Comparsa di costituzione e risposta a fronte di azione surrogatoriaInquadramentoLa costituzione in giudizio è l'atto con il quale la parte si rende giuridicamente presente nel processo e impedisce che la parte possa essere dichiarata contumace. Mentre il vecchio testo dell'art. 166 c.p.c., applicabile ai procedimenti instaurati fino al 28 febbraio 2023, prevedeva che il convenuto debba costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno 20 giorni prima dell'udienza di comparizione fissata nell'atto di citazione (o 10 giorni prima in caso di abbreviazione dei termini ai sensi dell'art. 163-bis, comma 2 c.p.c.), depositando in cancelleria il proprio fascicolo contenente la comparsa di costituzione e risposta (art. 167 c.p.c.) con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione, la nuova formulazione dell'art. 166 c.p.c. prevede invece che il convenuto debba costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno 70 giorni prima dell'udienza di comparizione fissata nell'atto di citazione, depositando la comparsa di risposta di cui all'art. 167 c.p.c. con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione. Nell'esemplificazione proposta, vengono riprese le difese “tipiche” che possono essere spiegate, anche nel merito, dal convenuto rispetto ad un'azione surrogatoria. FormulaTRIBUNALE DI ... COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA [1] Proc. n. ... / ... R.G.- sez. ... - Giudice dott. ... PER il Sig. ... [2] nato a ... il ... (C.F. ... [3] ), residente in ..., via/piazza ... n. ... (oppure) [la società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/p.zza ... n. ..., C.F.: ... IVA: ... ) [4] ], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avvocato ..., C.F. ... [5], che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.[6]. Per le notificazioni e comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'Avvocato ... indica l'indirizzo PEC .... -convenuto- CONTRO Il Sig. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ... -attore- NONCHÈ NEI CONFRONTI DI Sig. ..., -altro convenuto- PREMESSO CHE - Con atto di citazione ritualmente notificato in data ... l'attore ... conveniva in giudizio i due convenuti al fine di sentire accogliere le seguenti conclusioni: “accertare e dichiarare l'inerzia di ... nell'esercitare i suoi diritti verso il terzo ... e, per l'effetto, ai sensi dell'art. 2900 c.c., accertare e dichiarare che ... ”; - A sostegno delle su riportate conclusioni l'attore sostiene che: (indicare riassumendo i fatti posti dall'attore a sostegno della domanda); - Con il presente atto si costituisce nel presente giudizio ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, contestando integralmente quanto sostenuto da controparte, in quanto infondato, per le seguenti ragioni in FATTO (ESPORRE - IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO [7] - I FATTI) A. Non sussiste l'inerzia lamentata dall'attore. B. In particolare, ... non ha affatto trascurato di esercitare i suoi diritti nei confronti di ... Al contrario, a ben vedere, ... ha posto in essere i seguenti comportamenti: ... DIRITTO (ESPORRE - IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO - LE RAGIONI GIURIDICHE SOTTESE ALLA DOMANDA) La giurisprudenza di legittimità (ex multis, Cass. II, n. 5805/2012) ha chiarito quanto segue. Il rilievo che l'azione surrogatoria possa essere esperita dal creditore anche nel caso in cui l'attività del debitore sia qualitativamente o quantitativamente insufficiente per la tutela della situazione giuridica del debitore stesso all'interno del rapporto con il terzo, non può, tuttavia, essere dilatato fino al punto da consentire l'interferenza del creditore anche rispetto a quelle attività del debitore che si risolvano in atti di disposizione del diritto stesso. L'azione surrogatoria, consentendo al creditore di prevenire e neutralizzare gli effetti negativi che possano derivare alle sue ragioni dall'inerzia del debitore, il quale ometta di esercitare le opportune azioni dirette ad incrementare il suo patrimonio, conferisce al creditore stesso la legittimazione all'esercizio di un diritto altrui, ed ha perciò carattere necessariamente eccezionale, potendo essere proposta solo nei casi ed alle condizioni previsti dalla legge. Ne discende che, qualora il debitore non sia più inerte, per aver posto in