Verbale di conciliazione in sede sindacale (art. 411 comma 3, c.p.c.)InquadramentoLa conciliazione in ambito giuslavoristico può essere giudiziale o stragiudiziale. Nell'ambito delle conciliazioni stragiudiziali si distinguono quelle in sede sindacale. La conciliazione facoltativa in sede sindacale non è soggetta, per espressa previsione dell'art. 411 c.p.c. alle disposizioni di cui all'art. 410 c.p.c., essendo attivata e regolamentata sulla base delle specifiche procedure previste da contratti ed accordi collettivi. Il processo verbale di avvenuta conciliazione è depositato presso la Direzione provinciale del lavoro a cura di una delle parti o per il tramite di un'associazione sindacale e, successivamente depositato presso la cancelleria del tribunale nella cui circoscrizione è stato redatto, è dichiarato esecutivo con decreto del giudice, previo accertamento della sua regolarità formale. Nel caso in cui la conciliazione non riesca, troveranno applicazione le norme dettate per la conciliazione in sede amministrativa. FormulaVERBALE DI CONCILIAZIONE IN SEDE SINDACALE ex art. 31, comma 13, l. n. 183/2010, art. 2113 comma. 4 c.c., art. 410 c.p.c. Addì ... in modalità telematica, modalità espressamente richiesta e riconosciuta dalle parti quale idonea per la sottoscrizione del presente verbale, avanti al Conciliatore, Dott., dell'organizzazione ..., delegazione sindacale cui il Dipendente (come infra definito) è iscritto e, contestualmente, con la sottoscrizione del presente atto, dà delega di assisterlo e rappresentarlo, è stato esperito il tentativo di conciliazione in sede sindacale TRA ..., con sede legale in ... via ..., C.F. ... e P.I. ... in persona del Dott. ..., munito dei necessari poteri (la “Società” e, unitamente al Dipendente, le “Parti”), assistita dall'Avv. ... E ..., residente in ..., via ..., C.F. ... (il “Dipendente” e, unitamente alla Società, le “Parti”), rappresentato e assistito dall'Avv. ... che compare anche in qualità di procuratrice speciale ex art. 185 c.p.c. che si allega al presente verbale PREMESSO CHE a) tra la Società e il Dipendente è intercorso, a far data dal ... un rapporto di lavoro subordinato, da ultimo, a tempo indeterminato, con applicazione del CCNL per i dipendenti di aziende del terziario (il “CCNL” e il “Rapporto di Lavoro”); b) il contratto di assunzione del Dipendente include un patto di non concorrenza ex art. 2125 c.c. (il “Patto di Non Concorrenza”); c) in data ... la Società ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del Dipendente; d) con lettera consegnata al Dipendente in data ..., la Società – non accogliendo le giustificazioni rassegnate dallo stesso – ha comunicato al Dipendente il licenziamento per giusta causa con effetto immediato (il “Licenziamento”); e) con lettera del ..., per il tramite del proprio legale, il Dipendente ha contestato le ragioni poste a fondamento del Licenziamento e sono sorte alcune discussioni tra le Parti; f) la Società e il Dipendente – dopo ampie discussioni - hanno manifestato la reciproca volontà di cercare, con il presente accordo (l'“Accordo”), in termini di reciproca soddisfazione e anche in via di transazione generale novativa, un'intesa che contemperi i reciproci interessi e, contestualmente, estingua e risolva qualsivoglia controversia in essere o che possa insorgere con riferimento all'esecuzione e cessazione del Rapporto di Lavoro, nonché di ogni relativo, connesso e/o correlato incarico, eliminando, quindi, l'alea di ogni ipotetico giudizio. Tutto ciò premesso, le Parti convengono quanto segue. 1.Premesse 1.1.Le premesse costituiscono parte integrante ed inscindibile del presente Accordo. 