Istanza al Presidente del Tribunale per la proroga del termine per la pronuncia del lodo

Mauro Di Marzio

Inquadramento

La formula è predisposta per l'istanza al Presidente del Tribunale volta alla proroga del termine per la pronuncia del lodo. L'istanza presuppone il disaccordo tra le parti, dal momento che, in caso di accordo, esse possono provvedere direttamente alla proroga, ex art. 820, comma 3, lett. a) c.p.c.

Per il contributo unificato vedi quanto disposto dall'art. 14 d.P.R., n. 115/2002.

Formula

AL SIG. PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI ... [1]

ISTANZA DI PROROGA DEL TERMINE PER PRONUNCIA LODO

ART. 820, COMMA 3, LETT. B), C.P.C.

Il Sig. ..., nato a ... il ... (C.F. [2] ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., [nella sua qualità di amministratore unico/legale rappresentante/titolare della società ..., con sede in ... ( ... ), via/p.zza ..., C.F. ... P.I. ... )], elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [3] ..., C.F. ... [4], che lo rappresenta e difende in forza di procura alle liti ... [5];

PREMESSO

- che l'esponente ed il Sig. ... [nella sua qualità di amministratore unico/legale rappresentante/titolare della società ..., con sede in ... ( ... ), via/p.zza ..., C.F. ... P.I. ... )], hanno sottoscritto in data ... un contratto avente ad oggetto ...;

- che all'art. ... il contratto reca una clausola compromissoria per arbitrato rituale del seguente tenore: « ... » [6];

- che la menzionata clausola compromissoria affida la risoluzione delle insorgende controversie al giudizio di due arbitri, ognuno dei quali nominato rispettivamente da ciascuna parte;

- che l'esponente [nella indicata qualità], ha nominato il proprio arbitro nella persona del Sig. ... con atto notificato alla controparte il ...;

- che la controparte ha nominato il proprio arbitro nella persona del Sig. ... con atto notificato all'esponente il ...;

- che, effettuata la nomina del terzo arbitro, il collegio arbitrale ha dato corso al giudizio, che non si è ancora concluso;

- che il termine stabilito nella clausola compromissoria [7] per la pronuncia del lodo era di giorni ..., decorrenti dall'accettazione della nomina (ossia dal ... ), e che di conseguenza detto termine scadrà il ...;

- che il termine pattuito non potrà essere osservato, essendosi prolungato lo svolgimento del giudizio arbitrale per le seguenti ragioni: ...;

- che è interesse dell'esponente conseguire una proroga del termine per la pronuncia del lodo in misura non inferiore a giorni ... .

Tutto ciò premesso, l'esponente

CHIEDE

che l'adito Presidente del Tribunale voglia, ai sensi dell'art. 820, comma 3, lett. b), c.p.c., fissata l'udienza di comparizione delle parti, prorogare nella misura richiesta il termine per la pronuncia del lodo.

Si producono:

- copia del contratto contenente la clausola compromissoria;

- copia atto di nomina di arbitro;

- copia atto di accettazione;

- ... .

Ai sensi dell'art. 14, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara ai fini del versamento del contributo unificato per le spese di giustizia che trattasi di procedimento camerale e che il contributo unificato è di Euro ...

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

1. Ai sensi dell'art. 810 c.p.c., competente è il presidente del tribunale nel cui circondario è la sede dell'arbitrato. Se le parti non hanno ancora determinato la sede, il ricorso presentato al presidente del tribunale del luogo in cui è stata stipulata la convenzione di arbitrato oppure, se tale luogo e all'estero, al presidente del Tribunale di Roma.

2. Ai sensi dell'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011, in tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio.

3. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dalla l. n. 114/2014.

4. L'indicazione del codice fiscale dell'Avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione sopra citata.

5. La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura.

6. La formula è predisposta per l'ipotesi di clausola compromissoria contenuta nel contratto. In caso di compromesso stipulato successivamente all'insorgere della controversia essa va conseguentemente modificata.

7. Oppure nel compromesso.

COMMENTO

Il termine per la pronuncia del lodo, ai sensi dell'art. 820 c.p.c., in mancanza di una diversa previsione delle parti, è fissato in duecentoquaranta giorni decorrenti dall'accettazione della nomina. In ipotesi di accettazione degli arbitri contenuta già nella clausola compromissoria il termine decorre dalla comunicazione agli arbitri della domanda di arbitrato.

Lo scrutinio della omessa pronunzia degli arbitri nel termine stabilito va effettuato con riguardo al momento in cui avviene la sottoscrizione del dispositivo della deliberazione da parte della maggioranza degli arbitri (Cass. n. 7863/1987).

Il comma 3 contempla il potere delle parti di prorogare consensualmente il termine per la decisione mediante dichiarazioni scritte rivolte agli arbitri. Non è necessaria la contestualità delle rispettive manifestazioni di volontà (Cass. n. 17022/2011). Occorre però che si tratti di manifestazioni di volontà espresse: la proroga del termine per la pronuncia del lodo arbitrale non può dunque essere ravvisata implicitamente nella concessione, ad opera degli arbitri, di un termine per memorie istruttorie su richiesta di una delle parti, ma postula l'effettiva ammissione di mezzi di prova, consentendosi altrimenti una proroga tacita del termine per la decisione senza il consenso di entrambi i contendenti, con inammissibile alterazione del contraddittorio (Cass. n. 18607/2014).

Trattandosi di termine di adempimento della prestazione dell'arbitro, una pattuizione che lo facesse dipendere dalla decisione del medesimo sarebbe affetta da nullità (Cass. n. 8243/1995, con riguardo ad arbitrato irrituale).

Lo stesso comma prevede una proroga del termine, discrezionalmente disposta dal presidente del tribunale del luogo ove ha sede l'arbitrato, su istanza motivata di una delle parti o degli arbitri.

Il comma 4 disciplina ipotesi di proroga ex lege del termine per la pronuncia del lodo: 1) quando vengono assunti mezzi di prova; 2) quando è disposta una consulenza tecnica d'ufficio; 3) quando viene pronunciato un lodo non definitivo o un lodo parziale; tuttavia, gli arbitri ai quali le parti hanno assegnato un primo termine per statuire su alcuni capi della domanda, ed un secondo termine per definire la controversia, non possono prorogare quest'ultimo invocando detta disposizione, la quale presuppone che entro l'unico termine stabilito dalle parti il mandato sia stato adempiuto almeno in parte (Cass. n. 4992/2000); 4) quando è modificata la composizione del collegio arbitrale o è sostituito l'arbitro unico.

In detti casi il termine per la pronuncia del lodo è prorogato di centottanta giorni e per non più di una volta nell'ambito di ognuno di essi.

Il termine per la pronuncia del lodo è sospeso nelle diverse ipotesi di sospensione del processo arbitrale (artt. 819-bis, 816-ter, 816-sexies) e riprende il suo corso dal giorno in cui è proposta istanza per la prosecuzione del giudizio. Tale termine, ove inferiore a novanta giorni, si prolunga fino alla detta soglia.

Va rammentato che l'istituto della sospensione feriale dei termini processuali non si applica all'arbitrato (Cass. n. 24866/2008, che ha dichiarato altresì manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1 l. n. 742/1969). In tal senso depone la lettera dell'art. 1 l. n. 742/1969 che si riferisce ai termini «relativi alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative».

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