Comparsa di costituzione e risposta a seguito di riassunzioneInquadramentoLa costituzione in giudizio è l'atto con il quale la parte si rende giuridicamente presente nel processo: nell'esemplificazione proposta, ciò avviene nel giudizio riassunto (dinanzi al giudice competente o a seguito di una vicenda anomala che ne ha determinato la sospensione). FormulaTRIBUNALE DI ... COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA A SEGUITO DI RIASSUNZIONE (Indicare nell'epigrafe se con domanda riconvenzionale oppure con chiamata di terzo) [1] Proc. n. ... / ... R.G. - sez. ... - Giudice dott. ... Per il Sig. ... [2], nato a ... il ... (C.F. ... [3] ), residente in ..., via/piazza ... n. ... (oppure) [la società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/p.zza ... n. ..., C.F.: ... IVA: ... ) [4] ], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ... [5], che li rappresenta e difende giusta procura alle liti ... allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3 c.p.c.[6]. Per le notificazioni e comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'Avv. ... indica l'indirizzo PEC .... -convenuto- CONTRO La Società ..., C.F. e/o P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ..., via/p.zza ... n. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. .... -attrice- *** Visto l'atto di citazione in riassunzione notificato in data ... a seguito di ... [7], con il presente atto provvede alla sua costituzione la Società, ut supra rappresentata, difesa e domiciliata, la quale si riporta a tutte le deduzioni, eccezioni, domande e richieste istruttorie già formulate con la comparsa di costituzione e risposta depositata in data ... di seguito integralmente trascritta: “ ... ”. (Eventuale [8] ) Al contenuto della stessa si aggiungono le seguenti eccezioni e contestazioni: ... Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] [9] 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. 2. Ai sensi dell'art. 125 c.p.c. la comparsa deve contenere tra gli altri l'indicazione delle parti. 3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011). 4. Se si tratta di persona giuridica occorre indicare il nome del legale rappresentante pro tempore, la sede legale e il codice fiscale e/o il numero di partita IVA. 5. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione sopra citata. 6. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. La dicitura «allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3 c.p.c.» attesta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. 7. Indicare l'evento a seguito del quale il giudizio è stato riassunto. 8. Eventuali eccezioni e/o contestazioni sorte con riferimento all'atto di citazione in riassunzione (ad es. nullità della procura, nullità della notifica, ecc.). 9. La riforma attuata con il d.lgs. n. 149/2012 ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. COMMENTOLa costituzione in giudizio è l'atto con il quale la parte si rende giuridicamente presente nel processo e impedisce che la parte possa essere dichiarata contumace. Il termine di costituzione è assoggettato alla sospensione feriale dei termini comunicazione. L'art. 167 c.p.c. elenca al comma 1 il contenuto tipico della comparsa di risposta, mentre nei commi 2 e 3 vengono evidenziate le attività presidiate dalla sanzione della decadenza. Quindi, ai sensi del comma 1 nella comparsa il convenuto deve proporre le sue difese prendendo posizione «in modo chiaro e specifico» sui fatti posti dall'attore a fondamento della sua pretesa, deve indicare le proprie generalità e il codice fiscale, i mezzi di prova di cui intende avvalersi, formulare le conclusioni, oltre ovviamente alla procura e alla sottoscrizione del difensore. La locuzione «in modo chiaro e specifico» è stata introdotta nell'art. 167 c.p.c. dall'art. 3, comma 12, lett. f) del d.lgs. n. 149/2022. Tale locuzione si raccorda con il principio contenuto nel nuovo art. 121, comma 1, c.p.c. così come modificato dal d.lgs. n. 149/2022, il quale sancisce che tutti gli atti processuali devono essere redatti “in modo chiaro e sintetico”. Il legislatore ha quindi ormai codificato un principio già fatto proprio dall'ordinamento amministrativo (v. art. 3 d.lgs. n. 104/2010) e comunque fatto proprio dalla giurisprudenza di merito e di legittimità in materia processual-civilistica. Ai sensi del comma 2 il convenuto nella comparsa dovrà proporre a pena di decadenza, un'eventuale domanda riconvenzionale (con la quale non si limita a chiedere il mero rigetto della domanda, ma chiede a sua volta che il Giudice emetta una pronuncia nei suoi confronti), deve sollevare le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio e deve altresì formulare la chiamata di terzi in causa (artt. 106 e 269 c.p.c.). In sostanza, il convenuto può costituirsi anche direttamente all'udienza ma ha l'onere di costituirsi in causa entro il termine di settanta giorni antecedenti l'udienza di prima comparizione se intende proporre domande riconvenzionali, chiamare in causa terzi o sollevare eccezioni, processuali e di merito, non rilevabili d'ufficio. Mediante la comparsa di risposta, ai sensi del comma 1 dell'art. 167, il convenuto ha l'onere di prendere posizione in modo chiaro e specifico sui fatti posti dall'attore a fondamento della domanda. Tale adempimento potrà altresì essere effettuato anche nei termini di cui alle memorie di cui all'art. 171-ter c.p.c. La definizione del tema del giudizio deve però essere letta e coordinata con il principio della “non contestazione” codificato nell'art. 115 c.p.c. dalla l. n. 69/2009, alla luce del quale il Giudice deve porre a fondamento della decisione “i fatti non specificamente contestati dalla parte costituita”. Pertanto il difetto di contestazione dei fatti allegati dall'attore implica, così, l'ammissione in giudizio degli stessi, se si tratta di fatti principali, ovvero costitutivi del diritto azionato, mentre quanto ai fatti secondari, cioè dedotti in esclusiva funzione probatoria, la non contestazione costituisce argomento di prova ai sensi dell'art. 116, comma 2 (Cass. III, n. 5356/2009). |