2.Estinzione del Rapporto di Lavoro e mantenimento del Patto di Non Concorrenza Il Dipendente rinuncia, a tutti gli effetti di legge e contratto, sia individuale sia collettivo, all'impugnazione del Licenziamento. Le Parti si danno atto che il Rapporto di Lavoro è cessato ad ogni effetto di legge e contratto, sia individuale sia collettivo, il (ultimo giorno di lavoro; la “Data di Cessazione”), in ragione del Licenziamento, e ciò indipendentemente da ogni causa e/o evento di sospensione (ivi inclusa la malattia), anche se già disposti, del Rapporto di Lavoro stesso, con cessazione a tale data - e/o, per quanto occorrer possa, tramite la sottoscrizione del presente Accordo, con espressa rinuncia da parte del medesimo Dipendente - di qualsivoglia potere, delega, funzione ed estinzione di ogni reciproca obbligazione derivante dal Rapporto di Lavoro e di ogni eventuale ulteriore rapporto, attribuzione e/o incarico, fatto salvo quanto previsto nel presente Accordo. Il Dipendente ha già ricevuto tutto quanto dovutogli, ai sensi di legge e di contratto, sia individuale sia collettivo, in relazione all'intercorso Rapporto di Lavoro e alla sua cessazione, ossia: (i) i ratei di mensilità supplementare; (ii) l'indennità sostitutiva delle ferie e dei permessi maturati e non goduti; (iii) il trattamento di fine rapporto, ove non devoluto al competente fondo di previdenza complementare. Tali somme sono state tutte calcolate - sulla base dei riscontri oggetto dei relativi cedolini paga - alla Data di Cessazione. Le Parti si danno reciprocamente atto e confermano la validità ed efficacia del Patto di Non Concorrenza e, per quanto occorrer possa anche in questa sede e nel più complessivo contesto dell'Accordo tra le stesse raggiunto, si impegnano ad eseguirlo in ottemperanza a quanto previsto dal contratto di assunzione del Dipendente. Al riguardo, in particolare, le Parti si danno atto e confermano che il corrispettivo del Patto di Non Concorrenza (20% della retribuzione fissa percepita mediamente dal Dipendente nell'ultimo anno di rapporto) è pari a complessivi Euro lordi ... da corrispondersi mensilmente in rate di pari importo per i 12 mesi di validità del patto. Le Parti, con la sottoscrizione del presente Accordo, espressamente convengono che l'importo lordo complessivo pari a Euro ... lordi sarà corrisposto, in un'unica soluzione, entro il, al netto delle applicabili ritenute di legge, condizionatamente al regolare adempimento da parte del Dipendente alle obbligazioni di cui al Patto di Non Concorrenza. Le restanti rate saranno corrisposte al Dipendente secondo le usuali tempistiche, ai termini e alle condizioni di cui al contratto di assunzione del Dipendente. 3.Transazione generale novativa 3.1.Il Dipendente riconosce e conferma che il Rapporto di Lavoro ha sempre avuto regolare esecuzione, in conformità agli accordi intercorsi tra le Parti e a ogni applicabile disposizione di legge così come di CCNL. Il Dipendente dà atto e riconosce, pertanto, di aver ricevuto tutto quanto dovutogli, ai sensi di legge, CCNL e di contratto individuale in esecuzione del Rapporto di Lavoro e della relativa cessazione, ivi incluso con riferimento alle somme di cui al punto 2.3 che precede, fatti salvi solo i pagamenti da effettuarsi ai sensi dell'Accordo. 3.2.Con la sottoscrizione dell'Accordo - che riveste natura di transazione generale novativa exartt. 1965,1975 e 1976 c.c. - e fatto salvo l'adempimento delle obbligazioni in esso previste, il Dipendente rinuncia nei confronti della Società e delle altre società comunque connesse, controllate o collegate alla stessa, ovvero soggette al comune controllo insieme alla stessa, ovvero controllanti, anche in via indiretta, della stessa (tali società, unitamente alla Società, sono di seguito definite il “Gruppo”), nonché dei loro amministratori, soci, dirigenti e dipendenti, a qualsivoglia diritto, domanda, pretesa e/o azione, contrattuale ed extracontrattuale, in via diretta ed indiretta, comunque connessa o anche solo occasionata dal Rapporto di Lavoro e dalla sua cessazione. 