Ricorso innanzi alla Corte di appello per opposizione di terzo (sublocatario di immobile) revocatoria, ai sensi dell'art. 404, comma 2, c.p.c., avverso sentenza statuente risoluzione di contratto di locazione; con istanza di sospensione dell'esecuzione della sentenza impugnataInquadramentoL'opposizione di terzo revocatoria può essere proposta dai creditori o dagli aventi causa delle parti di un giudizio definito con sentenza passata in giudicato, allorché tale sentenza sia ritenuta pregiudizievole per gli stessi e sia ritenuta frutto di dolo di una delle parti o di collusione fra le stesse. Tra i soggetti legittimati a proporre l'opposizione può essere incluso il sublocatario di un immobile in ordine a cui sia intervenuta sentenza di risoluzione del contratto di locazione, determinata dalla collusione di locatore e conduttore. N.B.: Ai sensi dell'art. 35, comma 1 d.lgs. n. 149/2022 (come modificato dall'art. 1, comma 380 l. n. 197/2022), le disposizioni del d.lgs. medesimo, salvo che sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data, mentre ai procedimenti pendenti al 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti. Con d.m. n. 110/2023 (G.U. n. 187 dell'11 agosto 2023) è stato dettato regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti dimensionali e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'art. 46 disp. att. c.p.c., come modificato dall'art. 4 del d.lgs. n. 149/2022. I criteri di redazione degli atti sono descritti nell'art. 2 d.m. cit., mentre i limiti dimensionali, valevoli per le cause di valore inferiore a Euro 500.000, sono fissati nell'art. 3 del medesimo d.m., salve le deroghe di cui ai successivi articoli 4 e 5. Per ciò che attiene agli schemi informatici, l'art. 8 d.m. cit. dispone che gli atti giudiziari devono essere redatti secondo le regole dettate dall'art. 11 del d.m. n. 44/2011, e devono essere corredati dalla compilazione di schemi informatici conformi alle specifiche tecniche di cui all'art. 34 dello stesso d.m. I disposti del d.m. n. 110/2023 si applicano ai procedimenti introdotti «dopo il 1° settembre 2023». Va rammentato che, ai sensi dell'art. 46, comma 6 disp. att. c.p.c., il mancato rispetto delle specifiche tecniche sulla forma e sullo schema informatico e dei criteri e limiti di redazione dell'atto non comporta invalidità, ma può essere valutato dal giudice ai fini della decisione sulle spese del processo. La presente formula è stata redatta tenendo nella dovuta considerazione i prescritti del d.m. n. 110/2023 relativi ai criteri di redazione ed ai limiti dimensionali degli atti. FormulaCORTE DI APPELLO DI ... [1] RICORSO INNANZI ALLA CORTE DI APPELLO [2] PER OPPOSIZIONE DI TERZO (SUBLOCATARIO DI IMMOBILE) REVOCATORIA, AI SENSI DELL'ART. 404, COMMA 2, C.P.C., AVVERSO SENTENZA STATUENTE RISOLUZIONE DI CONTRATTO DI LOCAZIONE; CON ISTANZA DI SOSPENSIONE DELL'ESECUZIONE DELLA SENTENZA IMPUGNATA [3] Il Sig./La Sig.ra ..., nato/a a ... il ... (C.F. ... ) [4], residente in ..., via/piazza ... n. ..., [nella sua qualità di amministratore unico/legale rappresentante/titolare della società o della ditta ..., con sede in ..., via/piazza ... n. ..., C.F. ... P.I. ... )], elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avvocato [5] ..., C.F. ... [6][7], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [8], ESPONE i) Con sentenza n. ..., pronunciata dal Tribunale di ... nel giudizio distinto a R.G. al n. ..., depositata in data ..., veniva dichiarato risolto contratto di locazione di immobile intercorso fra il Sig. ... [nella qualità di ... ], e la Sig.ra ... [nella qualità di ... ], rispettivamente locatore e conduttore, con condanna di quest'ultima al rilascio del bene. ii) La sentenza, cui non seguiva esecuzione immediata, veniva fatta oggetto di appello da parte dell'originaria convenuta e veniva confermata dall'intestata Corte di Appello con sentenza