essere comportamenti idonei e sufficienti a far ritenere utilmente espressa la sua volontà in ordine alla gestione del rapporto, viene a mancare il presupposto perché a lui possa sostituirsi il creditore, il quale non può sindacare le modalità con cui il debitore abbia ritenuto di esercitare la propria situazione giuridica nell'ambito del rapporto, né contestare le scelte e l'idoneità delle manifestazioni di volontà da questo poste in essere a produrre gli effetti riconosciuti dall'ordinamento, soccorrendo all'uopo altri strumenti di tutela a garanzia delle pretese del creditore, quali, ove ne ricorrano i requisiti, l'azione revocatoria ovvero l'opposizione di terzo. *** Tutto quanto sopra premesso, ritenuto e considerato, il Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, rassegna le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ecc.mo Tribunale di ... adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis e con riserva di ulteriormente eccepire, dedurre e argomentare, per i motivi sopra esposti: rigettare le richieste di parte attrice in quanto infondate in fatto e in diritto; con vittoria di spese [8]. In via istruttoria [9] : Si depositano in copia i seguenti documenti: 1. ...; 2. ...; 3. ... Si chiede l'ammissione della prova testimoniale sui seguenti capitoli di prova: 1. Vero è che ...; 2. Vero è che ...; 3. Vero è che ... Si indicano quali testimoni i Sigg.ri: 1. Sig. ..., residente in ..., alla via ... n. ...; 2. Sig. ..., residente in ..., alla via ... n. ... Si chiede ammettersi interrogatorio formale del legale rappresentante della Società sul seguente capitolo: Vero è che ... Si chiede che il Giudice Voglia disporre CTU al fine di ... Si chiede che il Giudice adito Voglia disporre l'esibizione ex art. 210 c.p.c. dei seguenti documenti oppure ordinare l'ispezione ex art. 258 e ss. c.p.c. dei seguenti luoghi: ... Con riserva di meglio articolare idonei mezzi istruttori, entro i termini di cui all'art. 171-ter c.p.c. nonché con richiesta di ammissione a prova contraria sui capitoli di prova eventualmente richiesti da parte attrice. (Eventuale dichiarazione di valore della causa in caso di domanda riconvenzionale o di chiamata di terzo che importino un aumento del valore della causa [10] ). Luogo e data ... Firma Avv. ... [atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] [11] 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. La comparsa di costituzione e risposta deve avere un'estensione massima di 80.000 caratteri. 2. Ai sensi dell'art. 125 c.p.c. la comparsa deve contenere, tra gli altri elementi, l'indicazione delle parti. 3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif. nella l. n. 111/2011). 4. Se si tratta di persona giuridica occorre indicare il nome del legale rappresentante pro tempore, la sede legale e il codice fiscale e/o il numero di partita Iva. 5. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione sopra citata. 6. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. La dicitura «allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3, c.p.c.» attesta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. 7. È importante segnalare che anche la comparsa di costituzione e risposta (così come tutti gli atti processuali) dovrà essere redatta “in modo chiaro e sintetico” (tale disposizione è contenuta nel nuovo art. 121, comma 1, c.p.c. così come modificato dal d.lgs. n. 149/2022). Il legislatore ha quindi ormai codificato un principio già fatto proprio dall'ordinamento amministrativo (v. art. 3 d.lgs. n. 104/2010) e comunque fatto proprio dalla giurisprudenza di merito e di legittimità in materia processual-civilistica. 8. Le spese in questione sono le spese di assistenza legale relative al giudizio che il Giudice liquida ai sensi dell'art. 91 c.p.c. 9. Così come per l'atto di citazione non è elemento necessario l'indicazione dei mezzi di prova e dei documenti che offre in comunicazione, poiché gli stessi posso essere indicati nei termini di cui alle nuove memorie integrative di cui all'art. 171-ter c.p.c. 10. Ai sensi dell'art. 14, comma 3 d.P.R. n. 115/2002 «[ ... ] Le altre parti, quando modificano la domanda o propongono domanda riconvenzionale o formulano chiamata in causa o svolgono intervento autonomo, sono tenute a farne espressa dichiarazione e a procedere al contestuale pagamento di un autonomo contributo unificato, determinato in base al valore della domanda proposta». Il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis, d.P.R. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13, comma 1, lett. a), d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'articolo 5, comma 2 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005». 11. La riforma attuata con il d.lgs. n. 149/2022 ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. COMMENTOLa costituzione in giudizio è l'atto con il quale la parte si rende giuridicamente presente nel processo e impedisce che la parte possa essere dichiarata contumace. Il termine di costituzione è assoggettato alla sospensione feriale dei termini. L'art. 166 c.p.c. (nella sua nuova versione) dispone che il convenuto debba costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno settanta giorni prima dell'udienza di comparizione fissata nell'atto di citazione, depositando in cancelleria il proprio fascicolo contenente la comparsa di costituzione e risposta (art. 167 c.p.c.) con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione. Dovrà depositare anche la nota di iscrizione a ruolo nel caso in cui si costituisca prima dell'attore. Deve precisarsi che è irrilevante la mancata produzione, da parte del convenuto, della copia notificata della citazione, qualora la causa sia stata iscritta a ruolo dall'attore, poiché in tal caso l'elemento richiesto dalla legge è già acquisito al processo e sarebbe inutile pretenderne la duplicazione. Il termine previsto dall'art. 166 c.p.c. per la costituzione non è perentorio, per cui quest'ultimo può costituirsi fino all'udienza di precisazione delle conclusioni (Cass. II, n. 6905/1992). In quest'ultimo caso, però, il convenuto incorre nelle decadenze previste dall'art. 167. Orbene, l'art. 167 c.p.c. elenca al comma 1 il contenuto tipico della comparsa di risposta, mentre nei commi 2 e 3 vengono evidenziate le attività presidiate dalla sanzione della decadenza. Quindi, ai sensi del comma 1 nella comparsa il convenuto deve proporre le sue difese prendendo posizione (in modo chiaro e specifico, come da modifica apportata dal d.lgs. n. 149/2022) sui fatti posti dall'attore a fondamento della sua pretesa, deve indicare le proprie generalità e il codice fiscale, i mezzi di prova di cui intende avvalersi, formulare le conclusioni, oltre ovviamente alla procura e alla sottoscrizione del difensore. Ai sensi del comma 2 il convenuto nella comparsa dovrà proporre a pena di decadenza un'eventuale domanda riconvenzionale (con la quale non si limita a chiedere il mero rigetto della domanda, ma chiede a sua volta che il Giudice emetta una pronuncia nei suoi confronti), deve sollevare le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio e deve altresì formulare la chiamata di terzi in causa (106 e 269 c.p.c.). È stato recentemente precisato, in sede di legittimità, che il differimento della prima udienza ex art. 168-bis, comma 5 c.p.c. intervenuto dopo la scadenza del termine per la costituzione del convenuto ex art. 166 c.p.c. non determina la rimessione in termini dello stesso convenuto ai fini della sua tempestiva costituzione e, di conseguenza, restano ferme le decadenze già maturate a suo carico ai sensi dell'art. 167 c.p.c. (Cass. n. 2394/2020). Come anticipato, nel contenuto della comparsa di risposta stabilito dal comma 1 dell'art. 167 (come anche in quello della memoria difensiva ex art. 416, comma 3) c'è l'onere per il convenuto di prendere posizione (in modo chiaro e specifico, come da modifica apportata dal d.lgs. n. 149/2022) sui fatti posti dall'attore a fondamento della domanda. La definizione del tema del giudizio deve essere letta e coordinata con il principio della “non contestazione” codificato nell'art. 115 c.p.c. dalla l. n. 69/2009, alla luce del quale il Giudice deve porre a fondamento della decisione “i fatti non specificamente contestati dalla parte costituita”. Pertanto il difetto di contestazione dei fatti allegati dall'attore implica, così, l'ammissione in giudizio degli stessi, se si tratta di fatti principali, ovvero costitutivi del diritto azionato, mentre quanto ai fatti secondari, cioè dedotti in esclusiva funzione probatoria, la non contestazione costituisce argomento di prova ai sensi dell'art. 116, comma 2 (Cass. III, n. 5356/2009). |