3.3.Il Dipendente, a titolo esemplificativo (ma non esaustivo), rinuncia, nei confronti della Società e/o del Gruppo, sempre fatto salvo quanto previsto nell'Accordo, a: - domande derivanti da una diversa anzianità, a ulteriori ferie maturate e non godute, a ulteriori rimborsi spese, retribuzioni arretrate, differenze salariali di qualsivoglia specie o natura (ivi inclusa qualsivoglia forma di retribuzione variabile, bonus, premi, etc., piani di azioni/stock options anche se già interamente maturati e/o solo pro rata temporis), a pretese - indennitarie e/o risarcitorie – relative e/o connesse all'assegnazione e/o revoca di qualsivoglia benefit (ovvero a qualsivoglia somma / valore sostitutivo degli stessi) e/o di procure, deleghe, poteri e/o ogni altra attribuzione/funzione/ruolo, compensi per lavori/incarichi ulteriori, trasferte/missioni e/o indennità correlate alle modalità di esecuzione della prestazione e/o collocazione oraria (lavoro straordinario, festivo, etc.), nonché ad ogni possibile incidenza di trattamenti retributivi (fissi e/o variabili) corrisposti in qualsiasi forma, in denaro o in natura, su ogni istituto legale e/o contrattuale, anche di fonte collettiva, sia diretto sia differito; - ogni forma di stabilità e/o indennità e/o outplacement sia di fonte legale sia contrattuale connessa e/o correlata alla cessazione del Rapporto di Lavoro così come a qualsiasi somma e/o indennità e/o compenso e/o emolumento connessi e/o anche solo occasionati dalla cessazione del Rapporto di Lavoro, siano essi di tipo risarcitorio, di preavviso, retributivo e/o inerenti alle indennità previste dalla legge (ivi incluso con riferimento al d.lgs. n. 23/2015 e art. 18 della l. n. 300/1970) e/o dal contratto individuale e/o dal CCNL, ivi inclusa ogni altra somma e/o indennità e/o attribuzione che eventualmente dovesse risultare dovuta; - ogni domanda di risarcimento del danno anche extracontrattuale e/o non patrimoniale, exartt. 1175,1375,2043,2049,2059,2087,2103 e 2116, comma 2, c.c.; - a qualsiasi ulteriore pretesa o diritto che possa derivare da leggi, contratti collettivi o individuali di lavoro. 3.4.Le rinunce del Dipendente di cui all'Accordo sono da intendersi estese, per ogni titolo e/o causa, oltre che al Rapporto di Lavoro, anche a qualsivoglia altro pregresso e/o diverso rapporto e/o funzione e/o ruolo e/o attribuzione intercorsi tra le Parti (anche se per conto e/o comunque nell'ambito del Gruppo), ivi inclusi incarichi e collaborazioni/consulenze di qualsivoglia specie e natura, con rinunzia pertanto ad ogni azione volta a una diversa qualificazione dei predetti rapporti/incarichi e a ogni relativo, conseguente e/o anche solo occasionato diritto, azione e/o pretesa di natura retributiva, indennitaria e/o risarcitoria. 3.5.Le Parti convengono che le rinunce rilasciate dal Dipendente sono valide, ai sensi dell'art. 1411 cod. civ., nei confronti di tutte le società del Gruppo. 3.6.La Società, anche a nome delle altre società del Gruppo, (i) accetta le rinunce del Dipendente contenute nel presente Accordo e (ii) dichiara di rinunciare nei confronti del medesimo, che accetta, a qualsivoglia domanda, diritto, pretesa e/o azione, in via diretta e indiretta, comunque connessa, vicaria od anche solo occasionata dall'esecuzione e cessazione del Rapporto di Lavoro. 3.7.A titolo di corrispettivo per la presente transazione e delle rinunzie del Dipendente, senza riconoscimento alcuno degli asseriti diritti oggetto delle stesse rinunzie, la Società offre allo stesso, che accetta, la complessiva somma lorda di Euro (Il predetto importo, dedotte le dovute ritenute di legge, sarà corrisposto al Dipendente – al netto di eventuali debiti da saldare in virtù di anticipi, specifiche cessioni, pignoramenti, pegni, multe, etc. - mediante bonifico bancario sul conto corrente dello stesso già noto alla Società, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente Accordo. 4.Incentivo all'esodo 4.1.La Società in stretta occasione e connessione con la cessazione del rapporto di lavoro del Dipendente, si impegna a corrispondere al medesimo, a titolo ed al solo fine di incentivo all'esodo, la complessiva somma lorda di Euro (). 