Memoria ex art. 171-ter, n. 3 c.p.c.

Rosaria Giordano
Vincenza Di Cristofano

Inquadramento

La formula è predisposta sulla base dell'art. 171-ter c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022 e quindi applicabile – ai sensi dell'art. 35 dello stesso d.lgs. n. 149/2022 (così come modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a) della l. n. 197/2022) – a decorrere dal 28 febbraio 2023 per i procedimenti instaurati successivamente a tale data. Al contrario, ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 continueranno ad applicarsi le disposizioni anteriormente vigenti e quindi (nel caso di specie) le parti continueranno a depositare la memoria prevista dal comma 6 (n. 2) del vecchio testo dell'art. 183 c.p.c.

Ai sensi dell'art. 171-ter c.p.c., le parti, a pena di decadenza, con memorie integrative possono:

1) almeno quaranta giorni prima dell'udienza di cui all'art. 183, proporre le domande e le eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo, nonché precisare o modificare le domande, eccezioni e conclusioni già proposte e inoltre, con la stessa memoria, l'attore può chiedere di essere autorizzato a chiamare in causa un terzo, se l'esigenza è sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta;

2) almeno venti giorni prima dell'udienza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande e delle eccezioni nuove da queste formulate nella memoria di cui al numero 1), nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali;

3) almeno dieci giorni prima dell'udienza, replicare alle eccezioni nuove e indicare la prova contraria.

Mentre il vecchio testo dell'art. 183 c.p.c. (in particolare il suo comma 6, n. 2), applicabile ai procedimenti instaurati fino al 28 febbraio 2023, contempla la possibilità che le parti depositino (nel “secondo” termine di 30 giorni concesso, su richiesta delle parti, dal giudice dopo l'udienza di prima comparizione e trattazione) memorie per replicare alle domande ed eccezioni nuove, o modificate dall'altra parte, per proporre le eccezioni che siano conseguenza delle domande e delle eccezioni medesime e per l'indicazione dei mezzi di prova e produzioni documentali, il nuovo art. 171-ter c.p.c. (introdotto dalla riforma di cui al d.lgs. n. 149/2022 e modificato dal d.lgs. n. 164/2024), e in particolare il n. 2 di tale disposizione, prevede che le parti (almeno 20 giorni prima dell'udienza di prima comparizione e trattazione) possano depositare una “seconda” memoria integrativa con cui, a pena di decadenza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che siano conseguenza delle domande nuove da queste formulate nella memoria di cui all'art. 171-ter n. 1 c.p.c., nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali.

Tale art. 171-ter c.p.c. rappresenta uno dei punti cardine del riassetto della fase introduttiva e di quella istruttoria del processo civile operato dal d.lgs. n. 149/2022.

Formula

TRIBUNALE DI ...

MEMORIA EX ART. 171-TER, N. 3, C.P.C.[1]

Proc. n. ... / ... R.G. - sez. ... - Giudice Dott. ...

PER

il Sig. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ...;

-attore-

CONTRO

La Società ..., C.F. e/o P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. ...

-convenuta-

***

L'attore, nel riportarsi integralmente al contenuto del proprio atto introduttivo, in questa sede intende indicare i propri mezzi di prova contraria rispetto ai mezzi di prova indicati dalla convenuta nella sua memoria ex art. 171-ter n. 2 c.p.c.

1. Mezzi di prova contraria.

Visti i mezzi di prova indicati dalla convenuta nella sua memoria ex art. 171-ter n. 2 c.p.c., sorge la necessità di indicare, a prova contraria, i seguenti mezzi di prova:

prova per testi sui seguenti capitoli di prova:

3) “Vero è che ... ?”;

4) “Vero è che ... ?”;

5) “Vero è che ... ?”;

indicando come testi:

..., residente in ...;

..., residente in ....

Sempre a prova contraria, si deposita copia dei seguenti documenti (proseguendo la numerazione già in atti):

17) email ...;

18) fattura.

***

Tutto quanto sopra premesso, ritenuto e considerato, l'attore, ut supra rappresentato, difeso e domiciliato, insiste per l'accoglimento delle conclusioni già rassegnate nel proprio atto di citazione, così come modificate nella memoria ex art. 171-ter n. 1 c.p.c., qui da intendersi integralmente riportate.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

[atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge [2] ]

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

2. La riforma ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c.

Commento

Come evidenziato sopra, ai sensi dell'art. 171-ter c.p.c., le parti, a pena di decadenza, con memorie integrative possono:

1) almeno quaranta giorni prima dell'udienza di cui all'art. 183, proporre le domande e le eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto o dal terzo, nonché precisare o modificare le domande, eccezioni e conclusioni già proposte e inoltre, con la stessa memoria, l'attore può chiedere di essere autorizzato a chiamare in causa un terzo, se l'esigenza è sorta a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta;

2) almeno venti giorni prima dell'udienza, replicare alle domande e alle eccezioni nuove o modificate dalle altre parti, proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande nuove da queste formulate nella memoria di cui al numero 1), nonché indicare i mezzi di prova ed effettuare le produzioni documentali;

3) almeno dieci giorni prima dell'udienza, replicare alle eccezioni nuove e indicare la prova contraria.

Di conseguenza (in sostituzione delle “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, n. 1 c.p.c., ex art. 183, comma 6, n. 2 c.p.c. ed ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c.) le parti (per effetto della riforma di cui al d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149) depositeranno le memorie integrative ex art. 171-ter n. 1 c.p.c., ex art. 171-ter n. 2 c.p.c. ed ex art. 171-ter n. 3 c.p.c.

Tuttavia, la permanenza di uno schema basato sulla sequenza di tre memorie non deve far pensare che le “nuove” tre memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. vadano semplicemente a sostituire le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c.

Infatti vi sono delle differenze decisamente rilevanti.

Anzitutto, non si tratta più (come accadeva per le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c.) di memorie da depositare (rispettivamente 30, 30 e 20 giorni) dopo l'udienza di prima comparizione e trattazione, solamente laddove (su richiesta delle parti) il giudice avesse concesso di depositarle.

Infatti il nuovo assetto della fase introduttiva ed istruttoria del processo civile prevede che tali tre memorie integrative ex art. 171-ter c.p.c. vengano depositate prima dell'udienza di prima comparizione e trattazione (per la precisione 40, 20 e 10 giorni prima di tale udienza); quindi non servirà più (come invece accadeva per le “vecchie” memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c.) la concessione, da parte del giudice, del termine per depositare tali memorie.

Con la memoria di cui al terzo termine dell'art. 171-ter c.p.c. le parti provvedono ad indicare, a pena di decadenza, la c.d. prova contraria. Il terzo termine di venti giorni è previsto per il deposito di una memoria contenente, a pena di decadenza, la sola prova contraria (con tale locuzione intendendosi non soltanto la prova tendente a risultanze di segno opposto rispetto ai fatti oggetto della prova diretta avversaria, ma in genere ogni prova la cui necessità dell'assunzione scaturisca in conseguenza dell'indicazione della controparte dei nuovi mezzi di prova). Come prova contraria vengono ritenute ammissibili anche le produzioni documentali.

A seguito dell'introduzione della normativa sul processo telematico, tale memoria, così come tutti gli atti di parte che seguono, non va più depositata manualmente in cancelleria dal difensore, ma vi deve pervenire in via telematica direttamente dallo studio dell'avvocato.

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