Memoria ex art. 171-ter, n. 1 c.p.c.InquadramentoAi sensi dell'art. 171-ter c.p.c., le parti, a pena di decadenza, con le memorie integrative possono: 1) almeno quaranta giorni prima dell'udienza di cui all'art. 183, proporre le domande e le eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo, nonché precisare o modificare le domande, eccezioni e conclusioni già proposte e inoltre, con la stessa memoria, l'attore può chiedere di essere autorizzato a chiamare in causa un terzo, se l'esigenza è sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta; 2) almeno venti giorni prima dell'udienza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande o delle eccezioni nuove da queste formulate nella memoria di cui al numero 1), nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali; 3) almeno dieci giorni prima dell'udienza, replicare alle eccezioni nuove e indicare la prova contraria. Mentre il vecchio testo dell'art. 183 c.p.c. (in particolare il suo comma 6, n. 1), applicabile ai procedimenti instaurati fino al 28 febbraio 2023, contempla la possibilità che le parti depositino (nel “primo” termine di 30 giorni concesso, su richiesta delle parti, dal giudice dopo l'udienza di prima comparizione e trattazione) memorie limitate alle sole precisazioni o modificazioni delle domande, delle eccezioni e delle conclusioni già proposte, il nuovo art. 171-ter c.p.c. (introdotto dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022), e in particolare il n. 1 di tale disposizione, prevede che le parti (almeno 40 giorni prima dell'udienza di prima comparizione e trattazione) possano depositare una “prima” memoria integrativa con cui, a pena di decadenza, proporre le domande e le eccezioni che siano conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo, precisare o modificare le domande, eccezioni e conclusioni già proposte, nonché chiedere di essere autorizzate (ciò vale per l'attore) a chiamare in causa un terzo qualora l'esigenza sia sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta. L'art. 171-ter c.p.c. rappresenta uno dei punti cardine del riassetto della fase introduttiva e di quella istruttoria del processo civile operato dal d.lgs. n. 149/2022. Ai fini della piena comprensione della portata di tale neo-introdotta memoria integrativa ex art. 171-ter n. 1 c.p.c., va tenuto conto del fatto che l'art. 171-bis c.p.c. (anch'esso introdotto dal d.lgs. n. 149/2022 e quindi applicabile – ai sensi dell'art. 35 dello stesso d.lgs. n. 149/2022, così come modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a) della l. n. 197/2022 – a decorrere dal 28 febbraio 2023 per i procedimenti instaurati successivamente a tale data) prevede che nelle memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. le parti possano/debbano trattare anche le questioni rilevabili d'ufficio di cui il giudice abbia ritenuto (indicandolo alle parti nei 15 giorni successivi alla costituzione del convenuto) opportuna la trattazione (anche con riguardo alle condizioni di procedibilità della domanda e alla sussistenza dei presupposti per procedere con rito semplificato). FormulaTRIBUNALE DI ... MEMORIA EX ART. 171-TER, N. 1 C.P.C.[1] Proc. n. ... / ... R.G. - sez. ... - Giudice Dott. ... PER i Sig.ri ... e ..., (di seguito, per brevità, anche “i Genitori”) sia in proprio che in qualità di genitori esercenti la potestà sul figlio minore ..., rappresentati e difesi dall'Avv. ...; -attori- CONTRO La Società ..., C.F. e/o P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. ... -convenuta- NONCHÉ CONTRO ... Assicurazioni., C.F. e/o P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. ... -terza chiamata- *** I Genitori, nel riportarsi integralmente al contenuto del proprio atto introduttivo, in questa sede intendono, alla luce del contenuto della comparsa di costituzione e risposta della convenuta e della terza chiamata, proporre domande ed eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dalla convenuta e dalla terza chiamata, dedurre in merito alle questioni rilevabili d'ufficio indicate dal giudice, e comunque precisare e/o modificare e domande, eccezioni e conclusioni già proposte, nella maniera seguente. 1. Sulla nuova domanda e sulle nuove eccezioni conseguenti alla domanda riconvenzionale o eccezioni della convenuta o della terza chiamata. Atteso che la convenuta e la terza chiamata, nelle proprie comparse di costituzione e risposta, hanno chiesto ... e/o hanno eccepito che ..., di conseguenza gli odierni attori si trovano a dover proporre, nella presente memoria, la seguente domanda ... e le seguenti eccezioni .... 