Memoria ex art. 171-ter, n. 2 c.p.c.

Rosaria Giordano
Vincenza Di Cristofano

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 171-terc.p.c., le parti, a pena di decadenza, con memorie integrative possono:

1) almeno quaranta giorni prima dell'udienza di cui all'art. 183, proporre le domande e le eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo, nonché precisare o modificare le domande, eccezioni e conclusioni già proposte e inoltre, con la stessa memoria, l'attore può chiedere di essere autorizzato a chiamare in causa un terzo, se l'esigenza è sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta;

2) almeno venti giorni prima dell'udienza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande o delle eccezioni nuove da queste formulate nella memoria di cui al numero 1), nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali;

3) almeno dieci giorni prima dell'udienza, replicare alle eccezioni nuove e indicare la prova contraria.

Mentre il vecchio testo dell'art. 183 c.p.c. (in particolare il suo comma 6, n. 2), applicabile ai procedimenti instaurati fino al 28 febbraio 2023, contempla la possibilità che le parti depositino (nel “secondo” termine di 30 giorni concesso, su richiesta delle parti, dal giudice dopo l'udienza di prima comparizione e trattazione) memorie per replicare alle domande ed eccezioni nuove, o modificate dall'altra parte, per proporre le eccezioni che siano conseguenza delle domande e delle eccezioni medesime e per l'indicazione dei mezzi di prova e produzioni documentali, il nuovo art. 171-ter c.p.c. (introdotto dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022 e modificato dal d.lgs. n. 164/2024), e in particolare il n. 2 di tale disposizione, prevede che le parti (almeno 20 giorni prima dell'udienza di prima comparizione e trattazione) possano depositare una “seconda” memoria integrativa con cui, a pena di decadenza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che siano conseguenza delle domande o eccezioni nuove da queste formulate nella memoria di cui all'art. 171-ter n. 1 c.p.c., nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali.

L'art. 171-ter c.p.c. rappresenta uno dei punti cardine del riassetto della fase introduttiva e di quella istruttoria del processo civile operato dal d.lgs. n. 149/2022.

Formula

TRIBUNALE DI ...

MEMORIA ART. 171-TER N. 2, C.P.C.[1]

Proc. n. ... / ... R.G. - sez. ... - Giudice Dott. ...

PER

il Sig. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ...;

-attore-

CONTRO

La Società ..., C.F. e/o P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. ...

-convenuta-

***

L'attore, nel riportarsi integralmente al contenuto del proprio atto introduttivo, in questa sede intende a) replicare alle domande ed eccezioni nuove o modificate dall'altra parte e proporre le eccezioni che sono conseguenza di tali domande ed eccezioni e b) indicare i mezzi istruttori e le produzioni documentali di cui chiede l'ammissione.

1. Repliche alle domande ed eccezioni nuove o modificate ed eccezioni che sono la conseguenza di esse.

Alla luce di quanto dedotto ed eccepito dalla convenuta nella propria memoria ex art. 171-ter n. 1 c.p.c. (i.e. che ... e che ... ), sorge la necessità di replicare a tali domande ed eccezioni nuove o modificate e di proporre la seguente eccezione, che consegue a tali domande nuove o modificate.

In particolare:

–  ... (descrivere le proprie repliche alle domande ed eccezioni nuove o modificate di controparte).

Di conseguenza, l'attore in questa sede intende eccepire che ....

2. Mezzi istruttori e produzioni documentali.

In via istruttoria, si chiede ammettersi interrogatorio formale del l.r.p.t. della convenuta Sig. ... sui seguenti capitoli di prova:

1) “Vero è che ... ?”;

2) “Vero è che ... ?”.

Si chiede inoltre prova per testi sui seguenti capitoli di prova:

3) “Vero è che ... ?”;

4) “Vero è che ... ?”;

5) “Vero è che ... ?”;

indicando come testi:

..., residente in ...;

..., residente in ....

Sempre in via istruttoria, si deposita copia dei seguenti documenti (proseguendo la numerazione iniziata con l'atto di citazione):

13) email ...;

14) scrittura privata ...;

15) raccomandata a/r ...;

16) fattura lavori ....

***

Tutto quanto sopra premesso, ritenuto e considerato, l'attore, ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, insiste per l'accoglimento delle conclusioni già rassegnate nel proprio atto di citazione, così come modificate nella memoria ex art. 171-ter n. 1 c.p.c., qui da intendersi integralmente riportate.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

[Atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge]

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

Commento

Come evidenziato sopra, ai sensi del neo-introdotto art. 171-ter c.p.c., le parti, a pena di decadenza, con memorie integrative possono:

1) almeno quaranta giorni prima dell'udienza di cui all'art. 183, proporre le domande e le eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo, nonché precisare o modificare le domande, eccezioni e conclusioni già proposte e inoltre, con la stessa memoria, l'attore può chiedere di essere autorizzato a chiamare in causa un terzo, se l'esigenza è sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta;

2) almeno venti giorni prima dell'udienza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande o eccezioni nuove da queste formulate nella memoria di cui al numero 1), nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali;

3) almeno dieci giorni prima dell'udienza, replicare alle eccezioni nuove e indicare la prova contraria.

Di conseguenza (in sostituzione delle “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, n. 1 c.p.c., ex art. 183, comma 6, n. 2 c.p.c. ed ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c.) le parti (per effetto della riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022) depositeranno le memorie integrative ex art. 171-ter n. 1 c.p.c., ex art. 171-ter n. 2 c.p.c. ed ex art. 171-ter n. 3 c.p.c.

Tuttavia la permanenza di uno schema basato sulla sequenza di tre memorie non deve far pensare che le “nuove” tre memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. vadano semplicemente a sostituire le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c.

Infatti vi sono delle differenze decisamente rilevanti.

Anzitutto, non si tratta più (come accadeva per le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c.) di memorie da depositare (rispettivamente 30, 30 e 20 giorni) dopo l'udienza di prima comparizione e trattazione, solamente laddove (su richiesta delle parti) il giudice avesse concesso di depositarle.

Infatti il nuovo assetto della fase introduttiva ed istruttoria del processo civile prevede che tali tre memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. vengano depositate prima dell'udienza di prima comparizione e trattazione (per la precisione 40, 20 e 10 giorni prima di tale udienza); quindi non servirà più (come invece accadeva per le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c.) la concessione, da parte del giudice, del termine per depositare tali memorie.

Con la seconda memoria integrativa le parti possono replicare (anche attraverso l'allegazione di fatti secondari) alle domande ed eccezioni nuove o modificate dall'altra parte, ovvero per proporre nuove eccezioni in senso stretto (ma non anche eventuali domande), che siano conseguenza delle nuove domande avversarie formulate nella memoria ex art. 171-ter n. 1 c.p.c.), ovvero delle eccezioni nuove o modificate ex adverso in tale prima memoria, od anche delle nuove mere difese. In tale seconda memoria occorrerà che le parti, a pena di decadenza, indichino tutte le proprie istanze istruttorie e le produzioni a prova diretta.

A seguito dell'introduzione della normativa sul processo telematico, tale memoria, così come tutti gli atti di parte che seguono, non va più depositata manualmente in cancelleria dal difensore, ma vi deve pervenire in via telematica direttamente dallo studio dell'avvocato.

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