Relata di notifica telematica della sentenza per far decorrere il termine per l'impugnazione (art. 285 c.p.c.)

Antonio Lombardi

Inquadramento

Ai fini della decorrenza del termine breve di impugnazione è necessario effettuare la notificazione della sentenza, a cura della parte interessata, ai sensi dell'art. 170 c.p.c., mediante spedizione di copia certificata dell'atto in via telematica, a mezzo PEC, all'indirizzo risultante da pubblici elenchi o dal registro generale degli indirizzi elettronici gestito dal Ministero della giustizia o, in casi eccezionali, contemplati dal nuovo comma 3 dell'art. 3-ter l. n. 53/1994, a mezzo del servizio postale o dall'ufficiale giudiziario ai sensi degli artt. 137 e ss. c.p.c.

Formula

RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE [1]

Io sottoscritto Avv. ... (C.F. ... ), iscritto all'Albo degli Avvocati dell'Ordine di ( ... ), ai sensi dell'art. 3-ter l. n. 53/94, quale difensore di ... (nome/denominazione destinatario) (C.F. ... ), residente/con sede legale in ..., via ... n. ..., per la quale si procede alla presente notifica in virtù della procura alle liti, ... congiunta mediante strumenti informatici al ricorso ... dd. ...,

NOTIFICO

la sentenza n. ..., pronunciata dal Tribunale di ... in data ..., nel procedimento R.G. n. ... resa esecutiva con formula apposta in data ... a ... (C.F. ... ), residente/con sede legale in ..., via ..., n. ..., trasmettendola all'indirizzo di posta elettronica certificata ..., estratto in data corrispondente a quella di notifica dall'Indice Nazionale degli Indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI-PEC), del procuratore costituito Avv. ... (C.F. ... ),

ATTESTO

Che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 16-bis, comma 9-bis del d.l. n.179/2012 come modificato dalla legge n. 114/2014, le copie informatiche dell'atto ... di data ... (e ove necessario della procura alle liti) estratte dal fascicolo informatico (R.G. ... - Trib. ... ) sono conformi ai corrispondenti atti contenuti nel suddetto fascicolo informatico.

(avv. ... )

1. Ai sensi dell'art. 285 c.p.c., la notificazione della sentenza, al fine della decorrenza del termine per l'impugnazione è eseguita, su istanza di parte, a norma dell'art. 170.

COMMENTO

La decorrenza del termine breve di impugnazione è rimessa all'iniziativa della parte diligente, attraverso la notificazione della sentenza al procuratore costituito per l'altra parte ai sensi dell'art. 285 c.p.c., con le modalità disciplinate dall'art. 170 c.p.c.

Affinché la notificazione della sentenza possa dirsi ritualmente eseguita ai sensi dell'art. 170 c.p.c. occorre che la stessa sia effettuata al domicilio digitale della parte, secondo quanto previsto dal nuovo art. 196-septies.1 att. c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 164/2024 (cd Correttivo Cartabia). La norma prevede che le comunicazioni e notificazioni al difensore o alla parte presso il difensore siano effettuate tramite posta elettronica certificata all'indirizzo risultante da pubblici elenchi o dal registro generale degli indirizzi elettronici gestito dal Ministero della giustizia. Nei casi in cui la parte stia in giudizio personalmente, e sia dotata di domicilio digitale eletto ai sensi dell'articolo 3-bis, commi 1 e 1-bis, del codice dell'amministrazione digitale (d.lgs. n. 82/2005), o abbia indicato domicilio digitale speciale, le notificazioni saranno del pari effettuate tramite posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato qualificato.

Va rammentato che, a mente dell'art. 3-ter l. n. 53/1994, l'avvocato esegue la notificazione degli atti giudiziali in materia civile a mezzo di posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato qualificato quando il destinatario: a) è un soggetto per il quale la legge prevede l'obbligo di munirsi di un domicilio digitale risultante dai pubblici elenchi; b) ha eletto domicilio digitale. Ai sensi dei nuovi commi 2 e 3, introdotti dal d.lgs. n. 164/2024, se la notificazione a mezzo di posta elettronica certificata non è possibile o non ha esito positivo per causa imputabile al destinatario, l'avvocato la esegue mediante inserimento dell'atto da notificare nel portale dei servizi telematici gestito dal Ministero della giustizia, unitamente ad una dichiarazione sulla sussistenza dei presupposti per l'inserimento, all'interno di un'area riservata collegata al codice fiscale del destinatario e generata dal portale. La notificazione si ha per eseguita, per il destinatario, nel decimo giorno successivo a quello in cui è compiuto l'inserimento ovvero, se anteriore, nella data in cui egli accede all'area riservata.

Infine, se la notificazione di cui al comma 1 non è possibile o non ha esito positivo per causa non imputabile al destinatario, essa è eseguita dall'avvocato a mezzo del servizio postale o dall'ufficiale giudiziario ai sensi degli artt. 137 e ss. c.p.c., previa dichiarazione all'ufficiale giudiziario che il destinatario della notificazione non dispone di un indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi ovvero che la notificazione a mezzo posta elettronica certificata non è risultata possibile o non ha avuto esito positivo per la causa non imputabile al destinatario specificamente indicata.

Tali regole rilevano, in particolare, nei casi di notificazione della sentenza eseguita personalmente alla parte soccombente contumace, che se ha ad oggetto la sentenza spedita in forma esecutiva, è idonea a far decorrere il termine breve per proporre impugnazione (Cass. I, n. 21649/2024).

Nel caso di pluralità di difensori, è sempre valida la notifica della sentenza effettuata presso la PEC del procuratore costituito, ancorché fosse stato espressamente richiesto che le comunicazioni di cancelleria venissero eseguite all'indirizzo PEC di altro difensore costituito (Cass. sez. lav., n. 18534/2024).

Nel caso di pluralità di parti, vige la regola dell'unitarietà del termine dell'impugnazione, sicché la notifica della sentenza eseguita a istanza di una sola delle parti rileva per la decorrenza del termine breve per impugnare, nei confronti del notificante e delle altre parti del giudizio, solo per il notificante stesso e per la parte destinataria della notificazione, atteso che anche ciascuna delle altre parti ha diritto di ricevere la notifica della sentenza, che è condizione per far scattare il termine breve per l'impugnazione (Cass. II, n. 19274/2022).

Anche per le notifiche eseguite a mezzo PEC vale il principio secondo cui l'irritualità della notificazione di un atto non ne comporta la nullità se la consegna dello stesso ha comunque prodotto il risultato della sua conoscenza e determinato così il raggiungimento dello scopo legale (Cass. II, n. 16778/2023).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario