Istanza per l'emanazione di ordinanza anticipatoria di condanna ex art. 186-quater c.p.c.

Rosaria Giordano
Vincenza Di Cristofano

Inquadramento

L'ordinanza prevista dall'art. 186-quater c.p.c. può contenere la condanna al pagamento di somme di denaro (dovute ad es. a titolo di inadempimento contrattuale ex art. 1218 c.c. o di illecito extracontrattuale ex art. 2043 c.c.), alla consegna di cose mobili o al rilascio di beni immobili. A differenza delle ordinanze previste dagli artt. 186-bis e ter c.p.c., il provvedimento in esame può essere emesso soltanto dopo la chiusura dell'istruzione, ovvero dopo che il Giudice, ritenendo la causa matura per la decisione, ha invitato le parti a precisare le conclusioni.

Formula

TRIBUNALE DI ...

ISTANZA EX ART. 186-QUATER C.P.C.[1]

proc. n. ... / ... R.G. - sez. ... - Giudice dott. ...

PER

il Sig. ..., C.F. ..., nato a ... il ..., residente in ... via ... n. ..., elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC ..., che lo rappresenta e difende in virtù di procura apposta in calce all'atto di citazione depositato in data ...;

- attore-

CONTRO

La Società ..., C.F. e/o P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. ..., rappresentata e difesa dall'Avv. ....

-convenuta-

***

PREMESSO CHE

— ...;

— l'attore ha chiesto la condanna al pagamento delle seguenti somme ... (OPPURE: ha chiesto la consegna o il rilascio dei seguenti beni ... );

— la presente causa è stata istruita e, all'esito dell'istruttoria completata, può ritenersi raggiunta la prova circa il fatto che ...;

— pertanto l'attore intende chiedere, ai sensi dell'art. 186-quater c.p.c., ordinanza di condanna al pagamento di ... (OPPURE: di condanna alla consegna o al rilascio di ... );

Tutto ciò premesso, Il Sig. ..., ut supra rappresentato, difeso e domiciliato

CHIEDE

che la S.V. Ill.ma Voglia, ai sensi dell'art. 186-quater c.p.c., pronunciare ordinanza di condanna al pagamento di ... (OPPURE: di condanna alla consegna o al rilascio di ... ), con condanna alle spese processuali.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

[atto sottoscritto digitalmente ai sensi di legge] [2]

1. Per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., si rinvia al d.m. n. 110/2023.

2. La riforma attuata con il d.lgs. n. 149/2022 ha sancito l'obbligatorietà del deposito telematico di atti e provvedimenti sancito con il nuovo art. 196-quater disp. att. c.p.c.

Commento

L'istanza volta ad ottenere il provvedimento 186-quater c.p.c. può essere presentata dalla parte o dal suo procuratore, con dichiarazione a verbale in udienza o con ricorso depositato e notificato alla controparte costituita. L'istanza non deve essere notificata al contumace in quanto non comporta un ampliamento dell'oggetto della lite, ma solo un'anticipazione degli effetti della (futura) sentenza di condanna. L'ordinanza ex art. 186-quater c.p.c. è una pronuncia giurisdizionale che attua anticipatamente il diritto fatto valere dall'istante, con contenuto decisorio ed esecutivo, ancorché priva del carattere della definitività e non idonea in assoluto a costituire giudicato, verificandosi tale effetto soltanto ricorrendo i presupposti di cui ai commi 3 e 4 dello stesso art. 186-quater c.p.c. L'ordinanza deve essere motivata a pena di nullità ed è pronunciata dal Giudice in presenza dei presupposti richiesti. In particolare, occorre che sia raggiunta la prova dei fatti addotti dall'attore e che non vi siano fatti impeditivi, modificativi o estintivi del diritto dell'attore. A differenza di quanto stabilito dagli artt. 186-bis e ter c.p.c., la norma in esame non richiama l'art. 177 c.p.c.: ciò significa che il Giudice non può revocare o modificare l'ordinanza in esame, essendo quest'ultima revocabile soltanto con la sentenza che definisce il giudizio. Ciò si spiega in quanto, a differenza delle ordinanze 186-bis e ter, tale ordinanza è pronunciata tenendo conto di tutto il materiale probatorio raccolto nel corso del processo. A seguito della modifica dell'ultimo comma operata dalla l. n. 263/2005 l'ordinanza in esame acquista efficacia di sentenza, impugnabile sull'intero oggetto dell'istanza, qualora entro trenta giorni dalla sua pronuncia in udienza o dalla sua comunicazione, la parte intimata non manifesti, con ricorso, la volontà che sia pronunciata la sentenza. In sostanza a seguito della riforma del 2005, la parte condannata può opporsi all'assunzione di efficacia della sentenza entro un termine perentorio (30 giorni) decorso il quale inizia a decorrere il termine lungo per l'appello e, in caso di notifica dell'ordinanza successiva alla conversione in sentenza, anche il termine breve.

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