4.2.La somma di cui al punto 4.1 che precede non sarà soggetta a contribuzione sociale ai sensi dell'art. 12, comma 4, lettera b) della legge 30 aprile 1969, n. 153, come sostituito dall'art. 6 del D. Lgs. 2 settembre 1997, n. 314, ma assoggettata all'aliquota fiscale stimata e provvisoria dell'Imposta sul reddito delle persone fisiche, determinata con i criteri di cui agli articoli 17 e 19 T.U.I.R. 4.3.La somma di cui al punto 4.1 che precede sarà corrisposta al Dipendente, una volta dedotte le dovute ritenute di legge – nonché al netto di eventuali debiti da saldare in virtù di anticipi, specifiche cessioni, pignoramenti, pegni, multe, etc. - mediante bonifico bancario sul conto corrente dello stesso già noto alla Società entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente Accordo. 4.4.Le Parti prendono atto che l'Amministrazione Finanziaria dello Stato ha facoltà di ricalcolare le imposte relative a tutti gli importi erogati con tassazione separata (quali, ad esempio, TFR, incentivi all'esodo, somme corrisposte in occasione e connessione della cessazione del rapporto, etc.) e che ciò avviene al di fuori di ogni controllo e responsabilità della Società, la quale non assume, dunque, con il presente Accordo, alcun impegno e/o obbligo di indennizzo/ristoro e/o manleva al riguardo nei confronti del Dipendente con riferimento a qualsivoglia somma oggetto dell'Accordo che dovesse essere assoggettata a detta tassazione. 5.Beni aziendali 5.1.Il Dipendente, con la sottoscrizione del presente Accordo, espressamente conferma di aver già restituito, entro la Data di Cessazione, tutti i beni aziendali in suo possesso, così come tutti i documenti, in formato cartaceo o digitale, che contengano informazioni e/o dati aziendali, nonché tutti i software e database, eventualmente in sua dotazione, ed appartenenti alla Società ed alle società del Gruppo, senza duplicarne o trattenerne alcuna copia in qualunque forma e con qualunque modalità. 6.Obblighi accessori 6.1.Le Parti, con la sottoscrizione dell'Accordo, convengono espressamente di mantenere anche dopo la data di cessazione del Rapporto di Lavoro la piena efficacia degli impegni/obblighi anche post contrattuali di riservatezza, proprietà intellettuale e non storno posti a carico del Dipendente e contenuti nel contratto individuale di lavoro dello stesso. 6.2.In particolare, il Dipendente si impegna a non divulgare né utilizzare - come pure a non agevolare la divulgazione o l'utilizzo da parte di terzi - qualsiasi informazione, notizia, documento o materiale riservati di qualsiasi tipo comunque relativi alla Società e/o alle altre società del Gruppo e/o ai loro clienti e fornitori di cui sia venuto in possesso in via riservata e in ragione del Rapporto di Lavoro che rivesta carattere riservato e così, a titolo esemplificativo e non esaustivo, software, liste clienti e fornitori, hardware, libri, moduli, scritti, stampati, relazioni, atti, patti o contratti, anche in bozza, calcoli, tabelle, prospetti, progetti, programmi, disegni, dati contabili, statistici e amministrativi, salvo che (i) venga obbligato in tal senso dalla legge o da un ordine impartito dalla pubblica autorità e/o (ii) sia espressamente autorizzato dalla Società e/o da altre società del Gruppo. 6.3.Il Dipendente si impegna, successivamente alla sottoscrizione del presente Accordo, a non inviare ai dipendenti e/o agli amministratori della Società e/o del Gruppo alcuna comunicazione (quali a titolo esemplificativo e non esaustivo lettere, fax, e-mail, etc.) inerente alla cessazione del rapporto di lavoro, se non previamente concordata con la Società. 6.4.Il Dipendente si impegna a non screditare né a incoraggiare o indurre altri a screditare la Società e/o qualunque società del Gruppo. Ai fini dell'Accordo, il termine “screditare” si riferisce, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, a commenti o affermazioni riferite alla stampa e/o altri mezzi di informazione e/o siti web/bacheche/social network (ivi inclusi Facebook, LinkedIn, Twitter), a soggetti appartenenti al Gruppo o a qualsivoglia persona fisica o giuridica con cui qualsiasi soggetto appartenente alla Società e/o al Gruppo abbia relazioni commerciali e che possano ripercuotersi in maniera negativa - dal punto di vista della Società e/o delle altre società del Gruppo - su (i) la gestione degli affari della Società e/o di qualunque società del Gruppo o (ii) la reputazione della Società e/o di qualunque società del Gruppo. Le predette obbligazioni si intendono assunte mutatis mutandis dalla Società e/o da qualunque società del Gruppo e dai relativi esponenti nei confronti del Dipendente. 6.5.Il Dipendente, ove già non fatto, si impegna ad aggiornare tutti i propri profili (LinkedIn, Facebook, ecc.) inserendo la Data di Cessazione del rapporto di lavoro con la Società entro 5 giorni dalla data di sottoscrizione dell'Accordo. 6.6.Le Parti concordano, infine, di non rivelare a terzi, ad eccezione degli scopi previsti dalla legge, i termini e i contenuti del presente Accordo. 7.Spese Legali La Società si impegna, altresì, a corrispondere allo Studio Legale, dietro presentazione di regolare nota pro forma intestata alla Società, ed entro 30 giorni dalla presentazione della medesima, a titolo di concorso nelle spese legali sostenute dal Dipendente, l'importo di Euro (), oltre C.P.A., I.V.A. e spese generali al 15%, dedotta la ritenuta d'acconto. La relativa fattura verrà emessa all'effettivo incasso. Tutte le altre spese si intendono integralmente compensate tra le Parti. I procuratori sottoscrivono il presente verbale di conciliazione per la rinuncia alla solidarietà ex art. 13 comma 8 della legge n. 247/2012. 8.Disposizioni finali 8.1.Il presente Accordo costituisce l'unico accordo tra le Parti con riferimento alla cessazione del Rapporto di Lavoro e sostituisce qualsiasi precedente negoziazione, intesa, atto, contratto o accordo di data anteriore. 8.2.Con la sottoscrizione del presente Accordo, il Dipendente riconosce e accetta espressamente la piena facoltà della Società di effettuare tutte le misure organizzative e/o di riassetto/distribuzione e/o assegnazione, anche a terzi, del suo precedente ruolo e/o delle funzioni, mansioni e responsabilità, senza che ciò faccia sorgere in capo al Dipendente qualsivoglia sua relativa pretesa/azione e/o senza che ciò comporti l'invalidità e/o l'inefficacia del presente Accordo. 8.3.Attesa la natura novativa della transazione, oggetto dell'Accordo, il Dipendente riconosce che gli unici possibili diritti e pretese vantate nei confronti della Società e/o del Gruppo sono quelli derivanti dall'Accordo medesimo e che nessun evento o circostanza che possa sopravvenire alla sua stipulazione potrà in alcun modo modificare gli impegni contenuti nello stesso. 8.4.Il Conciliatore richiama l'attenzione del Dipendente sugli effetti delle rinunce e lo invita a valutarne l'utilità nel contesto complessivo delle condizioni del presente Accordo. Il Dipendente conferma espressamente di aver attentamente valutato e considerato ogni aspetto del presente Accordo. 8.5.Le Parti dichiarano espressamente di aver ricevuto esaustiva informazione da parte del Conciliatore del contenuto dell'Accordo, del significato delle clausole ed espressioni in esso contenute. Le Parti dichiarano, altresì, di aver compreso che gli atti dispositivi contenuti nell'Accordo sono validi, immediatamente efficaci e non impugnabili ai sensi dell'art. 2113, comma 4, c.c. 8.6.Il Conciliatore, accertata la libera e piena consapevolezza delle Parti in relazione al significato dei patti raggiunti e delle conseguenze che ne derivano, redige il presente verbale e ne dà lettura 8.7.Le Parti, infine, dichiarano che non sussistono vizi del consenso relativamente al contenuto, alla forma e agli effetti dell'accordo qui raggiunto, che affermano di avere ben compreso e condiviso in ogni sua parte. IL CONCILIATORE esperito il tentativo di conciliazione per la definitiva composizione della controversia in oggetto, che si è risolto positivamente con l'accordo delle Parti DICHIARA definita la controversia insorta e redige il presente verbale che viene letto, confermato, scambiato telematicamente e sottoscritto dalle parti con firma autografa su documento informatico in formato pdf oggi ... Per Sig. ... Avv. ... Per Sig. ... Avv. ... COMMENTOLa conciliazione facoltativa in sede sindacale non è soggetta, per espressa