Comparsa di costituzione e risposta del terzo chiamatoInquadramentoIl convenuto, anche nella veste di terzo chiamato in giudizio, si costituisce in causa mediante la comparsa di costituzione e risposta nella quale è tenuto a prendere posizione sui fatti allegati dall'attore (sebbene possa fare ciò, senza incorrere nell'effetto di non contestazione di cui all'art. 115 c.p.c. sino alla prima memoria ex art. 171-ter c.p.c.). La costituzione in giudizio è l'atto con il quale la parte si rende giuridicamente presente nel processo e impedisce che la parte possa essere dichiarata contumace. Mentre il vecchio testo dell'art. 166 c.p.c., applicabile ai procedimenti instaurati fino al 28 febbraio 2023, prevede che il convenuto debba costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno 20 giorni prima dell'udienza di comparizione fissata nell'atto di citazione (o 10 giorni prima in caso di abbreviazione dei termini ai sensi dell'art. 163-bis, comma 2 c.p.c.), depositando il proprio fascicolo contenente la comparsa di costituzione e risposta (art. 167 c.p.c.) con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione, la nuova formulazione dell'art. 166 c.p.c. prevede invece che il convenuto debba costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno 70 giorni prima dell'udienza di comparizione fissata nell'atto di citazione, depositando la comparsa di risposta di cui all'art. 167 c.p.c. con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione. FormulaTRIBUNALE ORDINARIO DI ... COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA [1] (INDICARE SE CON DOMANDA RICONVENZIONALE OPPURE CON CHIAMATA DI TERZO) proc. n. ... / ... R.G. – sez. ... – Giudice Dott. ... Per il Sig. [2] ..., nato a ... il ... (C.F. [3] ... ), residente in ..., via/ piazza ... n. ... (oppure) [la società ..., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ... ( ... ), via/piazza ... n. ..., C.F. ... P.I. ... ) [4] elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [5] ..., C.F. [6] ..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti ... allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.[7]. Per le notificazioni e comunicazioni riguardanti il presente giudizio l'avvocato ... indica l'indirizzo PEC .... -terzo chiamato- CONTRO La Società ..., C.F. e/o P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ..., con sede in ..., via/piazza ... n. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. ... -attrice- NONCHÉ CONTRO Il Sig. ..., C.F. ..., residente in ... alla via ... n. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ...; -convenuto- PREMESSO CHE – Con atto di citazione notificato in data ... la Società ... ha convenuto in giudizio il Sig. ... al fine di ...; – con il decreto ex art. 171-bis c.p.c., il Giudice Istruttore ritenendo opportuno che il processo si svolgesse anche nei confronti dell'odierno esponente, ha differito la prima udienza di comparizione e trattazione ex art. 269 c.p.c. al fine di consentire al convenuto ... la chiamata in causa del Sig. ...; – il convenuto ..., pertanto, con atto di citazione per chiamata di terzo notificato in data ... ha regolarmente citato l'esponente per la predetta udienza. – Con il presente atto si costituisce nel presente giudizio il Sig. ..., come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, contestando integralmente quanto sostenuto dalle controparti, in quanto infondato, per le seguenti ragioni in FATTO (ESPORRE – IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO [8] – I FATTI) DIRITTO (ESPORRE – IN MODO CHIARO, SPECIFICO E SINTETICO – LE RAGIONI GIURIDICHE SOTTESE ALLA DOMANDA) 1) Proporre eventuali eccezioni processuali. 2) Proporre eventuali eccezioni di merito. 3) Esposizione delle ragioni fondanti l'eventuale domanda riconvenzionale. 4) Esposizione delle ragioni fondanti l'eventuale chiamata di terzo in causa. *** Tutto quanto sopra premesso, ritenuto e considerato, il Sig. ..., come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, rassegna le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ecc.mo Tribunale di ... adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis e con riserva di ulteriormente eccepire, dedurre e argomentare, per i motivi sopra esposti: IN VIA PRELIMINARE A. Accertare e dichiarare (indicare le eccezioni di natura processuale) e, per l'effetto, rigettare le richieste attore in quanto inammissibili e/o improcedibili; (nel caso in cui si effettui la chiamata di terzo in causa è necessario ai sensi dell'art. 269 c.p.c. farne la dichiarazione e contestualmente chiedere lo spostamento della prima udienza allo scopo di consentire la citazione del terzo nel rispetto dei termini di cui all'art. 163-bis). NEL MERITO B. Accertare e dichiarare (indicare le richieste di merito) e, per l'effetto, rigettare le richieste di parte attrice in quanto infondate; IN VIA RICONVENZIONALE C. Accertare e dichiarare (indicare la domanda) e, per l'effetto, condannare parte attrice a ...; In ogni caso: D. Con vittoria di spese. IN VIA ISTRUTTORIA [9] Si depositano in copia i seguenti documenti: 1. ...; 2. ...; 3. .... Si chiede l'ammissione della prova testimoniale sui seguenti capitoli di prova: 1. Vero è che ...; 2. Vero è che ...; 3. Vero è che .... Si indicano quali testimoni i Sigg.ri: 1. Sig. ..., residente in ..., alla via ... n. ...; 2. Sig. ..., residente in ..., alla via ... n. .... Si chiede ammettersi interrogatorio formale del legale rappresentante della Società .... sul seguente capitolo: Vero è che .... Si chiede che il Giudice Voglia disporre CTU al fine di .... Si chiede che il Giudice adito Voglia disporre l'esibizione ex art. 210 c.p.c. dei seguenti documenti oppure ordinare l'ispezione ex art. 258 e ss. c.p.c. dei seguenti luoghi. Con riserva di meglio articolare idonei mezzi istruttori, entro gli assegnandi termini di cui all'art. 171-ter c.p.c. nonché con richiesta di ammissione a prova contraria sui capitoli di prova eventualmente richiesti da parte attrice. (Eventuale dichiarazione di valore della causa in caso di domanda riconvenzionale o di chiamata di terzo che importino un aumento del valore della causa). Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara [10] che il valore del presente procedimento è pari ad Euro ... e, pertanto, all'atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo unificato [11] pari ad Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... [Atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] ... 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art.46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. La comparsa di costituzione e risposta può essere di 80.000 caratteri al massimo. 2. La comparsa deve contenere, tra gli altri elementi, l'indicazione delle parti (art. 125 c.p.c.). 3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). 4. Se si tratta di persona giuridica occorre indicare il nome del legale rappresentante pro tempore, la sede legale e il C.F. e/o il numero di partita iva. 5. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore, è sufficiente l'indicazione del numero di fax, poiché l'indirizzo PEC è un dato ormai acquisito nei rapporti con la cancelleria: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014. 6. L'indicazione del C.F. dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione sopra citata. 7. La procura può essere generale o speciale (art. 83 c.p.c.). Nel caso di procura generale alle liti, redatta per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, dovranno esserne indicati gli estremi. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine del ricorso. La dicitura «allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto ai sensi dell'art. 83, comma 3 c.p.c.» attesta l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito dal nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c. 8. È opportuno segnalare che anche la comparsa di costituzione e risposta (così come tutti gli atti processuali) dovrà essere redatta “in modo chiaro e sintetico” (tale disposizione è contenuta nel nuovo art. 121, comma 1 c.p.c. così come modificato dal d.lgs. n. 149/2022). Il legislatore ha quindi ormai codificato un principio già fatto proprio dall'ordinamento amministrativo (v. art. 3 d.lgs. n. 104/2010) e comunque fatto proprio dalla giurisprudenza di merito e di legittimità in materia processual-civilistica. 9. Così come per la citazione non è necessaria a pena di decadenza l'indicazione dei mezzi di prova e dei documenti che offre in comunicazione, poiché ciò può avvenire anche nei termini di cui alle nuove memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. 10. La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2 d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». Orbene, l'art. 13, comma 6 del medesimo decreto prevede la conseguenza dell'omissione della predetta dichiarazione di valore affermando che «Se manca la dichiarazione di cui all'articolo 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lett. g)»; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato. 11. Il contributo unificato è dovuto nella misura prevista dall'art. 14, comma 1 d.P.R. n. 115/2002 solo ove il terzo proponga un'autonoma domanda. In tal caso il pagamento del contributo unificato, ai sensi del nuovo art. 18-bis d.P.R. 115/2002 (così come modificato dall'art. 13, comma 1, lett. a) d.lgs. n. 149/2022), «è corrisposto tramite la piattaforma tecnologica di cui all'articolo 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82». COMMENTOIl convenuto, anche nella veste di terzo chiamato in giudizio, si costituisce in causa mediante la comparsa di costituzione e risposta con la quale è tenuto a prendere posizione sui fatti allegati dall'attore (sebbene possa fare ciò, senza incorrere nell'effetto di non contestazione di cui all'art. 115 c.p.c. sino alla prima memoria ex art. 171-ter c.p.c.). Come anticipato, nel contenuto della comparsa di risposta stabilito dal comma 1 dell'art. 167 (come anche in quello della memoria difensiva ex art. 416, comma 3): il convenuto deve a pena di decadenza proporre un'eventuale domanda riconvenzionale, deve sollevare eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio e deve altresì formulare la chiamata in causa di terzi. Il convenuto deve proporre tutte le sue difese in modo chiaro e specifico. In tale ultimo caso si tratta, però, di adempimento dilazionabile nel prosieguo del giudizio, segnando soltanto l'udienza di trattazione, pur con tutte le scansioni contemplate dalle nuove memorie integrative di cui all'art. 171-ter c.p.c., il limite per la contestazione dei fatti allegati dalla controparte. La definizione del tema del giudizio deve però essere letta e coordinata con il principio della “non contestazione” codificato nell'art. 115 c.p.c. dalla l. n. 69/2009, alla luce del quale il giudice deve porre a fondamento della decisione “i fatti non specificamente contestati dalla parte costituita”. Pertanto il difetto di contestazione dei fatti allegati dall'attore implica, così, l'ammissione in giudizio degli stessi, se si tratta di fatti principali, ovvero costitutivi del diritto azionato, mentre quanto ai fatti secondari, cioè dedotti in esclusiva funzione probatoria, la non contestazione costituisce argomento di prova ai sensi dell'art. 116, comma 2 (Cass. III, n. 5356/2009). Per tutti gli aspetti procedurali si rinvia al commento della formula “Comparsa di costituzione e risposta”. |