Atto di citazione per impugnazione di delibera condominialeInquadramentoLa formula in esame è modellata sull'azione volta ad impugnare una delibera condominiale. Come noto, l'art. 1137, comma 1 c.c. stabilisce che «le deliberazioni prese dall'assemblea a norma degli articoli precedenti sono obbligatorie per tutti i condomini». Tale norma vincola, dunque, tutti condomini, compresi assenti e dissenzienti, al rispetto di quanto deciso dalla maggioranza in assemblea. Tuttavia, la deliberazione assembleare affinché possa considerarsi validamente tenuta, deve avere determinati requisiti (artt. 1132-1135, 1136,1137 c.c.).In particolare, in tema di condominio negli edifici, debbono qualificarsi nulle le delibere dell'assemblea condominiale prive degli elementi essenziali, le delibere con oggetto impossibile o illecito (contrario all'ordine pubblico, alla morale o al buon costume), le delibere con oggetto che non rientra nella competenza dell'assemblea, le delibere che incidono sui diritti individuali sulle cose o servizi comuni o sulla proprietà esclusiva di ognuno dei condomini, le delibere comunque invalide in relazione all'oggetto; debbono, invece, qualificarsi annullabili le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell'assemblea, quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali, in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari, attinenti al procedimento di convocazione o di informazione dell'assemblea, quelle genericamente affette da irregolarità nel procedimento di convocazione, quelle che violano norme richiedenti qualificate maggioranze in relazione all'oggetto. Ne consegue che la mancata comunicazione, a taluno dei condomini, dell'avviso di convocazione dell'assemblea condominiale comporta, non la nullità, ma l'annullabilità della delibera condominiale, la quale, ove non impugnata nel termine di trenta giorni previsto dall'art. 1137, comma 3 c.c. (decorrente, per i condomini assenti, dalla comunicazione, e, per i condomini dissenzienti, dalla sua approvazione), è valida ed efficace nei confronti di tutti i partecipanti al condominio (Cass. S.U., n. 8605/2005). Il contributo unificato è dovuto in ragione del valore della causa ai sensi dell'art. 13, comma 1 d.P.R. n. 115/2002. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ATTO DI CITAZIONE [2] Per il Sig. ... [3], nato a ... il ... (C.F. [4] ... ), residente in ..., via/ piazza ... n. ... elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [5] ..., C.F. [6] ..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti ... allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.[7]. Per le comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'avvocato ... indica l'indirizzo PEC ... -attore- CONTRO Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. .... -convenuto- PREMESSO CHE IN FATTO [8] (ESPORRE - IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO - I FATTI) 1. il Sig. ... con contratto stipulato in data ... a rogito del Notaio dott. ... del Collegio Notarile di ..., ha venduto al Sig. ... un appartamento di ... locali e servizi, sito in ..., via ..., n. ..., contraddistinto in catasto al n. ..., foglio ... confinante: ... del valore di Euro ..., per la minor somma di ... Euro, per la necessità di avere l'immediata disponibilità della somma di ... occorrente per far fronte a ...; 2. la sproporzione delle prestazioni è dipesa dallo stato di bisogno in cui versava l'esponente, del quale l'altra parte ha approfittato per trarne vantaggio, come possono testimoniare i Sigg.ri ... e ...; 3. la lesione subita è superiore alla metà del valore dell'immobile [9]; 4. intende pertanto agire per la rescissione del contratto per lesione, ai sensi dell'art. 1448 c.c.; 5. (in uno dei punti della narrazione in fatto occorrerà indicare, così come richiesto dal nuovo n. 3-bis dell'art. 163 c.p.c., nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di procedibilità, l'assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento) IN DIRITTO [10] (ESPORRE – IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO – LE RAGIONI GIURIDICHE SOTTESE ALLA DOMANDA) a) ...; b) ...; c) .... Tutto ciò premesso, il Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, CITA il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/ piazza ... n. ... a comparire dinanzi al Tribunale di ... all'udienza che sarà tenuta il ... [11] ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite all'art. 166 [12] c.p.c. e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis, con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli articoli 38 e 167 [13] c.p.c. Avverte inoltre