depositata il ... ( ... R.G.), passata in giudicato, essendo stata notificata e non impugnata. iii) L'esponente è detentore del suddetto bene – sin da epoca precedente il momento della proposizione del ricorso introduttivo del ricordato giudizio –, immessovi ad opera del conduttore a titolo di autorizzata sublocazione. La sentenza di condanna al rilascio del bene nei confronti del conduttore ha effetto (pregiudizievole) anche nei confronti dell'esponente, giusta la derivazione del suo titolo di detenzione dal titolo di spettanza del conduttore. iv) Sono emersi elementi, scoperti solo in tempi recentissimi, atti a far ritenere con ragionevole certezza che la suddetta sentenza sia stato frutto della collusione a danno dell'esponente fra le due parti del giudizio di riferimento. La scoperta è avvenuta il ... [9]. A riprova di tale assunto stanno le circostanze seguenti: ... [10]. Ricorrono, pertanto, tutte le condizioni richieste dalla legge per l'annullamento della sentenza. v) È d'uopo, inoltre, che sia sospesa l'esecuzione di tale sentenza, potendone altrimenti derivare all'esponente pregiudizi gravi ed irreparabili ( ... ) [11]; TUTTO QUESTO PREMESSO Il Sig./La Sig.ra ..., [nella qualità di ... ], come in epigrafe rappresentato/a, difeso/a e domiciliato/a RICORRE a Codesta Corte di appello, ai sensi degli artt. 404 ss., 433 ss. e 447-bis c.p.c., affinché, previa fissazione dell'udienza di comparizione delle parti e di termine per la notifica del presente ricorso e del decreto [12], 1) voglia, in via preliminare, sospendere, ai sensi dell'art. 407 c.p.c., l'esecuzione della sentenza impugnata, stante il pregiudizio grave e irreparabile che deriverebbe altrimenti all'esponente, per le ragioni esposte in premessa; 2) voglia, nel merito, respinta ogni contraria istanza ed eccezione ed accertata la fondatezza dell'opposizione, procedendo nel modo ritenuto più opportuno agli atti di istruzione ritenuti indispensabili, dichiarare la nullità della sentenza n. ..., pronunciata il ... nel giudizio distinto a R.G. con il n. ..., giacché effetto della collusione delle parti ai danni dell'esponente; 3) voglia, altresì, condannare le controparti alla rifusione delle spese di lite (compenso ai sensi del d.m. n. 55/2014, come modificato dai d.m. n. 37/2018 e n. 147/2022, oltre spese e oneri accessori) della presente fase del giudizio. AVVERTE sin d'ora tutte le controparti Sig.ri ... (rispettivamente nati il ... e il ... e res. in ..., via/piazza ... n. ... e in ... via/piazza ... n. ..., nella rispettiva qualità di attore e di convenuto nel giudizio di riferimento, che devono costituirsi in giudizio almeno dieci giorni prima della fissata udienza ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 416 c.p.c., pena le decadenze ivi specificate, e che, in difetto di costituzione, si procederà in loro contumacia. IN VIA ISTRUTTORIA 1) Ammettere interrogatorio formale delle parti convenute sui seguenti capitoli [13]: 1) ˂Vero che ... ˃ 2) ˂Vero che ... ˃ Ammettere mezzo di prova per testi sui seguenti capitoli [14]: 1) ˂Vero che ... ˃ 2) ˂Vero che ... ˃ 3) ˂Vero che ... ˃ Indica a testi i Sig.ri ... Si offrono in comunicazione, mediante deposito nelle forme di rito, i seguenti documenti [15]: - Copia autentica della sentenza di cui viene chiesta declaratoria di nullità; - Copia di lettera raccomandata con a.r. del legale dell'opponente, diretta alle controparti; - ... [16]. Ai sensi dell'art. 14, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro ... Il contributo unificato, già versato, deve, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro ... Luogo e data ... Avv. ... ..., il ... PROCURA Io sottoscritto/a ... [nella qualità di ... ], nato/a a ... il ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., delego a rappresentarmi, assistermi e difendermi nella presente procedura di opposizione di terzo revocatoria e in ogni sua