2. Sulle questioni rilevabili d'ufficio di cui il giudice ha ritenuto opportuna la trattazione. Atteso che con ordinanza del ... il giudice ha ritenuto opportuna la trattazione delle seguenti questioni rilevabili d'ufficio ..., con la presente memoria integrativa si deduce quanto segue in merito a tali questioni rilevabili d'ufficio: .... 3. Sull'effettivo accesso oneroso alla pista di pattinaggio ghiaccio. Diversamente da quanto sostenuto nelle avverse comparse di costituzione e risposta (in cui viene insinuato che gli attori sarebbero asseritamente entrati nella pista da ghiaccio senza valido titolo di accesso), i Genitori, unitamente al figlio ..., accedevano in data ... alla pista di pattinaggio sul ghiaccio gestita dalla convenuta previo pagamento della tariffa per i tre ingressi, comprensiva del noleggio dei pattini a lama, per un totale di Euro .... Ci si riserva pertanto di fugare qualsivoglia dubbio in merito mediante produzione, con la prossima memoria, di una copia del biglietto di ingresso, del relativo scontrino fiscale e della ricevuta di “transazione eseguita” del circuito Maestro. 4. Sull'assenza dell'asserita culpa in vigilando da parte dei genitori. Al fine di fornire una veritiera e completa sequenza degli eventi che hanno portato al sinistro di cui il minore è rimasto vittima, appare opportuno precisare che i Genitori, al momento della caduta, si trovavano esattamente accanto al figlio, che seguivano in maniera ravvicinata proprio per aiutarlo e supportarlo negli spostamenti (non, quindi, in una remota area dell'impianto come insinuato dalla terza chiamata). Il sinistro si verificava allorquando il bambino ... era ormai giunto, proprio con l'aiuto dei Genitori, al bordo della pista in prossimità di una delle uscite ed ivi cadeva. Al riguardo si evidenzia inoltre come quella che poteva essere una normale e sostanzialmente innocua caduta sul ghiaccio determinava un evento gravemente traumatico proprio a causa della specifica e inopinata insidiosità delle strutture presenti in prossimità della detta uscita nella struttura gestita dalla convenuta. Alla luce di quanto sopra, appaiono assolutamente prive di pregio le ricostruzioni degli eventi proposte dalla convenuta e dalla terza chiamata, che vedono la causa del sinistro in fantasiose mancanze dei genitori. È del tutto pleonastico, quindi, evidenziare come il presunto conflitto di interessi dei genitori del piccolo ... sollevato dalla terza chiamata sia, per usare un eufemismo, del tutto non ipotizzabile. *** Tutto quanto sopra premesso, ritenuto e considerato, gli attori, come sopra rappresentati, difesi e domiciliati, insistono per l'accoglimento delle conclusioni rassegnate nell'atto di citazione [o, eventualmente, aggiungere le domande che siano conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dalla convenuta e dalla terza chiamata] Luogo e data ... Firma Avv. ... [Atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] 1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023. CommentoCome evidenziato sopra, ai sensi dell'art. 171-ter c.p.c., le parti, a pena di decadenza, con memorie integrative possono: 1) almeno quaranta giorni prima dell'udienza di cui all'art. 183, proporre le domande e le eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo, nonché precisare o modificare le domande, eccezioni e conclusioni già proposte e inoltre, con la stessa memoria, l'attore può chiedere di essere autorizzato a chiamare in causa un terzo, se l'esigenza è sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta; 2) almeno venti giorni prima dell'udienza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande o delle eccezioni nuove da queste formulate nella memoria di cui al numero 1), nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali; 3) almeno dieci giorni prima dell'udienza, replicare alle eccezioni nuove e indicare la prova contraria. Di conseguenza (in sostituzione delle “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, n. 1 c.p.c., ex art. 183, comma 6, n. 2 c.p.c. ed ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c.) le parti (per effetto della riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022) depositeranno le memorie integrative ex art. 171-ter n. 1 c.p.c., ex art. 171-ter n. 2 c.p.c. ed ex art. 171-ter n. 3 c.p.c. Tuttavia la permanenza di uno schema