che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'articolo 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e che la mancata comparizione alla suindicata udienza comporterà la prosecuzione del processo in sua declaranda contumacia[14], per ivi sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI [15] Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti: – dichiarare rescisso il predetto contratto per lesione ultra dimidium e per l'effetto disporre la restituzione del bene veduto e del prezzo corrisposto; – con vittoria di spese. [16] *** In via istruttoria [17] Chiede ammettersi consulenza tecnica, per accertare il valore del predetto immobile. Ammettersi altresì la prova per interrogatorio formale e, all'esito, per testi sui seguenti capitoli: 1. ...; 2. ...; 3. .... Elenco documenti allegati: 1) ...; 2) ...; 3) ... [18]. Con riserva di integrazione e precisazione delle conclusioni e delle istanze istruttorie ai sensi dell'art. 171-ter c.p.c. *** Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [19] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [20] pari ad Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] ... COMMENTOL'art. 1137 nel testo in vigore dal 18 giugno 2013 (novellato dall'art. 15, comma 1 l. n. 2209/2012 dispone che: «Contro le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio ogni condomino assente, dissenziente o astenuto può adire l'autorità giudiziaria chiedendone l'annullamento nel termine perentorio di trenta giorni, che decorre dalla data della deliberazione per i dissenzienti o astenuti e dalla data di comunicazione della deliberazione per gli assenti. L'azione di annullamento non sospende l'esecuzione della deliberazione, salvo che la sospensione sia ordinata dall'autorità giudiziaria. L'istanza per ottenere la sospensione proposta prima dell'inizio della causa di merito non sospende né interrompe il termine per la proposizione dell'impugnazione della deliberazione. Per quanto non espressamente previsto, la sospensione è disciplinata dalle norme di cui al libro IV, titolo I, capo III, sezione I, con l'esclusione dell'articolo 669-octies, comma 6, del codice di procedura civile». In altri termini, secondo la giurisprudenza di legittimità, considerato che la norma in esame si limita a consentire ai dissenzienti ed agli assenti di agire in giudizio, per contestare la conformità alla legge o al regolamento di condominio delle decisioni adottate dall'assemblea, senza disporre nulla in ordine alle relative modalità, queste vanno individuate alla stregua della generale previsione dell'art. 163 c.p.c., secondo cui “la domanda si propone mediante citazione”. L'impugnativa deve essere proposta, sotto pena di decadenza, entro trenta giorni, i quali decorrono, per i dissenzienti (e gli astenuti), dal giorno in cui si è svolta l'assemblea, mentre per gli assenti, dalla data in cui hanno avuto comunicazione della deliberazione stessa da parte dell'amministratore. Ai fini della decorrenza, non è necessario (con riferimento agli assenti) che il verbale sia stato comunicato al destinatario seguendo particolari formalità, essendo sufficiente che il condomino ne abbia comunque acquisito compiuta conoscenza (Cass. n. 1716/1975). Se il termine per proporre opposizione cade di giorno festivo, per alcuni giudici è automaticamente prorogato al primo giorno successivo non festivo, mentre per altri (Trib. Napoli 31 gennaio 1980) la proroga è esclusa. Si segnala infine che l'art. 5 d.lgs. n. 28/2010 prevede che l'esperimento del procedimento di mediazione ai sensi del d.lgs. n. 28/2010 costituisce condizione di procedibilità della domanda giudiziale (c.d. mediazione obbligatoria) nella materia condominiale. L'improcedibilità deve essere eccepita dal convenuto, a pena di decadenza, o rilevata d'ufficio dal giudice, non oltre la prima udienza. Peraltro, l'art. 171-bis c.p.c. prescrive che il giudice segnali alle parti già nel decreto di fissazione dell'udienza che non risulta integrata una condizione di procedibilità della domanda. Se il giudice rileva che la mediazione è già iniziata ma non si è conclusa, fissa la successiva udienza dopo la scadenza del termine di tre mesi. Allo stesso modo provvede quando la mediazione non è stata esperita, assegnando contestualmente alle parti il termine di 15 giorni per la presentazione della domanda di mediazione. Non si tratta, quindi, di una sospensione del giudizio ma del differimento dell'udienza stabilito per consentire l'espletamento dell'attività conciliativa omessa. Per tutti gli aspetti procedurali si rinvia al commento della formula “Atto di citazione”. |