previsione dell'art. 411 c.p.c. alle disposizioni di cui all'art. 410 c.p.c., essendo attivata e regolamentata sulla base delle specifiche procedure previste da contratti ed accordi collettivi, in ragione della riserva contemplata dall'art. 412-ter c.p.c., che demanda alla contrattazione collettiva di maggiore rappresentatività l'individuazione delle sedi e delle procedure conciliative ed arbitrali che, nella pratica, appaiono particolarmente variegate e non riconducibili ad unità. Il tratto comune, caratteristico di tutte le procedure conciliative sindacali è rappresentato dall'assistenza qualificata del lavoratore ad opera del rappresentante sindacale. L'assenza di assistenza sindacale in capo alla parte datoriale non è motivo di invalidità della conciliazione (Cass. sez. lav., n. 18864/2016). Il ruolo ascritto al rappresentante sindacale, quantomeno nell'intento legislativo, non può essere relegato ad una mera presenza formale, dovendo rivestire una nevralgica funzione informativa nei confronti del lavoratore, funzionale a garantire la piena contezza in ordine all'ampiezza delle rinunce operate e dei diritti conseguiti. Secondo la giurisprudenza, l'assistenza sindacale, della quale non ha valore equipollente quella fornita da un legale, deve porre il lavoratore in condizione di sapere a quale diritto rinunci e in quale misura, nonché, nel caso di transazione, di evincere la questione controversa oggetto della lite e le reciproche concessioni in cui si risolve il contratto transattivo ai sensi dell'art. 1965 c.c. (cfr. Trib. Salerno sez. lav., n. 2936/2020). La caratteristica distintiva di tale forma di conciliazione riposa nel fatto che il processo verbale di avvenuta conciliazione debba essere depositato presso la Direzione provinciale del lavoro a cura di una delle parti o per il tramite di un'associazione sindacale e, successivamente depositato presso la cancelleria del tribunale nella cui circoscrizione è stato redatto, previa verifica della sua autenticità e riconducibilità a rappresentanti di associazioni sindacali rappresentative, da parte del direttore o di un delegato dello stesso. Anche in questo caso, come in quello, regolato dall'art. 411, comma 1 c.p.c., il giudice provvederà a dichiarare esecutivo il verbale con decreto apposto in calce allo stesso, successivamente al riscontro della sua regolarità formale (segnatamente, delle sottoscrizioni delle parti e del sindacalista) e della non manifesta contrarietà a ordine pubblico e buon costume, non potendo viceversa estendersi il sindacato alla validità sostanziale dell'atto, anche sotto il profilo del rispetto della procedura codificata dalla contrattazione collettiva. Per il combinato disposto degli artt. 2113 c.c., art. 410 c.p.c., e art. 411 c.p.c., le rinunzie e transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge o di contratti collettivi, contenute in verbali di conciliazione sindacale, non sono impugnabili ex art. 2113, commi 2 e 3 c.c., a condizione che l'assistenza prestata dai rappresentati sindacali sia stata effettiva, consentendo al lavoratore di sapere a quale diritto rinunzia ed in che misura, e, nel caso di transazione, a che dall'atto si evinca la res dubia oggetto della lite (in atto o potenziale) e le reciproche concessioni in cui si risolve il contratto transattivo ai sensi dell'art. 1965 c.c. (Trib. Milano sez. lav., n. 138/2019). L'accordo di conciliazione alla presenza del rappresentante sindacale determinerà la cessazione della materia del contendere rispetto alle domande oggetto di transazione laddove la conciliazione sia intervenuta nel corso del giudizio, risultando tuttavia frequente l'abbandono della causa conciliata in sede sindacale, con applicazione del meccanismo estintivo contemplato dal combinato disposto degli artt. 181 e 309 c.p.c. Qualora, invece, l'accordo conciliativo risulti concluso prima dell'instaurazione del giudizio, le domande del lavoratore, siccome carenti ab origine di interesse ad agire, andranno dichiarate inammissibili (in questo senso Trib. Novara sez. lav., n. 47/2019). |