basato sulla sequenza di tre memorie non deve far pensare che le “nuove” tre memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. vadano semplicemente a sostituire le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c. Infatti vi sono delle differenze decisamente rilevanti. Anzitutto, non si tratta più (come accadeva per le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c.) di memorie da depositare (rispettivamente 30, 30 e 20 giorni) dopo l'udienza di prima comparizione e trattazione, solamente laddove (su richiesta delle parti) il giudice avesse concesso di depositarle. Infatti il nuovo assetto della fase introduttiva ed istruttoria del processo civile prevede che tali tre memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. vengano depositate prima dell'udienza di prima comparizione e trattazione (per la precisione 40, 20 e 10 giorni prima di tale udienza); quindi non servirà più (come invece accadeva per le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6 c.p.c.) la concessione, da parte del giudice, del termine per depositare tali memorie. Per quanto concerne in particolare il contenuto della nuova memoria integrativa ex art. 171-ter n. 1 c.p.c., vale la pena osservare che, in aggiunta a quanto era già concesso fare con la vecchia memoria ex art. 183, comma 6, n. 1 c.p.c. (id est precisare o modificare le domande, le eccezioni e le conclusioni già proposte), nella nuova memoria ex art. 171-ter n. 1 c.p.c. le parti potranno anche proporre le domande e le eccezioni che siano conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo e l'attore potrà anche chiedere di essere autorizzato a chiamare in causa un terzo qualora l'esigenza sia sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta (attività processuali che, prima di quest'ultima riforma, potevano e dovevano essere svolte all'udienza di prima comparizione e trattazione, come previsto dall'ormai vecchia formulazione del comma 5 dell'art. 183 c.p.c.). Inoltre, qualora il giudice indichi alle parti le questioni rilevabili d'ufficio di cui ritiene opportuna la trattazione, anche con riguardo alle condizioni di procedibilità della domanda e alla sussistenza dei presupposti per procedere con rito semplificato, tali questioni sono trattate dalle parti nelle memorie integrative di cui all'art. 171-ter c.p.c. [aggiornamento relativo alla vecchia memoria ex art. 183, comma 6, n. 1 c.p.c.; tuttavia si ritiene che possa essere utile ai anche ai fini del corretto inquadramento dei limiti di modificabilità delle domande nella nuova memoria integrativa ex art. 171-ter n. 1 c.p.c.] A riguardo, superando il pregresso orientamento più restrittivo, le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno chiarito che la modificazione della domanda ammessa ex art. 183 c.p.c. può riguardare anche uno o entrambi gli elementi oggettivi della stessa (petitum e causa petendi), sempre che la domanda così modificata risulti comunque connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e senza che, perciò solo, si determini la compromissione delle potenzialità difensive della controparte, ovvero l'allungamento dei tempi processuali (cfr. Cass. S.U., n. 12310/2015, la quale ha di conseguenza ritenuto ammissibile la modifica, nella memoria ex art. 183 c.p.c., dell'originaria domanda formulata ex art. 2932 c.c. con quella di accertamento dell'avvenuto effetto traslativo). In senso analogo, più di recente, le stesse Sezioni Unite della Suprema Corte hanno inoltre precisato che è ammissibile la domanda di arricchimento senza causa ex art. 2041 c.c., proposta in via subordinata con la prima memoria ai sensi dell'art. 183, comma 6, c.p.c., nel corso del processo introdotto con domanda di adempimento contrattuale, qualora si riferisca alla stessa vicenda sostanziale dedotta in giudizio, trattandosi di domanda comunque connessa (per incompatibilità) a quella inizialmente formulata (Cass. S.U., n. 22404/2018). [giurisprudenza relativa alla vecchia memoria ex art. 183, comma 6, n. 1 c.p.c.; tuttavia si ritiene che possa essere utile ai anche ai fini del corretto inquadramento dell'ambito di applicabilità della nuova memoria integrativa ex art. 171-ter n. 1 c.p.c.] A seguito dell'introduzione della normativa sul processo telematico, tale memoria, così come tutti gli atti di parte che seguono, non va più depositata manualmente in cancelleria dal difensore, ma vi deve pervenire in via telematica direttamente dallo studio dell'avvocato. |