sensi dell'art. 38, comma 4 c.p.c. (Cass. S.U., n. 17989/2016). 2. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. Ad ogni modo, salve ipotesi eccezionali, l'atto di citazione deve essere contenuto entro 80.000 caratteri. 3. L'art. 163, comma 3, n. 2 c.p.c. contempla tra i requisiti della vocatio in ius quello relativo all'indicazione delle parti, cioè dell'attore e del convenuto (o dei convenuti). 4. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). 5. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore, è sufficiente l'indicazione del numero di fax, poiché l'indirizzo PEC è un dato ormai acquisito nei rapporti con la cancelleria: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014. 6. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione sopra citata. 7. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 6 c.p.c. è necessaria l'indicazione della procura; tuttavia la sua omissione non rientra tra le violazioni cui, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., il legislatore ha riconnesso la sanzione della nullità. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. Ai fini del deposito telematico dell'atto introduttivo (art. 16-bis, comma 1-bis d.l. n. 179/2012) si può indicare la seguente dicitura: «giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.». Tale formula attesta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. 8. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere «l'esposizione in modo chiaro e specifico dei fatti [ ... ] costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni». Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 9. L'azione non è ammissibile se la lesione non eccede la metà del valore che la prestazione eseguita o promessa dalla parte danneggiata aveva al tempo del contratto (art. 1448, comma 2 c.c.). 10. Ai sensi dell'art. 163, comma 3, n. 4 l'atto di citazione deve contenere «l'esposizione in modo chiaro e specifico [ ... ] degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni». Infatti, l'allegazione dei fatti e delle ragioni in diritto (n. 4) individua la c.d. causa petendi, ovvero il diritto sostanziale fatto valere in giudizio. 11. È inoltre necessario esporre - in modo chiaro, specifico e sintetico - le ragioni giuridiche sottese alla domanda 12. Ai sensi dell'art. 166 c.p.c. (il cui comma 1 è stato sostituito ad opera dell'art. 3, comma 12 d.lgs. n. 149/2022) il convenuto «deve costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno settanta giorni prima dell'udienza di comparizione fissata nell'atto di citazione depositando la comparsa di cui all'articolo 167 c.p.c. con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione». 13. Nella comparsa di costituzione e risposta tempestivamente depositata il convenuto ha l'onere a pena di decadenza di proporre un'eventuale domanda riconvenzionale, di sollevare eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio e d'altresì formulare la chiamata in causa di terzi. Può decidere dunque di costituirsi in un momento processuale successivo ma sarà decaduto dall'esercizio dei predetti poteri processuali. 14. L'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione-trattazione e l'invito a costituirsi contenuti nel n. 7 dell'art. 163, comma 3 c.p.c. costituiscono requisiti della vocatio in ius. 15. Altro requisito dell'edictio actionis è racchiuso nell'art. 163, comma 3, n. 3 il quale prevede che debba essere identificata la “cosa oggetto della domanda”, espressione da intendersi sia sotto il profilo formale, come provvedimento giurisdizionale richiesto al giudice (petitum immediato), sia sotto l'aspetto sostanziale come bene della vita di cui si chiede il riconoscimento (petitum mediato). 16. Ai sensi dell'art. 91 c.p.c., le spese processuali gravano sulla parte soccombente, tenuta a sopportare in via definitiva le spese dalla stessa anticipate ed a rimborsare le spese sostenute dalla controparte vittoriosa. 17. Le deduzioni istruttorie pur previste nell'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. non costituiscono un elemento della citazione previsto a pena di nullità, stante la possibilità di proporre le stesse anche in via diretta nella seconda memoria ex art. 171-ter e in forma contraria nella terza memoria di cui alla medesima disposizione. [19] [18]È stato precisato che, in tema di domanda giudiziale, l'identificazione della causa petendi va operata con riguardo all'insieme delle indicazioni contenute nell'atto di citazione e dei documenti ad esso allegati ai quali, quindi, può essere riconosciuta una funzione di chiarificazione del quadro allegatorio già prospettato purché risultino specificamente indicati nell'atto di citazione, come prescritto dall'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. (Cass. n. 3363/2019). 