fase e grado, comprese la fase esecutiva, l'Avv. ... del Foro di ..., conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, compreso il potere di conciliare, transigere, rinunciare agli atti ed accettare la rinuncia, incassare somme dalla controparte, quietanzare, chiamare in causa terzi, nominare sostituti in udienza. Eleggo domicilio presso lo Studio dello stesso Avvocato in ..., via ..., n. ... Dichiaro, inoltre, di avere ricevuto le informative di cui agli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003 e presto consenso al trattamento dei dati personali, nei limiti e nelle forme di cui a tale d.lgs., per l'espletamento del mandato conferito. Luogo e data ... Il/La delegante ... Visto per autentica ... Firma Avv. ... 1. La competenza a conoscere delle vicende giudiziali della specie in questione spetta allo stesso Giudice (stesso ufficio giudiziario) che ha pronunciato la sentenza fatta oggetto di opposizione. Laddove la causa di riferimento si sia conclusa in sede di gravame, l'opposizione deve essere proposta al Giudice di quest'ultimo, la cui decisione, sia che si tratti di riforma sia che si tratti di conferma, è destinata a sostituirsi a quella di primo grado. 2. Viene generalmente ritenuto che l'opposizione possa essere proposta con citazione o con ricorso, dovendosi stare alle regole del giudizio di riferimento. In ogni caso, giusta il disposto dell'art. 405 c.p.c., l'atto introduttivo deve contenere, oltre agli elementi di cui all'art. 163 c.p.c. (norma modificata dall'art. 3, comma 12 d.lgs. n. 149/2022), l'indicazione della sentenza impugnata e della data di scoperta della collusione o del dolo. Nella fattispecie, trattandosi di locazione, debbono, comunque, osservarsi anche le regole risultanti dal combinato disposto degli artt. 447-bis e 416 c.p.c. Il deposito dell'atto introduttivo deve obbligatoriamente avvenire con modalità telematica (art. 196-quater disp. att. c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022). 3. La proposizione dell'opposizione di terzo non sospende automaticamente l'esecutività della sentenza impugnata, ma la sospensione può essere chiesta a mezzo di istanza, che deve essere obbligatoriamente contenuta nell'atto introduttivo. Il Giudice adito per l'opposizione dovrà provvedere con ordinanza all'esito della camera di consiglio e secondo le regole previste per la c.d. inibitoria. 4. Ai sensi dell'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv., con modif., nella l. n. 111/2011, in tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio. Ai sensi dell'art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002, « ... qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale ... il contributo unificato è aumentato della metà». 5. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis d.P.R. n. 115/2002 modificati dall'art. 45-bis d.l. n. 90/2014 conv., con modif., nella l. n. 114/2014. 6. L'indicazione del codice fiscale dell'Avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1 c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8 d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. 7. A seguito dell'introduzione del domicilio digitale, non sussiste alcun obbligo, per il difensore di indicare nell'atto introduttivo l'indirizzo PEC «comunicato al proprio ordine», trattandosi di dato già risultante dal ReGindE. L'obbligo dell'Avvocato di indicare il proprio numero di fax, già previsto dall'art. 125, comma 1 c.p.c., è venuto meno, con effetto dal 26 novembre 2024, in forza del disposto dell'art. 3, comma 1, lett. h) d.lgs. n. 164/2024. 8. La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura. La procura si considera apposta in calce anche se rilasciata su foglio separato che sia però congiunto materialmente all'atto cui si riferisce, o su documento informatico separato sottoscritto con firma digitale e congiunto all'atto cui si riferisce mediante strumenti informatici, individuati con apposito decreto del Ministero della giustizia. A decorrere dal 1° gennaio 2023, il deposito della procura deve obbligatoriamente avvenire con modalità telematica (art. 196-quater disp. att. c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022). 