Atto di citazione per azione revocatoria ordinariaInquadramentoLa formula in esame è modellata sull'azione revocatoria ordinaria che costituisce, unitamente all'azione surrogatoria ed al sequestro conservativo, uno strumento di conservazione della garanzia patrimoniale c.d. generica, regolato dall'art. 2901 c.c., mediante il quale il creditore (revocante) può agire in giudizio per far dichiarare inefficace, nei suoi confronti, gli atti di disposizione patrimoniale coi quali il debitore arrechi pregiudizio alle sue ragioni. Nello specifico, la formula contempla la richiesta di revoca dell'atto di costituzione di un fondo patrimoniale (art. 167 c.c.). Il contributo unificato è dovuto in ragione del valore della causa ai sensi dell'art. 13, comma 1 d.P.R. n. 115/2002. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ATTO DI CITAZIONE [2] Per il Sig. ... [3], nato a ... il ... (C.F. [4] ... ), residente in ..., via/ piazza ... n. ... elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [5] ..., C.F. [6] ..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti ... allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.[7]. Per le comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'avvocato ... indica l'indirizzo PEC ... -attore- CONTRO Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/p.za ... n. .... -convenuto- PREMESSO CHE IN FATTO [8] (ESPORRE - IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO - I FATTI) 1. il Sig. ... con contratto stipulato in data ... a rogito del Notaio dott. ... del Collegio Notarile di ..., ha venduto al Sig. ... un appartamento di ... locali e servizi, sito in ..., via ..., n. ..., contraddistinto in catasto al n. ..., foglio ... confinante: ... del valore di Euro ..., per la minor somma di ... Euro, per la necessità di avere l'immediata disponibilità della somma di ... occorrente per far fronte a ...; 2. la sproporzione delle prestazioni è dipesa dallo stato di bisogno in cui versava l'esponente, del quale l'altra parte ha approfittato per trarne vantaggio, come possono testimoniare i Sigg.ri ... e ...; 3. la lesione subita è superiore alla metà del valore dell'immobile [9]; 4. intende pertanto agire per la rescissione del contratto per lesione, ai sensi dell'art. 1448 c.c.; 5. (in uno dei punti della narrazione in fatto occorrerà indicare, così come richiesto dal nuovo n. 3-bis dell'art. 163 c.p.c., nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di procedibilità, l'assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento) IN DIRITTO [10] (ESPORRE – IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO – LE RAGIONI GIURIDICHE SOTTESE ALLA DOMANDA) a) ...; b) ...; c) .... Tutto ciò premesso, il Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, CITA il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/ piazza ... n. ... a comparire dinanzi al Tribunale di ... all'udienza che sarà tenuta il ... [11] ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite all'art. 166 [12] c.p.c. e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis, con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli articoli 38 e 167 [13] c.p.c. Avverte inoltre che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'articolo 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e che la mancata comparizione alla suindicata udienza comporterà la prosecuzione del processo in sua declaranda contumacia[14], per ivi sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI [15] Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti: – dichiarare rescisso il predetto contratto per lesione ultra dimidium e per l'effetto disporre la restituzione del bene veduto e del prezzo corrisposto; – con vittoria di spese. [16] *** In via istruttoria [17] Chiede ammettersi consulenza tecnica, per accertare il valore del predetto immobile. Ammettersi altresì la prova per interrogatorio formale e, all'esito, per testi sui seguenti capitoli: 1. ...; 2. ...; 3. .... Elenco documenti allegati: 1) ...; 2) ...; 3) ... [18]. Con riserva di integrazione e precisazione delle conclusioni e delle istanze istruttorie ai sensi dell'art. 171-ter c.p.c. *** Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [19] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [20] pari ad Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] ... COMMENTOL'azione revocatoria (detta anche pauliana) suppone un comportamento attivo del debitore, il quale, mediante atti di disposizione del proprio patrimonio abbia prodotto oggettivo pregiudizio alle possibilità di soddisfacimento dei creditori. Le condizioni per l'esercizio dell'azione revocatoria ordinaria, consistenti i) nell'esistenza di un valido rapporto di credito tra creditore e debitore disponente, ii) nell'effettività del danno, quale lesione della garanzia patrimoniale a seguito del compimento da parte del debitore dell'atto traslativo, e iii) nella ricorrenza, in capo al debitore, ed eventualmente al terzo, della consapevolezza che con l'atto di disposizione venga a diminuire la consistenza delle garanzie spettanti ai creditori. In sostanza, condizioni per l'esercizio dell'azione revocatoria c.d. ordinaria sono: i) il pericolo di danno e ii) il consilium e partecipatio fraudis. L'art. 2901 c.c. prevede non già il danno in atto ma il semplice pregiudizio delle ragioni creditorie e cioè il periculum damni il quale comporti una modifica del patrimonio del debitore tale da rendere incerto l'eventuale proficuo esperimento dell'azione esecutiva nei suoi confronti (Trib. Massa 15 novembre 2016, n. 1058). Inoltre è in ogni caso necessario che il debitore fosse consapevole di ledere, in conseguenza dell'atto di disposizione, la garanzia del creditore (Cass. III, n. 8680/2009), ma tale consapevolezza sussisterà ogniqualvolta è ravvisabile il periculum damni. Se però l'atto di disposizione è antecedente all'assunzione dell'obbligazione spetterà al creditore la prova che l'atto era stato preordinato dal debitore, con dolo specifico, al fine di spogliarsi del patrimonio in vista del sorgere dell'obbligazione (Cass. III, n. 24757/2008). Se l'atto di disposizione è a titolo gratuito la prova del consilium fraudis è sufficiente (Cass. III, n. 591/1999); se l'atto è a titolo oneroso è necessario provare anche la partecipatio fraudis cioè la prova che il terzo contraente fosse consapevole del pregiudizio che l'atto arrecava (Cass. I, n. 66766/1998). Per tutti gli aspetti procedurali si rinvia al commento della formula “Atto di citazione”. |