18. È stato precisato che, in tema di domanda giudiziale, l'identificazione della causa petendi va operata con riguardo all'insieme delle indicazioni contenute nell'atto di citazione e dei documenti ad esso allegati ai quali, quindi, può essere riconosciuta una funzione di chiarificazione del quadro allegatorio già prospettato purché risultino specificamente indicati nell'atto di citazione, come prescritto dall'art. 163, comma 3, n. 5 c.p.c. (Cass. n. 3363/2019). 19. La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2, d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». L'art. 13, comma 6 del medesimo decreto prevede la conseguenza dell'omissione della predetta dichiarazione di valore affermando che «Se manca la dichiarazione di cui all'articolo 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lettera g)»; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato. 20. Il contributo unificato è dovuto nella misura prevista dall'art. 13, comma 1 d.P.R. n. 115/2002 e ss.mm.ii. Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis d.P.R. n. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13, comma 1 lett. a) d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'art. 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005». COMMENTOSe vi è sproporzione tra la prestazione di una parte e quella dell'altra ed essa è dipesa dallo stato di bisogno di una parte, del quale l'altra ha approfittato per trarne vantaggio, la parte danneggiata può domandare la rescissione del contratto. L'azione non è ammissibile se la lesione non eccede la metà del valore che la prestazione eseguita o promessa dalla parte danneggiata aveva al tempo del contratto, salvo il disposto dell'art. 763 c.c. per la divisione (art. 1448, comma 5 c.c.). I tre presupposti (lesione ultra dimidium, stato di bisogno e approfittamento) devono essere tutti presenti al momento della conclusione del contratto per poter addivenire alla rescissione (Cass. II, n. 19138/2004). Non possono essere rescissi i contratti aleatori. Lo stato di bisogno è legato, di regola, ad un momento di difficoltà economica, ma non può escludersi che esso si ricolleghi alla mancanza di un bene diverso dal denaro (pur se di carattere non economico, quando tale mancanza comporti un danno anche di carattere patrimoniale) o anche alle condizioni ambientali (ad es. un contesto mafioso). Il bisogno può consistere nella semplice difficoltà economica o nella carenza di liquidità di carattere transitorio ed essere stato causato dallo stesso contraente, purché sia effettivo e non già solamente putativo (Cass. II, n. 2328/2010). Inoltre lo stesso deve essere stato determinante per la contrattazione nel senso dell'esistenza di un nesso di causalità psicologica tra stato di bisogno e decisione di contrarre, che a sua volta deve presentarsi come necessaria. Con riferimento al concetto di profittamento, la giurisprudenza ritiene sufficiente il contegno passivo di chi si limita a mantenere ferma un'offerta lesiva (Cass. II, n. 8519/2003), così come ritiene irrilevante il fatto che l'offerta provenga dal contraente leso o che costui non sia stato indotto in errore ma fosse ben consapevole della portata negativa dell'affare concluso (Cass. II, n. 1227/1979). Invece, per quanto concerne lo squilibrio tra le prestazioni lo stesso va verificato sulla base di accertamenti rigorosamente oggettivi, con riferimento al valore delle prestazioni al momento della conclusione del contratto (Cass. II, n. 4412/1989). Tale valore va calcolato avuto riguardo non solo alla prestazione principale ma anche a quelle accessorie e alle varie modalità. Sono escluse le solamente le spese che si affrontano per la stipula dell'atto. Infine, si segnala che i criteri per la valutazione della sproporzione tra le prestazioni corrispettive che integri gli estremi della lesione ultra dimidium sono rimessi al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui valutazione è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da congrua motivazione (Cass. II, n. 26979/2005). Per tutti gli aspetti procedurali si rinvia al commento della formula “Atto di citazione”. |