9. L'atto introduttivo del giudizio di opposizione di terzo revocatoria deve contenere l'indicazione del giorno della scoperta della collusione e della relativa prova. Va rammentato che il termine (perentorio) di proposizione dell'opposizione di terzo ai sensi dell'art. 404, comma 2 c.p.c. è determinato in 30 giorni dalla scoperta della collusione o del dolo (artt. 325 c.p.c.). 10. Occorre specificare tutti gli elementi utili a far risultare l'effettività della collusione. Ad es., potrebbe essere sostenuto che la pronuncia impugnata è stata il frutto di una transazione tra le parti, viziata da simulazione. 11. Occorre dare supporto all'assunto di gravità ed irreparabilità del pregiudizio. 12. Il ricorso dovrà essere notificato (a norma dell'art. 330 c.p.c., come modificato dal d.lgs. n. 164/2024) a tutte le parti del giudizio di riferimento, ricorrendo ipotesi di litisconsorzio necessario. 13. I capitoli dovranno essere mirati a dare dimostrazione dell'effettività della denunciata collusione. 14. La prova dovrà vertere sulla data della scoperta della collusione e sull'effettività della collusione medesima. 15. Va rammentato che, ai sensi dell'art. 196-quater disp. att. c.p.c. (norma introdotta dal d.lgs. n. 149/2022), a decorrere dal 1° gennaio 2023, il deposito degli atti processuali nei procedimenti innanzi ai Tribunali, alle Corti di appello ed alla Corte di Cassazione deve avere luogo esclusivamente con modalità telematiche. Va, altresì, rammentato che, in forza dei disposti del d.lgs. n. 164/2024, sono state espunte, con effetto dal 26 novembre 2024, le previsioni del deposito di atti presso la Cancelleria da tutte le norme che recavano indicazione di tale adempimento. 16. Eventuali altri documenti utili al bisogno. COMMENTOi) Tutte le disposizioni del c.p.c. verranno citate con la sola indicazione numerica. ii) L'opposizione di terzo si configura come un mezzo di impugnazione straordinario, presupponendo il passaggio in giudicato della sentenza che si impugna. L'opposizione di terzo si distingue in ordinaria (art. 404, comma 1) e revocatoria (art. 404, comma 2). Dell'opposizione ordinaria si tratta nel commento alle relative formule. iii) L'opposizione revocatoria è mezzo di tutela per i creditori e gli aventi causa di una delle parti del giudizio di riferimento, esperibile quando gli stessi vogliano sottrarsi all'efficacia della sentenza pronunciata all'esito di un giudizio tra altri soggetti, fondando tale «pretesa» sul fatto che tale sentenza è da ritenere frutto del dolo (che può provenire anche da una sola delle parti) o della collusione di tutte le parti a loro danno (Cass. II, n. 21492/2018). iv) Secondo l'orientamento prevalente, la nozione di «creditori di una delle parti», di cui all'art. 404, comma 2, va interpretata in senso più restrittivo dell'analoga nozione richiamata ai fini della legittimazione all'azione revocatoria di cui all'art. 2901 c.c., nel senso che per creditore, ai fini dell'impugnazione in questione, deve intendersi chi effettivamente rivesta tale qualità, pur se sottoposta a termine o a condizione, al momento della proposizione di essa. In altri termini, è necessario che il credito dell'opponente sia "certo", non già nel senso che deve basarsi su un precedente giudicato, ma nel senso che deve essere accertato, anche in via incidentale, dal Giudice dell'opposizione, sulla base delle prove fornite dall'opponente, gravato del relativo onere (Cass. I, n. 12144/2006; Cass. I, n. 6378/2017; Cass. VI, ord., n. 15785/2022). v) L'opposizione di terzo ordinaria non è sottoposta ad alcun termine. Il termine di trenta giorni per proporre l'opposizione di terzo stabilito dall'art. 325, comma 1, si riferisce esclusivamente all'opposizione di terzo revocatoria e decorre dalla «scoperta» del dolo o della collusione (Cass II, n. 24721/2009; Cass. II, n. 466/2014). vi) È stato precisato che la «scoperta» deve essere effettiva e completa, e che, ove avvenga per gradi, può dirsi completata solo quando il creditore abbia acquisito la ragionevole certezza – non essendo sufficiente il mero sospetto – del fatto che detto dolo e/o collusione vi sono stati ed hanno ingannato il Giudice, determinando statuizioni diverse da quelle che sarebbero state adottate a conclusione di un dibattito corretto (Cass. III, n. 4008/2004; Cass. II, n. 132/2020; Cass. II, ord., n. 28311/2020). vii) Ai sensi dell'art. 405, l'opposizione deve essere proposta davanti allo stesso Giudice (id est: lo stesso ufficio giudiziario – nel caso concreto: Corte di appello) che ha pronunciato la sentenza, secondo le forme prescritte per il procedimento davanti a lui. Trattasi di competenza funzionale, come tale inderogabile. Per ciò che attiene al rito applicabile, pur se l'art. 405, comma 2, contiene un riferimento alla «citazione», non è controverso che l'opposizione debba essere proposta nelle forme del rito applicato nella procedura al cui esito venne pronunciata la sentenza opposta. È questa la ragione per la quale, nel caso di cui alla formula, trattandosi di controversia in tema di locazione, si è ritenuto applicabile il rito di cui all'art. 447-bis. Ai sensi dell'art. 405, l'atto introduttivo deve contenere, oltre agli elementi di cui all'art. 163, anche l'indicazione della sentenza impugnata e, nel caso di cui al secondo comma dell'art. 404 (nei cui ambiti rientra il caso di cui alla formula), l'indicazione del giorno in cui il terzo è venuto a conoscenza del dolo o della collusione, e della relativa prova. Si ritiene che, qualora tali ultime indicazioni vengano omesse, l'atto introduttivo deve considerarsi nullo, ai sensi dell'art. 156, comma 2 (Cass. III, n. 10116/1997; Cass. sez. lav., n. 7856/2003; Cass. II, n. 11259/2011). Qualora sia opposta una sentenza della Corte di Cassazione, l'opposizione va proposta con ricorso. A tale proposito, va rammentato che le sentenze della S.C. sono suscettibili di impugnazione a mezzo opposizione di terzo unicamente nei casi in cui la Corte abbia deciso la causa nel merito ai sensi dell'art. 384, comma 2 (Cass. S.U., n. 238/1999; Cass. II, n. 11235/2016; Cass. S.U., n. 20054/2019). viii) Nel giudizio devono essere evocate tutte le parti originarie, ricorrendo ipotesi di litisconsorzio necessario (Cass. III, n. 9083/2001; Cass. II, n. 21641/2019; Cass. III, ord., n. 17212/2023). Ai sensi dell'art. 406, debbono osservarsi le norme procedimentali stabilite per il procedimento innanzi al Giudice adito. Ai sensi dell'art. 407, il Giudice dell'opposizione può pronunciare, ad istanza di parte inserita nell'atto introduttivo della procedura, l'ordinanza di sospensione dell'esecuzione della sentenza gravata, prevista dall'art. 373, con lo stesso procedimento in camera di consiglio ivi stabilito. ix) Per ciò che attiene agli effetti dell'accoglimento dell'opposizione, è stato affermato che la sentenza che accoglie l'opposizione di terzo revocatoria non comporta soltanto l'inefficacia del provvedimento impugnato nei confronti del terzo opponente, mantenendolo invece fermo nel rapporto tra le parti originarie, ma la sua totale eliminazione nei confronti delle parti del processo originario, con effetto riflesso e consequenziale nei confronti del terzo opponente (Cass. III, n. 24631/2015). x) Ai sensi dell'art. 2690 c.c., devono essere trascritte, qualora si riferiscano ai diritti menzionati dall'art. 2684 c.c. le domande di opposizione di terzo contro le sentenze soggette a trascrizione per le cause previste dall'art. 404, comma 2. |